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Il giorno seguente Yoongi si aspettava sicuramente di vedere Jimin, anche se gli è stato severamente proibito dai medici di lavorare, ma quel ragazzo talmente era ossessionato dal lavoro com'era sicuramente sarebbe venuto. 

E non si stupì neanche a vederlo passeggiare per i corridoi con la sua giacca blu notte insieme ai pantaloni e una sciarpa di Gucci non allacciata alle spalle, ovviamente sempre truccato e sistemato alla perfezione. Razza di idiota ..

Semplicemente lo vedeva camminare avanti a indietro per i corridoi ogni volta con qualcosa di nuovo in mano che sia dei tessuti, dei Pantone oppure dei fogli differenti che portava avanti e indietro per la sua omonima agenzia. Yoongi si fece un bel face palm mentale per poi sospirare, non imparerà mai..dio quant'è testardo e masochista.

Ma la giornata non era pesante solamente per il CEO, ma per tutti, che considerando fosse stato a casa un giorno, gli impegni si sono triplicati, mandando fuori di testa la sartoria,  Jimin e Yoongi stessi che dovevano finire la collezione per la fila entro quattro giorni.

Jimin saltando un giorno non aveva finito di cucire e spiegare assieme a le ragazze della sartoria i nuovi modelli e le loro composizioni, che dovevano essere spedite per il giorno dopo.

L'unica cosa che faceva Yoongi era decodificare tantissime scale di Pantone, correre per i piani, firmare gli impegni e correre tra un'intervista e l'altra che avevano dieci minuti di spacco per via delle coincidenze che si erano create. 

E il capo e assistente si erano ritrovati a correre da edifici ad altri per completare la lista di cose da fare che sembrava interminabile. Yoongi sperava con tutto sé stesso di riuscire a calmarsi almeno per il pranzo, ma Jimin annunciò di non riuscire a fermarsi prima delle due, quando il ristorante era già chiuso da un bel pezzo e l'assistente sospirò deducendo che avrebbe saltato ampiamente il pranzo.

Corsero da tutte le parti e finalmente alle 2 e dieci minuti si rilassarono sul sedile dell'auto costosa di Jimin, ma chi me lo ha fatto fare.. si chiese l'assistente prima di massaggiarsi le gambe che gli bruciavano per le corse. 

L'autista si rivolse al CEO < dove la porto signor Park > < Moudont... sto uccidendo per del cibo > Yoongi alzò un sopracciglio, il Moudont era un famoso ristorante francese in centro a Seoul e anche molto costoso. < tu. > disse a Yoongi che lo guardò con la faccia più incazzata che aveva < ora andiamo a mangiare. Poi dobbiamo continuare non voglio sentire storie.> si limitò a un " come desidera signor Park" in parte benedicendolo mentalmente per farlo almeno mangiare.

Una volta arrivati al lussuoso ristorante si limitarono a sedersi in un tavolo da due e mangiare in silenzio, calmando le menti dopo la frenetica mattinata.. e mancavano ancora ben 6 ore. 

Il solo pensiero di continuare a correre anche il pomeriggio faceva venir da rigettare il risotto al gorgonzola di Yoongi addosso al capo, seduto davanti a lui. Appoggiò la testa sulla mano e tirò un sospiro assonnato che fece sollevare la testa di Jimin verso l'assistente < beh, ora che c'hai? > in realtà era molto preoccupato, ma non poteva darlo a vedere e di certo non gli faceva per niente piacere far correre l'assistente avanti e indietro per tutta Seoul, ma era il suo lavoro e non poteva obbiettare.

 < Niente mi scusi > < suvvia un po' di animo. Come ci arrivi alle 6? > Yoongi fece un sorriso mezzo forzato che fece male a Jimin notare come fosse stanco.

Finirono di mangiare per poi far pagare a Jimin e ricominciare il lungo giro di impegni dei due ragazzi a cui si erano aggiunti Taehyung, richiesto per essere il volto dell'agenzia e Jungkook il fidato fotografo e reporter dei due ragazzi che non faceva altro che fotografare i ragazzi ai vari meeting, compreso Yoongi. 

L'assistente era finito in tutte le pagine accanto alla foto di Jimin nei vari meeting, descritto con frasi per la sua spiccata bellezza che fecero passare un po' in secondo piano Taehyung. Lo hyung era mortificato per questo, non voleva assolutamente avere più fama del modello e lui voleva passare inosservato e semplicemente svolgere le sue mansioni.

La parte più brutta della giornata arrivò alle 5 di pomeriggio, erano tutti in una conferenza stampa pieni di macchine fotografiche piazzate ovunque e Jungkook in prima linea, che li fotografava. 

Ma il colmo di quella conferenza fu quando richiesero Yoongi di parlare invece del modello che abbassò la testa e a quel punto il ragazzo si stufò della situazione. Prese il microfono alla prima domanda fatta da una ragazza " Come ci si sente ad essere il primato per la bellezza? " e spalancò la bocca.

< vorrei chiarire un paio di cose > disse facendo girare tutti i presenti verso la sua voce < prima di tutto io non sono il primato per la bellezza ma lo è il primo volto dell'azienda non che il modello Kim Taehyung.> il ragazzo sorrise leggermente < e io non voglio assolutamente essere messo in primo piano, non sono interessato a essere il modello e le mie mansioni sono quelle di rispecchiare l'assistente del qui presente Park Jimin, non ho una carica aggiuntiva. >.

 stava per andarsene dal microfono quando aggiunse < se volete svolgere questo tipo di domande chiedete al signor Kim, io non mi intendo di queste cose e non sono stato un modello e non lo sarò mai, grazie.>.

Fece cenno a Taehyung di andare verso il microfono seguito da un grande sorriso quadrato del modello stesso, veramente colpito dal gesto dell'assistente anche dopo averlo trattato male per tutto questo tempo, che ringraziò più volte durante il suo discorso. 

E Jimin rimase tutto il tempo con un leggero sorriso e la faccia serena, ma la differenza stava nel fatto che non stava facendo finta di essere gentile, educato e rispettoso ma era felice davvero in quel momento, perché Yoongi aveva appena risolto la situazione con i media senza essere stato avvertito dal capo stesso, e aveva "salvato" la lunga carriera da modello non che del suo migliore amico.

Alle 6 finalmente Yoongi si fece accompagnare da Hoseok e Jungkook verso casa sua, sfinito dalla giornata più impegnativa di sempre. Ormai persino fuori dall'azienda era pieno di giornalisti che cercavano di parlare della diretta stampa del pomeriggio, ma Jungkook li scacciava insistendo che il ragazzo fosse troppo stanco per rispondere alle domande e dopo un po'riuscirono ad uscire da quel trambusto fino ad arrivare a casa loro e dormire.

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-MinjieCake


Sweet Liar • YoonminWhere stories live. Discover now