31.Il Nascondiglio.

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"Adesso cosa pensi di fare con tuo padre?"

"Non lo so, Ciro. Sono spaventata."

"Ok, sta tranquilla. Forse so cosa fare."

"Cosa hai intenzione di fare?"

"Se ritorni domani, ti darò delle chiavi di una casa."

"Non capisco."

"Quella casa è mia e potrai starci fin quando vorrai."

"Io non lo so, Ciro..."

"Pensaci, e poi fammi sapere domani okay?"

Annuisco, poi lascio l'IPM.

Non so cosa fare adesso. Mi sento dispersa, sola e incompresa. Mi sento tradita dalla persona che dovrebbe amarmi più di tutte. La persona che mi ha fatto credere di non dirmi niente sulla sua vita solo per proteggermi dagli altri, quando invece mi stava proteggendo da lui.

Arrivo a Mergellina. Rimango a guardare il mare e in qualche modo mi distraggo, finché non ricevo proprio una chiamata da mio padre. Non rispondo. Mi chiama altre dieci volte, poi rinuncia. Subito dopo qualche minuto mi arriva una chiamata da Paola. Le rispondo immediatamente.

"Dove sei? Tuo padre ti sta chiamando ma non gli rispondi."

"Paola devo parlarti, davvero. È molto importante."

"Ok, non mi far preoccupare così. Arriverò da te tra cinque minuti. Inviami la posizione."

Chiudo la chiamata e l'aspetto vicino un bar già seduta. La vedo arrivare e si siede di fianco a me.

"Ciao... hai una faccia! Che è successo?" mi chiede.

È la mia ultima opportunità di dirle di mio padre, ma sento che qualcosa mi ferma. Mio padre può essere capace di qualunque cosa e se come ha detto mia nonna progetta di uccidermi, raccontando la verità a Paola potrebbe uccidere anche lei. Non posso perdere Paola.

L'unica soluzione è andare a nascondermi in casa di Ciro. Mi fido di lui e so che non correrò alcun rischio. Sento di doverlo fare per il bene di tutti.

"Ehm...no niente di importante tranquilla."

"Ma come? In chiamata hai detto che lo era."

"Sì, ma solo ora mi sono resa conto che non è così. È che domani non penso che Martina verrà."

"Non c'è nessun problema... ma mi hai davvero fatto venire qui per dirmi questo?"

"Scusa...è che-"

"No, Futura. Mi hai fatto seriamente preoccupare. Io ti conosco, se devi dirmi qualcos'altro parla."

Non posso dirle di mio padre. Il fatto di Martina mi è uscito così all'improvviso ed effettivamente non ha niente di importante nel discorso.

"No, è solo questo. Io so quanto sia importante per te avere noi che ti aiutiamo all'IPM e domani mattina Martina non ci sarà quindi volevo dirtelo."

Mi fissa per pochi secondi in silenzio poi mi dice qualcosa.

"Ok, allora io vado. Mi hai fatto arrivare fin qui per una scemenza." dice seria.

Mi sento in imbarazzo. Ho sbagliato ad agire d'istinto e adesso lei è arrabbiata con me. Non è da me disturbarla per una cosa simile.

Raggiungo Martina a casa sua e nel mentre invio un semplice messaggio a mio padre, dicendogli che rimarrò a dormire da Martina e che mi scuso per non avergli risposto alle dieci chiamate.

"Ciao Futura. Pensavo venissi più tardi." mi dice.

"Sì... ma ero sola a casa quindi ho pensato di venire da te."

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