Five Nights at Freddy's - La Saga

Capitolo 10: La quinta notte - Seconda parte

Non credono esistano parole per descrivere quanto io mi stia sentendo male in questo momento: il mio cuore martella ripetutamente il petto minacciando di uscire da un momento all'altro; le mie gambe sono così deboli che, anche volendo, non riuscirei a mettermi a correre; la pelle del mio viso è così pallida da sembrare quella della marionetta e la mia povera testa è sul punto di esplodere per tutto quello che sta cercando di elaborare. La situazione è veramente tragica, non credevo che rispetto a ieri si potesse addirittura peggiorare, ma a quanto pare mi sbagliavo di grosso. La comparsa di Puppet è l'ultima cosa che mi sarei mai aspettata, dopotutto Clara è sempre riuscita a tenerlo zitto e buono nel suo angolino, quindi chi avrebbe potuto immaginare che questa notte lui sarebbe stato la nostra rovina. Per colpa di quell'androide adesso siamo circondate, non abbiamo nessuna via di fuga e difficilmente riusciremo a uscirne vive da qui. Il solo pensiero del dolore che mi aspetta e di non poter più rivedere la mia famiglia e i miei amici mi fa venire le lacrime agli occhi.

«Cosa volete farci?» la voce della mia amica trema ed è ridotta a un sussurro, la disperazione l'ha portata a fare una domanda piuttosto stupida.

I due robot assegnati all'attrazione dell'orrore si guardano tra di loro e fingono di pensare. Per loro questo è solo un fottuto gioco e noi siamo le pedine più interessanti e divertenti; infatti, nonostante siamo palesemente a un punto morto, ci stanno spudoratamente prendendo in giro. Non sanno cosa sia la pietà, la compassione o l'empatia. Non possono conoscere queste emozioni perché sono solo dei mostri.

«Se te lo dicessi ti rovinerei la sorpresa, quindi perché non lo scopriamo e basta?» le risponde Golden Freddy con un sorrisetto beffardo.

La bionda indietreggia lentamente fino a quando la scrivania non le blocca la strada. Io per la paura non ho nemmeno la capacità di muovere un muscolo, per quanto vorrei farlo il mio corpo è completamente pietrificato dal terrore. Lei invece è molto più reattiva, solo che non può andare molto lontano.

«Stai indietro, non ti avvicinare!» esclama in preda al panico non appena vede l'orso dorato incamminarsi nella sua direzione.

«Perché siete tutti così prevedibili in queste situazioni? Andiamo, è evidente che non ti darò retta» il biondo la schernisce e non si ferma.

Credevo di essere completamente paralizzata dalla paura, ma senza che me ne sia resa conto mi sono mossa così lentamente verso il condotto di ventilazione sinistro che i miei movimenti sono stati impercepibili, praticamente invisibili. Quello che avviene l'istante dopo mi lascia completamente a bocca aperta: Clara afferra di scatto il ventilatore e lo usa per colpire Golden Freddy dritto sulla testa, esattamente come aveva fatto con Chico la scorsa settimana. Dopodiché l'androide è costretto ad allontanarsi, il colpo deve essere stato parecchio forte dato che si scontra pure contro il coniglio. Lo spettacolo non finisce qui, infatti Clara lancia il ventilatore contro Puppet prima di darsi alla fuga all'interno della giostra degli orrori. Approfitto dell'attimo di distrazione dei tre robot per fiondarmi nel condotto di ventilazione che, fortunatamente, trovo vuoto e mi allontano dall'ufficio. Purtroppo non avevo sufficiente tempo per raggiungere la mia amica, quindi ho dovuto optare per l'alternativa più rapida. Mi metto al riparo giusto in tempo dato che sento i passi di tutti gli altri androidi avvicinarsi al nostro ufficio. La luminosità nel condotto è veramente scarsa, ma riesco comunque a intravedere i robot che parlano tra di loro.

«Eravamo davanti allo Show Stage ad aspettarvi», inizia Freddy incrociando le braccia al petto «non posso credere che vi siano scappate, com'è possibile?».

«Quella bionda ha colpito Golden Freddy e Puppet con il ventilatore, poi è scappata nella Fazbear's Fright» spiega il ragazzo dai capelli verdi mentre aiuta il suo amico a riprendersi dal colpo.