76.Nove Maggio.

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Come previsto, mio padre ha voluto fare subito le valigie per ritornare in Veneto. Non ho potuto fargli resistenza, non gliel'ho impedito anche se volevo rimanere per il concerto. Devo trovare un modo per ritornare a Napoli senza che lui se ne accorga.

8 maggio.
Domani è il giorno del concerto e ancora non so come riuscire ad andare a Napoli e vedermi con Ciro. L'unico modo sarebbe quello di scappare e non fargli sapere niente, ma ci siamo già passati una volta e non è finita bene. Questa volta non posso scappare, so che non sarebbe giusto e non posso neanche lasciare solo mio padre, anche se non è poi così solo poiché c'è Rosa con noi. Questo non mi dispiace per niente, adoro Rosa e rende davvero felice mio padre, e non ho bisogno d'altro.

La soluzione più saggia sarebbe parlargli, ma sono sicura che dirà di no.

"Vita mia, io esco a pagare le bollette rimani un attimo qua con Rosa." mi dice papà.

Sono stesa sul letto per fatti miei ma proprio mentre entra in camera mia per avvertirmi che esce, colgo l'occasione di parlargli.

"Papà, aspetta. Ti posso chiedere una cosa?"

Annuisce.

"Ciro mi ha regalato i biglietti del concerto di Liberato, ci posso andare?"

"Dove e quando ci sarebbe questo concerto?"

Adesso arriva la parte che più temo, ma ci devo provare perché io voglio davvero andare a questo concerto.

"Domani, a Napoli."

"No, non se ne parla." mi risponde con tono serio, come immaginavo.

"Papà, ti prego. Tornerò subito appena il concerto finirà."

"No, non possiamo ritornare a Napoli. Soprattutto tu."

"Starò da Paola, nessuno mi vedrà."

"Ho detto no, e basta." va via e chiude la porta della stanza.

Sospiro e roteo gli occhi infastidita. Non voglio dover dare una cattiva notizia a Ciro e dirgli che non ci sarò, perché stessa io voglio andarci e cantare dal vivo le canzoni del mio cantante preferito. Ciro mi ha letteralmente fatto un regalo bellissimo e non posso mancare.

Papà esce di casa e subito dopo Rosa entra in camera mia.

"Tutto apposto, Futura?" mi chiede.

"Sì, non ti preoccupare." le dico così, perché non mi sembra necessario dirle del concerto.

"No perché ho sentito la discussione che stavi avendo con tuo padre."

"Sì, ma ormai ha già detto di no. A volte sembra che non mi capisce, questo concerto è davvero importante per me."

"L'avevo capito, ma se vuoi andare parlo io con tuo padre."

"No, lascia stare dopo va a finire che litigate per colpa mia."

"Se litigheremo sarà soltanto perché non mi sta a sentire. Se tu ci tieni ad andare puoi andare, tanto poi in mezzo a tutta quella gente nessuno ti vedrà."

"Sì, io poi dopo mi farò accompagnare da Ciro da Paola. Non mi succederà niente ma lui non mi vuole ascoltare."

"Ci parlo io appena torna."

"Grazie, Rosa." le sorrido e lei mi ricambia.

Esce dalla mia camera e tutte e due ritorniamo alle nostre faccende. Non ho ancora una conferma da parte di mio padre se posso andare oppure no, ma per sicurezza avviso già Ciro. L'altro ieri poi, è stato il suo compleanno e anche per questo motivo non posso non andare.

Futura Di Salvo. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora