Come una fitta trama

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Finita la conversazione, Daniel corse subito da me.
Il suo sguardo parlava da solo... Era trionfale, sembrava aver vinto un'importante battaglia. Io, invece, ero scoraggiata da tutte quelle novità, avrei tanto voluto non essere a conoscenza di certi particolari della mia vita passata, ma non avevo altra scelta, ero agli sgoccioli di quella vita spensierata donatami per compassione e non per diritto.

Quella sera stessa, mentre ce ne stavamo abbracciati sul mio letto, Daniel iniziò a rispondere ad alcune delle mie infinite domande.
«Mi spieghi per filo e per segno come stanno effettivamente le cose?» dissi un po'intimorita. Sospirò, ma finalmente si aprì con me, come mai prima di allora.
«I miei genitori, dopo la mia morte, non si sono dati pace finché non mi hanno rintracciato nell'aldilà grazie all'aiuto di un medium...» disse con voce incerta, « Ti prego non dir nulla a tal proposito... A quei tempi era normale chiedere il loro aiuto, per chi credeva nell'aldilà...», mi ammonì. Mi vergognai per la faccia che avevo fatto in quell'istante, così lo incoraggiai con un gesto della mano. Daniel sospirò e  proseguì : «Dissi loro che mi mancavano molto, ma che non dovevano disperare perché sarei tornato. Gli spiegai di essere legato a una sorta di profezia che si sarebbe avverata solo dopo sessantacinque anni. Mia madre allora mi chiese se potevano aiutarmi in qualche maniera e così sotto i miei consigli, e guidati dal loro eterno amore per me, stilarono un testamento lasciando precise disposizioni presso il loro legale di fiducia... Per il resto sai com'è andata!»
Notai che Il suo sguardo si era fatto liquido.
Ero senza parole, poi una nuova domanda uscì spontanea: «Ma i tuoi genitori quando sono scomparsi ?»
Daniel sospirò nuovamente. «Realmente sono morti di vecchiaia alcuni decenni fa, ma per gli atti sono morti quest'anno in un incidente aereo. Sui documenti ufficiali appaiono come mio figlio e mia nuora...»
Mi sollevai e lo guardai un po'confusa.
«Cosa??» dissi meravigliata.
Daniel capì il mio sgomento e per aiutarmi a comprendere meglio scese dal letto, andò alla scrivania e prese un foglio per schematizzare il suo presunto albero genealogico. Dopo qualche minuto di totale silenzio tornò da me.

«Guarda» disse mostrandomi lo schema.

Andrew Knight (1898-1974) - Ellen Green-Parry (1903-1976)

                          Daniel Knight (1923-1944)

Daniel Knight (1923-1944) - Rachel Ross (1924-1964)
                         Andrew Knight (1943-2009)

Andrew Knight (1943-2009) - Helen Green (1950-2009)

                          Daniel Knight (21 luglio 1989)

In effetti, a vederlo così risultava che tutte le proprietà dei coniugi Knight passavano al presunto pronipote Daniel Knight Junior ultimo erede della stirpe. Stando a quelle preziose scartoffie pervenute fino a mio padre, Daniel era diventato ricchissimo.
Ero rimasta profondamente colpita da quel piano ben architettato. L'affetto incondizionato che i suoi genitori avevano nutrito per lui, anche dopo la sua scomparsa, gli avrebbe permesso di vivere nuovamente una vita agiata, io invece avevo iniziato a vivere il mio destino come chi sa di avere una spada pendente sulla testa. Non riuscivo a vedere il mio futuro, faticavo ad andare avanti, anche se ci stavo provando con tutte le mie forze.
Mia madre aveva gettato alle ortiche tutto quello che mi aveva donato, per colpa di una stupida profezia svelatale da una zingara di cui io ancora non conoscevo bene i particolari.
Che ne sarebbe stato di me se Daniel non fosse stato rimandato sulla terra?
Il disegno divino cominciava a dispiegarsi chiaro dinanzi a miei occhi.
C'erano alcuni punti delle nostre vite che si legavano e si accavallavano perfettamente come i fili di una fitta trama.
Primo: Daniel era morto lo stesso giorno in cui il mio bisnonno putativo soggiacque a un demone, nel tentativo di difendere la Pergamena.

GUARDIANA DEL DESTINO - La pergamena del destinoHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin