La proposta

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Daniel mi svegliò con un bacio ben assestato sulle labbra. Senza aprire gli occhi, lo afferrai per il morbido maglione di lana che indossava e lo tirai su di me. Lui rise e si distese al mio fianco divertito.

«Ehi, vedo che sei di buon umore oggi!»

«Sì e ho tanta voglia di coccole», replicai allegra.

«Bene, allora vieni qua!» disse in tono dolce, spalancando le braccia. Io mi accoccolai sul suo petto. Il suono lento e distensivo del suo cuore era una nenia per le mie orecchie, così richiusi gli occhi e mi lasciai andare al dolce tepore del suo corpo.

«Ho chiesto un paio di cose ai tuoi amici del locale, ieri sera...» dissi schietta, ancora immersa nel dormiveglia.

«Mmm... E cosa hai scoperto?» chiese lui tranquillo.

«Che anche qui sulla terra hai amici molto particolari...»

«Davvero? E sentiamo, perché sarebbero particolari? » chiese ridendo.
Aprii gli occhi e sollevai la faccia verso la sua.
Lo fissai dritto negli occhi.

«Sono angeli!» esclamai eccitata.

«Ohh, mi hai beccato!» esclamò in tono ancor più divertito. Sul suo bel viso era apparsa un espressione giocosa che non vedevo da tempo.

«Andiamo non sto scherzando!», replicai seriosa «L'ho capito quando li ho osservati bene. Sono troppo belli per essere degli umani!»

«Be' e anche se fosse, che differenza farebbe?»

Mi spiazzò perché a quella domanda non sapevo dare una risposta precisa. Sapevo da sempre che gli angeli erano tra noi, prima ancora di conoscere Daniel, ma l'essere al corrente dell'esistenza di altri come lui e la sola conferma di non essere più così sola a combattere il Male che imperversava nel nostro mondo, mi davano nuova speranza di vittoria e mi facevano sentire meglio.

«Sarah ascolta, per favore!» disse improvvisamente tornato serio, «Lucas è mio amico da tempo immemorabile. Si è costruito una vita qui sulla terra, molto tempo prima di me... Io gli devo molto perché mi ha aiutato nei momenti difficili. Tieni per te quello che sai su di lui, ti prego! Ricorda che come le forze del male hanno le proprie sette e i propri seguaci, anche noi stiamo creando un nostro esercito qui sulla terra.»

«Va bene, non dirò mai nulla a nessuno, promesso!» dissi colpita per quella richiesta. Io non avrei mai tradito la loro fiducia, nemmeno se mi avessero torturato!
Daniel sospirò rincuorato.
«Di Katrina, invece, che mi dici? Chi è, come fate a conoscervi?» chiesi poi, veloce, con aria indagatrice. Non stavo più nella pelle dalla sera precedente. Volevo sapere chi era quella ragazza, ma non volevo sembrare gelosa.
Daniel distolse lo sguardo da me per un  lungo momento e lo perse nel vuoto, la sua mente sembrò vagare lontano, verso ricordi sfocati.

Un leggero batticuore mi prese fino in gola. Avevo fiducia in lui, tuttavia non sapere tutto sul suo passato m'innervosiva.

«Katrina...», disse pensoso, «L'ho conosciuta durante la guerra, anche se per poco. Era una delle crocerossine che cercò di rianimarmi durante l'attacco a Cassino. I suoi sforzi per tenermi in vita furono enormi. Per me versò più lacrime di quanto meritassi... le spirai tra le braccia...» sussurrò malinconico. «Per lei era la prima volta che perdeva un paziente. Quando è morta, cinque anni dopo, in un incidente d'auto, ci siamo ritrovati. E così, anche lei, visti i sacrifici fatti quaggiù e l'impegno mantenuto in vita, è stata arruolata e rimandata qui per aiutare nella nostra lotta...»

Ma allora, è stata mandata da Alex? Pensai spaventata per un attimo.
Daniel intercettò il mio pensiero e sorrise. «No, è stata pura coincidenza. Quando si dice il fato! Si sono conosciuti nel locale di Lucas poco prima di Natale. È stato proprio Alex a parlarmene qualche settimana fa.»

GUARDIANA DEL DESTINO - La pergamena del destinoWhere stories live. Discover now