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Intanto a Parigi erano le 4 e trenta i ragazzi erano atterrati quasi da un'ora ed erano nel loro albergo a cambiarsi per andare a visitare Parigi e fare quelle foto a Jimin, che non stava più nella pelle, di solito stava sempre in albergo a non fare niente, quindi non aveva mai visitato totalmente la città.

Yoongi decise di vestirsi in nero in maniera elegante con un cappello a secchiello regalato da Jungkook mentre il rosa il suo solito stile sul femminile che gli donava tantissimo con una maglia bianca jeans neri e scarpe eleganti. Prese la macchina fotografica dalla carica e decise di andare insieme a Jimin verso il centro di Parigi.

Di solito il capo si sarebbe vestito molto meglio di così, ma ora gli importava solo di passare una buona giornata con l'assistente prima di partire per Londra.

<Yoon> <dimmi> <sai il francese> <oui mochi> ridacchio e arrossì per il nomignolo <oh bene allora mi affido a te> <Vorrei iniziare dalla torre Eiffel a farti le foto> il ragazzo concordò. 

Arrivarono alla torre Eiffel ma c'era talmente tanta gente che li fotografava da non riuscire neanche a farsi due foto a santa pace quindi Jimin decise di cambiare rotta al momento.

Camminarono un po' tra i boulevard di Parigi e trovarono un bar a tanti piani davvero carinissimo <Yoongi hyung> <hey dimmi> <mangiamo le crepes? > <speravo me lo chiedessi> Jimin lo prese per mano per poi salire le scale velocemente e farsi dare i posti in balcone come richiesto dal CEO. 

Presero le crepes desiderate e incominciarono a mangiare <sono buonissime> <mh mh le migliori> Yoongi guardò la torre da lontano e gli venne un 'idea carina.

< Hey mochi mettiti lì fermo > < perché?> < visto che non riusciamo a fare la foto da vicino la faremo da lontano > il capo annuì e fece un sorriso alla telecamera mentre l'assistente cercava un'angolazione carina. Una volta fatta gliela mostrò.

Il menta sorrise soddisfatto mentre salvava la foto per poi uscire dal locale e percorrere qualche viale ed arrivare in alcuni vicoli più stretti e molto suggestivi dove scattò un'altra foto al capo.

 E a ogni scatto Jimin diventava sempre più felice non perché le foto fossero migliori di quelle di Jungkook ma perché gliele stava facendo proprio Yoongi in persona e lo faceva sentire speciale e soprattutto apprezzato. 

Non guardò le ultime foto scattate dall'assistente, le voleva vedere poi la sera in albergo una volta stampate da Yoongi con la sua piccola canon print portatile che si era preso in centro commerciale prima di partire. 

Continuarono a camminare fino alle sette per poi sentirsi di nuovo affamati e Jimin propose di andare verso un ristorante molto tranquillo e mangiare là insieme qualche piatto del posto.

 Il rosa  sorrise <e stavolta pago io> <speraci chim> <eddai ....> <no> <per favore> lo pregò cercando di fare gli occhi più dolci possibili e questo funzionò perché gli prese il naso con due dita per poi scuotere la testa <va bene hai vinto mochi che non sei altro> e Yoongi avrebbe mentito a sé stesso se dicesse che non lo aveva trovato carino, perché per la prima volta per un attimo di tempo lo aveva trovato tenero per un secondo. Aigoo che cazzo pensa la mia testa.

Il più grande chiese al cameriere quali erano i piatti nel posto con un perfetto francese, e il cameriere cominciò a fissare Yoongi sbalordito dal suo livello di francese realizzando che non fosse del posto e cominciò ad attaccare bottone a lui facendogli altre domande.

Quando finalmente se ne andò il rosa disse freddamente <non lo so, vuoi farti una cena o il cameriere? > chiese scusa per lasciar stare il cameriere e Jimin mise il broncio di nuovo e Yoongi cominciò a ridacchiare alla scena.

 <dai scusa ora arriva il tuo cibo bambinello> <e basta. Ho fame ok> ma in realtà era geloso marcio perché ovunque andavano non facevano altro che fissare Yoongi, e come dargli torto era bellissimo, parlava tante lingue ed era affettuoso praticamente perfetto.

Finirono di mangiare e Jimin era ancora un po' scosso dal accaduto quindi decise di rimanere in silenzio sotto lo sguardo del menta che cercava di capire la sua reazione. Perché ogni volta fa così? Aveva un paio di idee in testa ma pensava che stesse semplicemente divagando troppo. Avrebbe parlato con Tae.

Uscirono dal ristorante dove fece pagare il rosa come aveva chiesto e quando uscirono dal ristorante Jimin era ancora triste, un po' scoraggiato per farlo stare meglio Yoongi lo prese per il braccio e gli stampò un delicato bacio sulla guancia e il primo spalancò gli occhi per poi diventare rosso come un peperone e abbassare la testa. Mentre l'assistente ridacchiava.

< Che hai? > chiese con nonchalance <t-tu p-perché h-> <beh eri triste e non voglio vederti triste> <m-> <andiamo in hotel su su domani quando partiamo per Londra? > <4 di m-mattina> <uff è presto> lo prese per il polso e cominciò a camminare con lui e controllò più volte se stesse bene mentre Jimin non riusciva neanche a guardarlo in faccia.

Yoongi si era già fatto l'idea che potesse piacere al suo capo ma non era per niente convinto. forse stava sparando cazzate, forse era la sua impressione, come poteva piacere al suo capo? 

Era il suo assistente poi e c 'erano tre mila addetti all'interno della Big Hit davvero belli e lui era uno di mille, forse era solo imbarazzato non avendo mai avuto un amico oltre a Tae e non era abituato. 

Avrebbe testato anche questo con il tempo ma non voleva fare cazzate ed essere licenziato, doveva essere cauto. E avrebbe chiesto una volta a letto dei consigli al suo migliore amico sicuramente.

Arrivarono in hotel dopo una mezz'ora di camminata abbastanza lenta e finalmente riuscirono a sedersi e rilassarsi, Yoongi arrivò in camera come se niente fosse e prese la felpa di Jimin rosa che gli aveva regalato e un paio di pantaloni della tuta e si levò l 'altra maglia davanti al capo come se niente fosse ridacchiando.

 <YOONGI> <che c'è? > chiese come se niente fosse con ancora la felpa a mano <che cazzo fai> <mi cambio? Dai su non fare il timido> prese i suoi vestiti completamente rosso in faccia e si chiuse in bagno. Ok un punto a favore per la potenziale cotta, pensò Yoongi ridacchiando mentre si metteva la sua felpa e i pantaloni.

Bussò al bagno <Jimin-ah puoi uscire dai, ho fatto> <e-eh? SI arrivo>. Intanto il rosa aveva scritto trenta messaggi a Taehyung dicendo che Yoongi si stava letteralmente cambiando davanti ai suoi occhi e che senza maglia era meglio di quanto pensasse e Tae rispose subito sicuro che ti interessi soltanto?

 E Jimin non rispose perché non lo sapeva .. gli interessava? O gli piaceva? Oppure si fermava a quello come semplice cotta perché fosse semplicemente bello?. Amare una persona era amare ogni suo lato e lui conosceva poco di Yoongi. 

Uscì dal bagno e trovò il menta con il suo computer seduto e addosso la sua felpa con dei pantaloncini sotto e se quella immagine non era sexy, beh allora vi faccio un abbonamento dall'ottico. 

Deglutì e decise di sedersi accanto al ragazzo <sai questa felpa mi piace molto> <davvero?> <Mh mh. Tieni guarda le tue foto che abbiamo scattato oggi> guardò lo schermo del computer <oggi le stampo se ti piacciono> sorrise e abbracciò Yoongi <Le adoro! > annuì per poi stamparle e dopo due minute erano pronte dovevano solo asciugare per bene.

Sorrise per poi spegnere tutto e mettere la sveglia verso le 2 e trenta del mattino e si mise a letto seguito dal rosa, Yoongi si alzò per cercare degli altri cuscini ma ce n' erano solo due per loro e lui di solito ne abbracciava uno per dormire e questo il più giovane lo sapeva.

 Guardò Jimin che lo stava già guardando <no-> non finì neanche la frase che lo hyung lo aveva già abbracciato e aveva già appoggiato la testa sulla sua, sospirò sentendo il suo odore e prese la felpa che gli aveva regalato sul petto e le strinse leggermente e decise di godersi la dormita in quella posizione, perché si sentiva come se fosse finalmente a casa. E guardò le sue foto ormai stampate anche nella sua mente e nel suo cuore.

Yoongi dedusse che avrebbe scritto a Taehyung in aereo, ora era troppo comodo e troppo stanco per alzarsi e prendere il suo telefono.

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-MinjieCake

Sweet Liar • YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora