Nemici

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L'indomani, al mio risveglio, ritrovai di nuovo Daniel seduto ai piedi del mio letto.

«Ciao...» dissi appena aperti gli occhi.

«Buongiorno!» esclamò serafico.

«Non dovresti viziarmi così o finirò per prendere questo tuo nuovo modo di darmi la sveglia come consuetudine...poi chi ci resiste senza!»

«E solo che mi piace guardarti mentre dormi e ancor di più essere al tuo fianco quando ti risvegli!». Mi diede un tenero bacio sulla fronte e il suo volto fu illuminato da un sorriso.

«La scusa è buona», borbottai bonaria.

Sorrise nuovamente, bello come il sole.

«Allora vuoi alzarti o devo sbrandarti come facevano con me nell'esercito?» disse divertito.

«Va bene, va bene, mi alzo. Agli ordini comandante!». Saltai giù dal letto di buon umore e velocemente m'infilai la tuta. Daniel, senza che glielo chiedessi, si voltò e chiuse gli occhi per  darmi privacy.

«Pronta, andiamo!» dissi poco dopo.

«Prego, prima le signore!» rispose lui allegramente lasciandomi passare avanti.

Raggiungemmo la pineta continuando con quel tono leggiadro e scherzoso.
Il cielo era ancora oscurato dalle tenebre, la luna era velata da sottili nuvole.

«Brrr , che freddo! Ed è ancora così buio!» esclamai appena usciti all'aria aperta.

«Non dirmi che senti freddo!» disse divertito lanciandomi un'occhiata maliziosa.

«Chi... Io? Nooo
Ero congelata.
Negli ultimi giorni le giornate si erano notevolmente accorciate. La mattina, oltre che con il freddo, dovevamo fare i conti anche con il buio sempre più incalzante per via della stagione fredda in arrivo.
Dopo la nostra corsa, quel giorno ci accontentammo di correre solo mezz'ora, Daniel mi fece sfruttare tutto il tempo rimasto per provare le mosse di difesa. Cominciò col mostrarmi come colpire con forza chi mi sta dinanzi e cose così.

«Colpisci dritto al cuore, non avere paura! Non devi tentennare...Loro non lo fanno!» disse per incitarmi.

Mossi il pugno verso il suo petto ma mi frenò all'istante con un campo di forza invisibile.

«Ma che storia è questa?» borbottai sorpresa.

«Pensi che loro agiscano come gli esseri umani? Dimentica la tua "umanità" e prova a ragionare come loro! Ricorda, loro usano la magia, i poteri soprannaturali e soprattutto li alimentano con Odio...Ira...Rabbia...»
L'elenco era completo. Capii cosa volesse dire e così provai ancora a colpirlo, ma inutilmente.

«Come devo fare allora, Daniel?» gli urlai contro spazientita, a un certo punto.

«Contrattacca pensando l'opposto di quello che prova il nemico! Ti ho insegnato a leggergli dentro per questo...Se provano odio, attaccali con un'ondata d'amore
Sembrava facile a dirsi.

«Ho capito, ma come faccio a provare contro di te? Non riesco a odiarti!» dissi scoraggiata.

«Prova a pensare diversamente allora!» esordì  speranzoso. « Pensa a qualcosa che odi veramente e scarica così quello che provi. Forza ora, prova su di me!»

Non volevo... Non potevo!
Durante gli allenamenti Daniel era umano, immancabilmente gli avrei fatto del male.

«NO!!» urlai intestardita.

Daniel, allora, mi guardò duramente e dopo un attimo iniziò ad attaccarmi col pensiero. Rimasi allibita da quel comportamento, non pensavo che mi avrebbe messa alla prova così duramente e su due piedi. E così in un attimo mi prese alla sprovvista mentre tentavo di tenerlo a bada... Quasi non mi accorsi che aveva caricato una sfera di fuoco tra le mani e che in un attimo la scagliò dritta su di me. La schivai per un pelo e quella si schiantò sull'albero alle mie spalle, fortunatamente senza danni irreversibili.
Ero rimasta di sasso perché mi stava attaccando senza mezzi termini. Non ebbi altra scelta che contrattaccare.

GUARDIANA DEL DESTINO - La pergamena del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora