60.Affari Irrisolti.

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Pov's Ciro.
Continuano ad arrivarmi chiamate da parte di Sasà, l'amico di papà. So già cosa vuole fare e di cosa vuole parlarmi. Ma io non voglio sentire niente delle loro stronzate. Non mi appartengono. Esco di casa per farmi un giro in motorino e vedermi con Futura. 

Mi incrocio subito con Sasà. Faccio finta di non vederlo e salgo in moto.

"Cirù, ti sto chiamando." è incazzato.

"Lo so, ma a me non interessa. Mi devi lasciar stare." mi metto il casco e rimango pacato.

"Cirù, si deve fare e basta. Non far incazzare a tuo padre."

"Papà 'mo sta dentro e posso fare il cazzo che mi pare."

Ride a ciò che dico per provocarmi ma rimango composto.

"Ma allora tu non vuoi proprio diventare uomo."

"Io non voglio diventare come a voi!"

Ride di nuovo.

"Dove stai andando?" mi dice vedendomi ben preparato.

"E a te che te ne fotte?"

"Stai andando dalla tua fidanzatina eh? Ma ti conviene lasciarla."

"Ah si? E perché fammi sentire."

"Perché se non vuoi che soffra di più è meglio così." risponde vago e mi manda in tilt il cervello.

"E che cazzo vuol dire?"

"Se non vieni con me non lo capirai mai."

Non gli rispondo. Analizzo anche questa sua risposta cercando di capire se si tratti di un'altra provocazione o di un indizio per qualcosa.

"Chiamami dopo, Futura mi sta aspettando." parto con la moto e lo lascio impalato fuori casa da solo.

Vado a prendere Futura sotto casa perché oggi pranziamo insieme e ho deciso di portarla in un posto carino per stare un po' insieme. Si tratta di un ristorante di sushi.

Ci vediamo e ci salutiamo con un solito bacio sulle labbra. Le passo il casco e poi sale. Si mantiene a me e poi partiamo.

Arriviamo al ristorante e la vedo un po' strana.

"Tutto apposto amò?" le chiedo.

"No,stamattina ho litigato con papà. Io sto insistendo ancora con questo fatto del cognome ma non ne vuole sapere niente."

"Amò, spiegati meglio perché non me ne hai mai parlato."

"Ah, giusto scusami. Non ti ho detto che da quando abbiamo chiarito mi ha raccontato che in realtà mi ha dato il cognome di mia madre perché non voleva che appartenessi alla sua famiglia."

"Cioè?"

"I Di Salvo, tu dovresti conoscerli perché stanno in conflitto da una vita con la tua famiglia e quella dei Ricci."

Rimango pietrificato. Ora non c'è più bisogno che Sasà mi faccia capire cosa intendesse prima. Io sono fidanzato con una Di Salvo, suo padre invece è Carmine Di Salvo, l'uomo che mio padre vuole morto. Mi sono messo in una situazione complicata e penso che forse se l'avessi lasciata prima mi avrebbe fatto meno male. Cosa faccio adesso? Se la lascio dopo verrebbe comunque a sapere cosa ha combinato mio padre e mi odierebbe, e io non posso sopportarlo. Se invece mi metto contro mio padre e mollo tutto per stare dalla sua parte, papà è capace di uccidermi.
Lui lo ha sempre saputo, da quando gliel'ho fatta conoscere all'ospedale, chi era e da dove venisse.

"Che c'hai, amò?" mi chiede prendendomi la mano. 

"Niente, esco un attimo a fare una telefonata." mi alzo dal tavolo e prendo il telefono.

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