37.Trovare Una Scappatoia.

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Aspetto Martina guardando alla finestra, ma improvvisamente vedo Paola avvicinarsi alla casa. Subito mi nascondo dietro la tenda e dopo mi butto per terra, gattonando verso camera di Ciro. Mi rialzo, apro la porta e chiedo disperata a Carmela di non dire che sono qui.

Bussano alla porta, lei va ad aprire. Resta via per pochi minuti.

"Chi è?" le sento dire. Guarda dallo spioncino della porta e poi apre. È ovviamente Paola.

"Cerco Futura. So che è qui."

"Buongiorno innanzitutto." risponde evitando la domanda, in modo molto serio e incrocia le braccia.

"Mi scusi, buongiorno...sto cercando Futura."

"Cercate nel posto sbagliato. Adesso se non vi dispiace c'ho da fare." è intenta a chiudere la porta ma Paola la blocca.

"Posso entrare a guardare di persona?" chiede.

"Le ho già detto che ho da fare, e poi perché vi dovrei far entrare in casa mia?"

"Mi scusi ma lei forse non ha capito niente. Una ragazza è scomparsa, e il suo telefono ha tracciato delle informazioni che mi hanno portato qui."

"A me dispiace che s'è persa una ragazza ma io non la faccio entrare in casa perché non ho tempo da perdere. E 'mo andate via." sbatte la porta.

Ritorna da me e chiede spiegazioni.

"Grazie, Carmè... e scusami."

"Di niente piccolì, ma mi dici perché la direttrice dell'ipm ti cercava?"

"È la mia tutrice, Paola."

"È lei? Uh, mamma mia che storia! Non sto capendo più niente Futù!" ride.

"Ma come ha fatto a trovarmi? Non sarà che Martina le ha parlato?"

"No, mi ha detto che ti ha trovato perché ha visto delle cose sul tuo telefono che l'hanno portata qua."

"Sì infatti ho acceso proprio dieci minuti fa il telefono. Non pensavo fosse un problema."

"Futù, oggi sono riuscita a mandarla via ma domani potrebbe ritornare con la polizia. Non puoi farti vedere qui." cambia discorso e diventa sempre più seria.

"E dove posso andare? Carmela, non è il momento di uscire allo scoperto." mi agito.

"Sta calma. Troveremo un modo, tu fidati di me." mi rassicura ma io non riesco a pensare ad altro ormai.

Pov's Paola.
Futura è nei guai. Lo sento e so che quella donna c'entra qualcosa con la sua scomparsa. Ho sbagliato a precipitarmi da sola in questa vicenda sperando di uscirne vincente. Non ho ottenuto nulla e l'unica cosa che mi resta da fare è parlare con la polizia; devo mandare un mandato per far ispezionare quella casa per sospetto rapimento di un minore.

Massimo mi chiama ed io rispondo subito.

"Massimo, mi serve un mandato. Sono andata dove diceva la posizione sul telefono di Futura. C'era una donna e ovviamente mi ha detto che non sapeva niente."

"Hai sbagliato ad andare da sola, potevo aiutarti."

"Hai ragione, ma tutta questa storia di Futura mi sta mandando fuori di testa."

"A tutti noi sta facendo impazzire. Però sta tranquilla, faccio fare subito il mandato. Passa da Carmine dopo, stiamo tutti qua."

Chiudo la chiamata e raggiungo casa di Carmine. Ci sono anche Filippo e Naditza.

"Direttrì, allora?" mi chiede Carmine impaziente,appena varco la soglia di casa sua.

"Non ho novità, dobbiamo fare un mandato per far ispezionare la casa di quella donna che ci vive."

Carmine è affranto, non ne può più. Io, Massimo, Filippo e Nad non sappiamo più cosa dirgli ormai per sollevargli il morale. È stato un colpo forte e non si darà pace finché non riavrà sua figlia fra le braccia.

"Carmine io lo so che questa situazione è molto difficile per te, ma tu ti devi fidare di noi quando ti diciamo che tutto si sistemerà." Filippo gli parla con motivazione, o almeno ci prova.

Carmine scuote la testa lentamente, fa un sospiro lungo e poi guarda la pancia di Nad, che cresce sempre di più. Ormai lei è al quarto mese e si intravede già qualcosina.

"Filì, ti sta per nascere un figlio. Pure tu dovresti capirmi 'mo! Dovresti già sentirla quell'ansia che cresce quando pensi che posa succedergli qualcosa di brutto."

Filippo lo ascolta, senza niente da replicare. Nad tiene la testa calata; non vuole né contraddire il suo futuro sposo né il suo amico. Entrambi hanno ragione per lei. Massimo ed io ci guardiamo, ripenso a quando potevamo essere qualcosa di speciale ma che mai niente è nato tra di noi se non qualche ora di piacere. Ripenso a questo perché ricordo che quando pensavamo di poter essere più che semplici colleghi, eravamo convinti di costruirci anche noi una famiglia.
Non una vera famiglia, perché la mia bambina era Futura e lui voleva divorziare da sua moglie. Non potevamo essere una di quelle coppie, ma noi eravamo felici così. Poi ci siamo lasciati per mio volere perché ho capito che non avrebbe mai funzionato. Io però continuo ad amarlo.

"Questo mandato si deve fare subito. Non possiamo perdere tempo." dice Nad.

"Hai ragione, forse è meglio se ci sbrighiamo." risponde Massimo, lanciandomi un'occhiata.

Annuisco ed entrambi lasciamo casa di Carmine per andare a richiedere il mandato per perquisizione.

Saliamo nella sua macchina e ogni volta che stiamo solo noi due c'è imbarazzo e penso sempre di riuscire a gestirla. Non so se anche lui percepisce questa tensione tra di noi.

Pov's Futura.
Subito dopo arriva Martina. Non sono più entusiasta come prima di vederla, perché vedere Paola entrare quasi in questa casa mi ha scosso. Non sono ancora pronta a dire la verità, ho bisogno di più tempo.

"Futura, non ci credo!" appena mi vede mi abbraccia.

Io le faccio un sorrisino, poi la porto in camera di Ciro.

"Scusami se ti ho tenuta all'oscuro di tutto e per averti fatto preoccupare."

"Fai bene a scusarti. Ho passato l'inferno con mio padre. Volevo parlare solo con te ma tu non c'eri e mia madre non mi lasciava andare all'IPM per vedere Nadia."

"Cos'ha fatto tuo padre?" le chiedo.

"Sempre le solite cose. Ogni volta che vado da lui finiamo per litigare perché non mi ascolta mai. A lui non importa di me, vuole solo sapere se mia mamma ha un nuovo interesse amoroso."

"Ma perché ti dice sempre le stesse cose? Non si arrende mai..."

"E chi lo sa... tu come ci sei finita qui? Ma è casa di Ciro?"

"Sì, ti ricordi quando facemmo tutoraggio? - le chiedo e lei annuisce - già da lì stavo progettando di andare via di casa e lui mi ha offerto di andare a nascondermi qui."

"Ma perché lo hai fatto? Tuo padre e Paola sono molto preoccupati."

"Martì, mio padre ha ucciso mia madre. Me ne sono scappata perché temevo potesse uccidere pure me."

Spalanca gli occhi incredula. Certamente non poteva crederci, all'inizio neanche io potevo crederci. Finisco di spiegarle tutto dettagliatamente; dall'incontro con mia nonna a cosa sia successo oggi con Paola.

"Adesso ce l'hai spento il telefono? Non vorrai rischiare ancora..." mi chiede.

"È ancora acceso. Io non so che fare, Martina."

"Credo di avere un'idea! Dammi il tuo telefono, lo porto lontano da qui. Così almeno chi sta controllando il tuo telefono raggiungerà un altro posto e tu qui starai tranquilla."

Rimango stupita dal piano di Martina. A primo impatto mi sembra geniale, ma subito dopo mi sembra comunque rischioso, ma sono talmente disperata che la lascerò fare.

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24|10|2022
lasciate una stellina per il prossimo capitolo.⭐️

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