28.Potere

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Kyle sgranò gli occhi e si nascose la faccia con la coperta. Non poteva credere che quella ragazza avesse rivelato la sua vera identità a tutti i presenti, soprattutto alla figlia di Pyro, il capo degli Element che aveva tentato di uccidere mesi prima.

Si sentiva un vero schifo, ma non riusciva a dire nulla che potesse placare quegli sguardi infuriati puntati su di lui.
Un semplice "mi dispiace" in una situazione come quella non sarebbe servito a nulla e lo sapeva benissimo. Sapeva com'era la sensazione di perdere qualcuno di importante...

«Tu... TU SEI QUEL MOSTRO!» urlò Gwen perdendo le staffe.

Jean e Zoe sussultarono allontanandosi. Will provò a fermarla, ma lei lo spinse via minacciandolo di fargli esplodere la faccia.

«Come hai potuto fare una cosa del genere A MIO PADRE?!» urlò furiosa.

I suoi occhi erano diventati rossi e carichi di rancore e di odio. Era completamente diversa da prima, come se fosse uscito il mostro che abitava dentro di lei.

In quel momento si era pentita di aver salvato quel ragazzo che meritava solo di morire in un angolo della strada.

«A-aspetta!» la pregò Kyle, ma Gwen era accecata dalla rabbia e aveva perso tutti i contatti con la sua coscienza.
«Tu hai reso mio padre un invalido! Lui non può più vivere come prima! Non è più l'amato e stimato capo degli Element, è solo un eroe in pensione come altri PER COLPA TUA! Tua e di quella tua stupida complice dalla maschera orribilmente terrificante! Pagherai per ciò che hai fatto a me e agli Element» I suoi occhi iniziarono ad ardere e Kyle indietreggiò quasi fino a scomparire dentro il divano. «Se Nightmare non ti raggiungerà in questo posto lo farò io. Morirai qui e ora per mano mia e di nessun altro»

Dalla sua mano partirono delle scintille e subito dopo si diffuse una fiamma incandescente.
Gwen non sapeva di avere anche i poteri del padre, aveva sempre creduto di saper solo creare delle esplosioni, ma quel momento di pura rabbia aveva rivelato la sua vera potenza.

In futuro quella scoperta si sarebbe rivelata molto importante per la salvezza di milioni di persone, ma in quel momento sarebbe servita per arrostire quel traditore.

Will corse verso di lei prima che potesse bruciare il ragazzo, le mise le mani attorno al ventre tirandola verso di sé, ma non si mosse di un centimetro.

Era diventata più forte in pochi secondi. Com'era possibile una cosa del genere? Forse era un'abilità che solo gli Element e i loro figli possedevano.

«Fermati, Gwen!» la supplicò tirandola per il braccio.
La ragazza si voltò verso di lui e gli mise la mano infuocata davanti al volto. «Prova a dirmi un'altra volta cosa fare e ti incenerirò, inutile ragazzo senza poteri»

Il povero Will ebbe un deja-vu. Quelle emozioni erano molto simili a quelle che aveva provato durante l'attacco guidato da Lucrecia al suo ritorno.

La ferita, che pian piano si stava richiudendo, si riaprì e iniziò ad ansimare andando nel panico.
Era terrorizzato e si sentiva solo nonostante ci fossero delle persone che conosceva al suo fianco.

Continuava a vedere frammenti di ricordi riguardanti il tradimento di Lucrecia, la morte di sua sorella, la sconfitta degli Element e tutte le cose orribili che aveva dovuto affrontare.

Fu in quel momento che scoppiò, letteralmente.
Il suo corpo si caricò di energia, i suoi occhi si illuminarono di bianco e un urlo partì dalla sua bocca.
Per un secondo il mondo si spense, la materia si distorse e poi ritornò tutto normale lasciando tutti i presenti scioccati.

Quando si accorse di cosa avesse fatto, Will iniziò a spegnersi fino a ritornare come prima.
Gwen, troppo scioccata da ciò che aveva visto, crollò in ginocchio.

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