75.La Famiglia È Sacra.

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Il giorno del mio diciottesimo compleanno è finalmente arrivato. Ho iniziato la mia giornata nel migliore dei modi: mi sono svegliata e subito mi sono precipitata a farmi una doccia.Al mio ritorno in camera ho visto sul mio letto un mazzettino di fiori in un vaso di vetro, una tortina a forma di cuore su ripiano per dolci e dei palloncini a elio rosa a forma di cuore. Accanto ci trovo un biglietto che dice che è da parte di Paola. Mi ha preparato questa mini sorpresa mentre ero sotta la doccia e apprezzo molto il gesto.

Vado in cucina e ci trovo Paola che mi sta preparando la colazione. Appena mi vede, si allontana dai fornelli e si avvicina a me con un sorriso sul volto.

"Buongiorno, tesoro mio. Buon compleanno!" mi dà un grande abbraccio.

"Grazie, Paola."

Le sorrido e lei sorride a me, accarezzandomi il viso.
Riesco a notare le lacrime che penzolano sui suoi occhi dall'emozione.

"Stai piangendo?" ridacchio nervosa.

"Sì, è che non posso crederci... Ormai sei diventata anche tu una donna e il tempo è passato così in fretta." si asciuga le lacrime.

"Lo so, e sono cambiate anche moltissime cose."

"E tu sei felice?" mi chiede.

"Sì, perché per tutte le cose che sono cambiate e che adesso non esistono più, ne è valsa la pena."

Mi sorride e mi accarezza i capelli. Ritorna ai fornelli per continuare a prepararmi la colazione, intanto io mi siedo a tavola e guardo i messaggi sul telefono. Ce n'è uno da parte di tutti che mi fanno gli auguri, ma a quelli risponderò dopo, adesso voglio soffermarmi sull'arrivo dei miei amici del Veneto a Napoli per il mio compleanno. Poi passo ai messaggi di Martina, mio padre e i miei zii.

"Ecco a te, festeggiata. Io devo andare a lavoro. Ma ti prometto che a mezzogiorno mi troverai già qui, okay?" mi dice Paola.

"Va bene, io 'mo aspetto Martina che sta arrivando con il fidanzato Vincenzo."

"Ah, non sapevo avesse un nuovo fidanzato." dice, prendendo la borsa dal divano e mettersela a tracolla.

"Si conoscono da poco, nemmeno io lo conosco. Me lo fa conoscere oggi e stasera viene pure alla festa."

Mi ascolta attentamente poi annuisce. Mi ripete che sta per andare e quindi ci salutiamo. Intanto sto un po' sui social e nel mentre faccio colazione. Dopo un po' sento qualcuno bussare alla porta, vado ad aprire e mi ritrovo Martina mano nella mano ad un ragazzo dall'aspetto affascinante, robusto e più alto di lei. Capisco subito che si tratti di Vincenzo.

"Ciao, buon compleanno!" mi dice Martina entusiasta.

Poi lei fa spazio a Enzo per permettere anche a lui di salutarmi e farmi gli auguri. Lo osservo bene e noto che ha uno sguardo molto attento su di me e questo non mi sembra una cosa buona, ma spero di sbagliarmi.

"Tu devi essere Futura, tanti auguri." mi dà un bacio di qua e di là sulla guancia.

"Sì, grazie. Entrate." faccio segno a tutti e due di entrare in casa.

Questo ragazzo non mi convince, sembra che nascondi qualcosa ma non voglio saltare a conclusioni affrettate.
Una parte di me desidera solo il meglio per Martina perché se lo merita.

"Allora, sei pronta per stasera?" mi chiede Martina.

"Sono emozionata, ma sì. L'anno scorso l'universo mi ha fatto quel regalo al mio compleanno." rispondo sarcastica, ricordando di quando stavamo all'IPM.

Martina capisce a cosa mi riferisco e ride insieme a me, Enzo invece ci guarda confuso e chiaramente non sa che in passato la sua ragazza è stata in un carcere minorile.

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