48.Il Futuro Adesso.

711 29 3
                                    

All'alba di un nuovo giorno mi sono preparata per andare a scuola, poi ho mandato un messaggio a Martina per chiederle se oggi si facesse viva a scuola. Mi ha subito risposto con un e io mi sono risollevata. È un bene che venga a scuola e non ci pensi a qualunque cosa sia successa con Peppe, è un bene che venga a scuola e stia con me. Voglio farla stare meglio perché se lo merita.

Stamattina è mio padre ad accompagnarmi a scuola e mi rende felice che ogni tanto ha tempo di farlo. Sono felice che io e mio padre siamo uniti.

Arrivo a scuola e vedo in lontananza Martina con lo sguardo rivolto al telefono e le cuffie alle orecchie. Saluto mio padre, scendo dall'auto e la raggiungo.

"Ciao amò." le sorrido.

"Ciao, ti stavo aspettando." mi dice.

"Tutto bene?"

Alla mia domanda subito inspira poi mi fa un sorriso forzato annuendo.

"Sì, ma non riesco a smettere di pensare a quello che mi ha detto Peppe ieri."

"Cosa ti ha detto?" le chiedo, ma fa fatica a parlarne. -"Martina, ti prego parlami." la supplico a raccontarmi quello che è successo.

"È tutto così complicato. Adesso non mi sembra il luogo adatto." la sto innervosendo per questo aspetterò il momento giusto.

"Va bene, allora entriamo in classe?" le chiedo.

Annuisce, quindi entriamo. Prendiamo posto e le lezioni cominciano. Passano subito le cinque ore, poi usciamo.

"Ti va di venire a mangiare da me? Mia madre a casa non c'è."

"Certo, magari potremmo anche parlare."

Annuisce e andiamo a casa sua a piedi. Avviso mio padre e poi pranziamo.

"Adesso vuoi dirmi cosa è successo? Siamo sole."

Posa la forchetta e la lascia cadere sul piatto. Si gratta la fronte poi comincia a parlarmene.
Non sono sorpresa che Peppe gli abbia detto tutte quelle cose brutte. Non è la prima volta, ma forse ha esagerato.

"Tu pensavi che mi avesse picchiato per stare così male. Ma le parole fanno più male degli schiaffi. Io non riesco a non pensarci. Ti rendi conto... io per lui non sono mai stata niente."

"Che stronzo."

Mi ha inoltre detto che hanno fatto l'amore, ma vederla così male non mi da il coraggio di rimproverarla. Penso che l'avrà già capito da sola. Non capisco però perché l'ha fatto. Lei sta con Nadia. Cosa le dirà adesso?

"Devo dirti un'altra cosa."

"Dimmi."

"Io e Nadia non stiamo più insieme già da un bel po'. Scusa dovevo dirtelo, ma tu eri così presa dai casini della tua famiglia."

"Non preoccuparti, sono felice lo stesso che tu mi abbia parlato di Peppe e di Nadia. Però mo' non stare così, non ce la faccio a vederti a così."

"Lo so, neanche io voglio stare così. Sto soffrendo Futù... io non me lo meritavo."

Ha ragione. Non se lo merita. Ha dato anima e cuore per poi essere ripagata così. Le abbiamo sempre detto che non era quello giusto per lei ma quando una persona è innamorata non vuole e non sente nulla. Improvvisamente nel mondo ci sono solo loro due e nessuno più conta.

"Lo ami ancora?" le chiedo.

"Non più, ero seria quando gli ho detto che lo schifavo. Però ci sono andata al letto insieme perché in qualche modo lo volevo. Non importa quante persone arriveranno dopo di lui, io e lui saremo sempre connessi in qualche modo."

Futura Di Salvo. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora