69.Anime Gemelle.

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Pov's Futura.
Sono passati altri giorni e io e Ciro non ci sentiamo più. Gli sto lasciando tempo come voleva ma comincia a mancarmi. Vorrei non pensarlo ma fa parte dei miei pensieri tutto il giorno. Giorno e notte lo penso. Voglio liberarmi di lui in qualche modo, ma se mi capita anche di sognarlo non riuscirò mai a dimenticarlo. Inoltre mi rimbomba nella testa l'ultima volta che siamo stati a letto insieme. Ci ripenso continuamente e di solito sono tentata nel chiamarlo soltanto per vederci per qualche ora.

Le riparazioni della casa poi non stanno andando a buon fine. Ci servono più soldi e mio padre non ce la fa a reggere più di un lavoro. Infatti Filippo gli ha consigliato di mettere in pausa i lavori per la casa ma mio padre non sembra intento a mollare.

Per me invece le giornate vanno avanti come al solito. Ogni mattina vado a scuola con Martina e niente di nuovo accade ultimamente. Vorrei continuare il mio discorso con mio padre del fatto di voler aggiungere il cognome suo ma in questo periodo è troppo stressato per altri ovvi motivi molto più importanti. Io non mollo, voglio quel cognome nonostante i mille problemi che ci hanno causato e che probabilmente continueranno a causare ma io sono sempre più convinta di volerlo quel cognome.

Dopo scuola ho raggiunto mio padre da Naditza e Filippo.Oggi è domenica quindi non lavora.
Arrivo e noto la porta di casa socchiusa. Non la apro perché delle urla sospette mi fermano e ascolto attentamente.

"Volevano dare fuoco a te e a Futura e non mi hai detto niente?" urla una voce femminile che conosco molto bene. Mia nonna.

"Mà, non c'è n'è bisogno stiamo bene adesso."

"Carmine fai la persona seria e ragiona! Mi rimani solo tu..."

"Dai, mà..."

"Se ti serve aiuto non ti ammazzare di lavoro, ti posso dare un aiuto io."

"Non voglio niente, né tantomeno da te."

"Stai senza casa e io sono tua madre, ti voglio aiutare e non ci vedo niente di male."

"Grazie ma sto bene così."

"Come sei pesante, mamma mia." sbuffa.

"Vedi di andartene prima che arriva Futura."

"Ma perché sta arrivando la mia nipotina? La voglio vedere."

"No, vattene."

Gli sta a sentire ed è intenta ad uscire. Mi nascondo prima che mi veda poi entro dentro casa prima che se ne accorga.

"Futura ma da dove sei uscita?"

"Ho sentito quello che stavate dicendo. Io lo so che è difficile ma dovresti lasciarti aiutare."

"Non ti mettere in mezzo a queste cose, sei ancora troppo piccola."

"Sono grande abbastanza da capire tutti i sacrifici che fai per me e penso che dovresti farti aiutare perché vedo come stai male."

"Io sto bene, Futù non ti preoccupare per me."

"No, io mi preoccupo invece. Papà cogli l'occasione e fatti aiutare! Lo sai pure tu che è la scelta giusta da fare."

"No, ti ripeto. Sto bene."

Sospiro poi sbuffo. Decido di non rispondergli e continuare la conversazione perché è troppo cocciuto per capire.

Dopo un po' arrivano anche Filippo e Naditza e pranziamo tutti insieme. Più tardi mi arriva un messaggio da parte di Martina in cui chiede di vederci perché una cosa strana le è appena successa.

Esco di casa e la raggiungo in un bar. Ci salutiamo e subito comincia a parlarmi di ciò che le è successo stamattina.

"Ti ricordi il papà di Ciro? Stamattina l'ho visto al parco e mi sono resa conto che mi fissava. Dopo si è avvicinato a me e mi ha parlato di mia madre. Ha detto che si conoscevano da giovani e che hanno avuto una storia."

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