2.Un'Ora Per Un Giorno.

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Siamo uscite dalla cella insieme alle altre ragazze rinchiuse li sotto permesso di Maddalena. Abbiamo un'ora d'aria a disposizione e ci ha portato nel cortile dell'IPM dove ci sono anche i ragazzi, alcuni giocano a pallone e altri si fumano una sigaretta e altri ancora ci guardano come se fossimo appena scese dall'Olimpo, lasciando anche qualche commentino sul nostro corpo. Odio questi tipi di ragazzi, pensano di poter avere attorno tutte le ragazze che vogliono per la vita che conducono ma io non sono così, anzi proprio non capisco come facciano certe ragazze ad innamorarsi di tipi del genere.

Tra quei ragazzi noto di nuovo il ragazzo misterioso di stamattina che mi fissa ancora. Mi avvicino a lui e Martina sentendosi spaesata mi raggiunge.

"La smetti di fissarmi?" gli chiedo a tono per intimidirlo ma sembra non abbia funzionato.

Aspira la sua sigaretta e non mi risponde. Distoglie lo sguardo da un'altra parte e ciò mi fa arrabbiare.

"Eii, sto parlando con te!"

Rivolge lo sguardo su di me, aspira di nuovo la sigaretta e mi risponde.

"Non hai detto che devo smetterla di fissarti?" mi risponde calmo e caccia poi il fumo dalla bocca.

"Sì te l'ho detto! Non guardarmi mai più." detto questo, mi volto per ritornare dalle ragazze ma sento chiamarmi da lui.

"Ei, non so ancora il tuo nome." mi dice.

"Non è necessario che tu lo sappia." mi volto soltanto per rispondergli a tono poi mi giro per andare via.

"Io sono Ciro." mi urla da lontano, ma questa volta non mi sono girata.

Devo ammettere che è un rubacuori ma non mi lascerò sedurre da uno come lui che non se ne importa di me. Lui vuole solo una cosa, come tutti gli altri ragazzi d'altronde.

Mi siedo su una panchina e Martina fa lo stesso. Mi godo la bellissima giornata e il sole caldo che illumina il mio viso, ma mi basta poco per ricordarmi dove mi trovo. Non perdonerò mai una cosa del genere a Martina. Mi sono fidata troppo di lei e questi sono i risultati.

"Qualcosa non va Futura?" mi chiede.

Cerca ancora di fare pace con me, ma non le do retta. Voglio farla sentire in colpa per farle capire in che guaio si è cacciata. Ha chiaramente paura a stare qui dentro ma non lo vuole ammettere, solo perché lo fa per Peppe.

"Futura?" sento chiamarmi da una voce familiare e mi giro per sapere chi sia. Il comandante Massimo. -"Futura ho parlato con Paola e mi ha detto tutto."

"Ehm... io non-" non so cosa dire.

"È tutta colpa mia." interviene Martina.

"Ma ora lo sapete per quanto tempo ci dovete stare qua? Per due anni minimo!"

Non gli rispondiamo, io guardo Martina che fa la finta preoccupata e non ne posso più. Ritorno nella mia cella accompagnata da Maddalena e resto sola a guardare il mare da fuori l'istituto. Dopo un po' sento qualcuno arrivare, è di nuovo la ragazza di prima ma questa volta accompagnata da altre due ragazze.

"Ma che volete? Uscite da qui!" dico.

Una di loro mi sbatte al muro e mi stringe la faccia. Non capisco perché si stanno comportando così con me.

"Bella, tu forse non hai capito contro chi ti sei messa. Io ti ho avvisato e hai provocato una Di Salvo. E brava... ti sei fatta una nemica qua dentro. Anna Di Salvo, ricordati sto nome!" mi urla con il suo accento napoletano.

Una del suo gruppo mi da un calcio in pancia e mi fa cadere per terra addolorata. Escono dalla cella prima che venga qualcuno.

Mi rialzo lentamente con la testa che mi gira fortissimo. Martina mi vede in pessime condizioni e si avvicina subito a me. Mi scanso però, e lei ci rimane male.

"Futura che è successo?" mi chiede.

"Lascia stare, sto bene." mi sdraio sul letto e cerco di colmare il dolore.

Martina fa lo stesso, si accomoda sul letto in alto e rimaniamo così fino a sera. Mi alzo e mi accorgo della bellezza del mare di notte illuminato dalle luci del porto. Mi avvicino alla finestra e rimango ferma a guardare incantata.

In un momento mi passa per la mente una canzone che ho sentito un paio di anni fa con Paola in macchina.

Nun te preoccupa guaglio, c sta o mar for
C sta o mar for, c sta o mar for
Aret e sbarr, sott o ciel c sta o mar for
C sta o mar for, c sta o mar for
Nun te preoccupa guaglio, c sta o mar for.

"Cosa canti?" mi chiede Martina.

Mi volto e le rispondo mantenendo comunque discretezza.

"È una canzone che mi ha fatto sentire Paola qualche anno fa."

Annuisce lentamente e poi si alza dal letto. Si avvicina anche lei alla finestra per ammirare il mare.

"Futura, ti chiedo scusa. Mi sa che qui ci abbiamo passato già abbastanza tempo. Domani mattina confesserò tutti e ce ne usciamo da qua." mi guarda preoccupata e con uno sguardo sincero.

Non le rispondo ma l'abbraccio solamente, ne abbiamo bisogno entrambe. Sono contenta che abbia capito che fino ad adesso ha sbagliato tutto con Peppe e che arrivare fin qui è stato un errore.

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06|01|22
lasciate una stellina per il prossimo capitolo.⭐️

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