30.Un'altra Famiglia.

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"Ma dove eri finita?" mi chiede Martina.

"Ciro mi ha portato nel magazzino."

Spalanca gli occhi e caccia un sussulto di stupore.

"Ti ha baciata? Adesso state insieme?"

"Niente di tutto questo, calmati."

Il destino probabilmente sa che non ne vale la pena perdere tempo con lui. Ho faticato per aprire i miei sentimenti e adesso è lui quello che si tira indietro, quello che non si sente abbastanza.

"Allora cosa avete fatto?"

"Abbiamo parlato. Ha detto che gli piaccio molto, ma non sa se è giusto stare insieme."

"Che codardo ti ha fatto cadere ai suoi piedi poi ti pianta in asso."

"Non è vero, non è un codardo. Io penso abbia ragione. E poi se fosse stato così mi avrebbe prima baciata non credi?"

"E perché non l'hai baciato tu?"

"Lui stava per farlo ma si è tirato indietro. Sono troppo una brava ragazza per lui."

"Ok tranquilla non ti preoccupare. Se è dovuta andare così allora va bene. Tu sapevi sin dall'inizio che non era adatto per te eppure io e Nadia ti abbiamo istigato a provarci." si dispiace.

"No no, non fa niente. È tutta colpa mia, non preoccuparti. Tu volevi solo che mi godessi la mia adolescenza." ridacchio.

"Va bene, ora andiamo a casa.Pranzi da me?" mi chiede.

"No, mio padre mi aspetta a casa. Ci vediamo stasera se vuoi."

"Ah sì! I ragazzi ci hanno invitato a una festa in spiaggia. Possiamo andare se vuoi."

"Perfetto. A stasera."

Usciamo dall'IPM. Percorriamo un tratto di strada insieme poi ci dividiamo. Lei va a casa sua e io invece vado a casa di mia nonna. Non ho nessuno che mi aspetta a casa, ho mentito a Martina perché volevo rimanesse un segreto per adesso. Vado da mia nonna perché voglio continuare il discorso di ieri e voglio sapere altre cose su mio padre subito.

"Ciao piccolina. Come sei bella pure oggi!" mi saluta contenta appena mi vede.

"Ciao... sono venuta perché voglio continuare il discorso di ieri."

"Sapevo che saresti venuta. Siediti. Ti preparo qualcosa da mangiare?"

"No, grazie non voglio disturbare. Resterò qui per poco."

"Va bene." dice e poi si siede di fronte a me.

Ottimo. Parleremo faccia a faccia.

"Possiamo parlare di mio padre? Questa volta mi dici tutto." le dico decisa.

"Che tipa tosta..." ridacchia.

"Perché si è allontanato da voi?"

"Non lo so. Dillo a lui."

"Ci ho provato ma non ne vuole proprio parlare. Evidentemente avete fatto qualcosa di male."

"Noi? Perché pensi che abbiamo fatto noi qualcosa di male e non lui?"

"Perché io mi fido di lui. So che lo fa per il mio bene."

Ride, alza gli occhi al cielo e poi rivolge lo sguardo su di me.

"Sei una brava ragazza, Futura. Non farti ingannare."

"Perché dici così?"

"Ti ricordi quando ti ho detto ieri che ho cercato di stare vicino a te, ma non è mai stato possibile? - annuisco - Quando compiesti due anni io ti ho portata da me senza dirlo a nessuno. Ho sbagliato lo so, ma le mie intenzioni erano buonissime perché volevo stare con la mia nipotina e non mi era possibile. Tuo padre è arrivato qui per riprenderti e ha addirittura ucciso suo fratello."

Futura Di Salvo. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora