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I ragazzi erano tornati a malincuore a Seoul, dopo aver salutato il piccolo gattino della madre e Yoongi lo aveva guardato sorridente, appuntandosi mentalmente quel momento per il futuro.

Tornarono trovando l'ufficio più sconvolto di prima, il padre era uscito di prigione più incazzato che mai e aveva incominciato a buttare giù l'azienda di Jimin togliendogli gli sponsor e finanziatori pian piano facendolo andare completamente in crisi.

Yoongi era completamente in panico, lo vedeva piangere ogni tanto e lo vedeva impazzire davanti a milioni di copie e clausole che chiedevano il rimborso con gli interessi e non era sicuro che Jimin riuscisse a tenere duro a tutta questa situazione.

Non lo avrebbe lasciato solo, ne aveva parlato con il cuore in mano con Hoseok e Namjoon con anche l'altra coppia in ascolto, preoccupata per la salute del ragazzo che ogni giorno si sentiva sempre peggio per colpa del padre.

Il ragazzo del rosa si sentiva dannatamente in colpa, era tutta colpa del padre ma anche colpa sua da una lato e lo aveva fatto sentire più triste che mai vederlo piangere di fronte a tutti quei moduli finanziari davanti alla testolina rosa.

Aveva cercato per settimane di tenerlo su di morale, lo aveva baciato abbracciato e tenuto al caldo ogni sera, fallendo miseramente, era troppo stressato e rimaneva giorni interi in ufficio, talmente alta era stata la sua caduta.

Yoongi aveva contattato datori, finanziatori e anche avvocati per riuscire a fermare la furia del padre. Ma era irremovibile, se l'erano cercati e non ne poteva più di vederlo soffrire e la sua azienda cadere nelle mani sporche del padre pian piano.

Quella sera aveva sostenuto l'ennesima crisi di pianto del ragazzo, che sembrava più morto che vivo, con le occhiaie vistose, la pelle rosea pallida e l'aspetto trascurato...sciupato.

Aveva provato di tutto e spesso si trovava a piangere tra le braccia dei suoi migliori amici desiderando di poterlo vedere sorridergli almeno una volta, era colpa sua, sua soltanto. Era stato stupido a pensare che non ci sarebbero state delle conseguenze.

Alla fine mentre il rosa era ancora al lavoro aveva trovato una soluzione, la più estrema di tutte, non sarebbe mai voluto arrivare a tanto ma non ci riusciva a vederlo ridotto in quella maniera, era il suo sogno e Yoongi avrebbe fatto di tutto per vederlo sorridere.

Aveva smanettato al computer per una giornata intera, con le lacrime che gli solcavano il viso con i due ragazzi che a malincuore avevano accettato quella assurda proposta.

Aveva scritto un ultimo modulo che avrebbe consegnato, facendo cadere una piccola lacrima sul foglio tirando sul con il naso < mi dispiace hyung...ce la puoi fare..> annuì per poi lasciare il foglio sul tavolo dell'ufficio del ragazzo per poi prendere un telefono e cominciare la chiamata.

Il telefono squillò sentendo un roco e severo " pronto? " e lui sospirò rispondendo < signor Park? > l'altro mugolò basso in affermazione, dal tono severo, come sempre. < La può finire ora. Ha vinto.> una lacrima.

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Il rosa entrò nel suo ufficio stropicciandosi gli occhi stanchi per l'ennesima volta, con un altro caffè per poi sedersi di colpo sulla sedia sospirando animatamente, cominciò a scorrere i moduli che gli aveva consegnato la sorellastra, notandone uno con la grafia particolare.

Non ci pensò e cominciò a bere il suo caffè dando un occhiata agli impegni, sperando che la situazione non fosse peggiorata ancora, o avrebbe andato di matto prima o poi.

Sweet Liar • YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora