21.Non Si Può Dimenticare L'Amore.

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"Non ci credo. Finalmente hai confessato." scherza.

"Martina, ma cosa posso fare? Io non posso stare con lui. Se sta in carcere un motivo c'è. Che futuro potrebbe darmi?"

"Lo sai ogni tanto dovresti lasciarti andare. È come se avessi il cuore incatenato. Tu puoi ma non vuoi."

"No, io non devo è molto diverso!" ribatto subito.

"È questo quello che intendo." mi dice e poi esce dal bagno della discoteca.

La raggiungo e cerco di cercarla tra la folla ma Ciro mi ferma e confuso vuole delle spiegazioni.

"Futura, ti stavo cercando. Che è successo? Mi pare che prima avevamo una certa intesa." sorride.

"Non è successo niente." me ne vado.

Mi avvicino a Martina dopo averla continuata a cercare tra la folla. Si è arrabbiata perché crede che io non mi stia godendo a pieno la mia vita. È incredibile come cambino in fretta le cose. Prima ero io quella che le insegnavo qualcosa e adesso è lei. Ma ha ragione. Io non riesco a lasciarmi andare. Ho paura delle conseguenze e seppure sembro saperci fare dentro di me mi sento insicura. Inoltre, essere cresciuta senza una figura paterna mi ha fatto allontanare dalla figura maschile in sé.

"Ce ne andiamo?" le chiedo.

"Sì, come vuoi."mi risponde indifferente.

Raggiungiamo la via d'uscita della discoteca, senza salutare i nostri amici perché ormai troppo ubriachi per ricordarsi di noi.

Prende il suo motorino e andiamo a casa sua, dove avrei trascorso la notte come stabilito.
Era sola a casa, sua madre ancora non arrivava. Si è precipitata per prima in bagno per struccarsi, perciò l'ho seguita anche io per fare lo stesso.

"Sei arrabbiata?" le chiedo, dopo aver osservato i suoi comportamenti irritati.

"No se tu non devi, come dici tu, allora non fa niente. Mi chiedo solo come farai a vivere senza amare qualcuno."

"Se un giorno arriverà la persona giusta per me, allora condividerò la mia vita insieme a lui."

"Perché non Ciro? Mi irrita vedere come lo guardi e non fare niente."

"Beh scusami ma è la mia vita e so cos'è meglio per me, non credi?"

"Sì, hai ragione. Ma pensa a me e a Nadia. Lei è una prostituta, passa la notte insieme ad altri uomini. Non pensi che forse non avrei dovuto proprio darle corda?"

Non le rispondo, perché in realtà io lo penso davvero ma non le ho mai detto niente per non ferirla e perché io vedevo che stando con lei, Peppe svaniva tra i suoi pensieri.

"Aspetta, tu pensi che forse non avrei dovuto finire insieme a lei? Mi hai anche detto che l'amore non è mai sbagliato. Perché non provi a pensarci anche tu?"

"Martina, calma. Sì lo penso ma non ti ho voluto dire niente perché tu sei davvero felice con lei."

"Io voglio che anche tu sia felice. Perché non ti lasci andare? Sei giovane non pensare al futuro. Pensa al presente e a ciò che provi per lui adesso." puntualizza adesso con tono serio.

Alzo gli occhi al cielo, vado in camera sua e mi sfilo il vestito. Rimango in intimo e indosso solamente una maglia a maniche corte di Martina. Mi metto a letto per evitare la conversazione. Lei dopo un po' mi raggiunge si mette a letto senza dire una parola.
Non posso negare che ho pensato alle sue parole fino in fondo. Vorrei che tutto fosse più facile così da abbandonarmi tra le braccia di Ciro. Ogni notte mi capita di pensare a lui e a cosa provo esattamente perché c'è sempre stata un po' di confusione.

Ma stasera, dopo aver ballato con lui ho percepito qualcosa di molto forte che adesso non posso più evitare, come prima facevo. E se provassi a stare con lui per vedere cosa accadrà? Non ci vedremo mai e quando lo faremo sarà solo a dei colloqui di un'ora, sempre se la mia famiglia mi permetterà di vederlo. Non c'è modo di stare insieme neanche adesso. Io devo dimenticarlo.

Pov's Ciro.
Una ragazza così dolce, sarcastica e dannatamente bella. Lei è troppo per me e non vorrà mai uno come me. Non voglio arrendermi ma lei sembra non voglia cedere. Riesco ancora a sentire il suo profumo quando prima abbiamo ballato insieme. È stato eccezionale il modo in cui si muoveva e mi piaceva guardarla.

Sento qualcuno toccarmi la spalla, mi volto curioso di sapere chi sia. È la mia amica Alessia con un cocktail in mano.

"Ti ho visto giù di morale prima e quindi ho pensato di portarti qualcosa di fresco." mi porge il drink e io lo prendo.

Le sorrido e faccio un sorso per riprendermi. In effetti sto un po' turbato per la storia di Futura. Mi chiedo cosa ho sbagliato prima mentre ballavamo.

"Grazie Ale."

"Di niente." mi dice e mi abbraccia.

Mi guarda poi negli occhi per pochi secondi e guarda le mie labbra. Si avvicina lentamente ad esse con l'intento di baciarmi ma mi scanso.

"Uhm, scusa." si copre gli occhi dalla vergogna.

"No, è che io... tu per me sei come una sorella."

E adesso credo di aver capito perché Futura se n'è andata via senza darmi spiegazioni. Lei non voleva baciarmi perché non mi vede con gli stessi occhi di come la vedo io. Per lei sono come un amico, ma molto probabilmente un conoscente o ai suoi occhi uno sconosciuto.

"Lo capisco. È per quella ragazza, vero? Quella con cui hai ballato prima?" mi chiede.

Io ridacchio nervoso e poi annuisco.

"Sembra simpatica. Vi conoscete?"

"Sì, è stata per qualche mese all'IPM."

"Sei proprio cotto."

Sorrido e abbasso il capo imbarazzato. Annuisco di nuovo e al solo pensiero di lei provo qualcosa dentro di me. Una sorta di calore mischiato ad adrenalina. Lei mi piace e mi fa male sapere che per lei io non sono niente. Forse devo dimenticarla.

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28|03|22
lasciate una stellina per il prossimo capitolo.⭐️

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