Five Nights at Freddy's - La Saga

Capitolo 2: L'attrazione horror

Poco prima delle sette e mezza del mattino mi ritrovo alla fermata del bus ad aspettare Clara. Essendo ormai a metà dicembre è ancora molto buio a quest'ora e, per questo motivo, devo fare attenzione alle lastre di ghiaccio che ci sono a terra tra un cumolo di neve e l'altro. Naturalmente si gela, è un freddo così glaciale che lo sento penetrare fino alle ossa e questi momenti mi ricordano perché amo così tanto l'estate. Mi passo una mano sul viso e attendo con ansia l'arrivo della mia migliore amica. Avrei preferito di gran lunga restarmene a casa al caldo; tuttavia, quando si mette in testa una cosa, è molto difficile farle cambiare idea e anche questa volta non ci sono eccezioni. Fortunatamente la mia attesa non dura ancora a lungo siccome la bionda compare dopo qualche minuto. Sono felice che sia arrivata in orario, altrimenti avremmo dovuto prendere il bus successivo e io mi sarei sicuramente trasformata in un cubetto di ghiaccio gigante.

«Sicura di voler andare?» le chiedo per l'ennesima volta tentando di farle cambiare idea.

«In ogni caso saremo costrette a farlo domani, non credi sia meglio perlustrare il posto durante il giorno?» ribatte conoscendo già la mia risposta.

«Bene, cerchiamo almeno di sbrigarci» mi tocca rassegnarmi a questo piano.

Quando saliamo sul mezzo di trasporto ho finalmente modo di riscaldarmi e di godermi il calore che fuoriesce dall'impianto di riscaldamento. Il viaggio come al solito dura un po', ma questa volta non mi dispiace affatto dato che posso starmene al caldo e seduta su un sedile. La pace purtroppo dura meno di quanto mi piacerebbe e, in men che non si dica, arriviamo a destinazione. Intravediamo già da qui l'enorme insegna luminosa della Freddy Fazbear's Pizza e io, alla vista di questo spettacolo, non posso fare a meno di roteare gli occhi infastidita.

Percorriamo la lunga strada che ci separa dall'edificio più famoso del paese e, non appena arriviamo a destinazione, ci dirigiamo di fronte alla giostra degli orrori. Sopra all'ingresso c'è un altro cartellone, ma è molto meno appariscente di quello delle pizzerie. Lo stile e il design sono parecchio inquietanti, degni di un'attrazione dell'orrore. La scritta riportata dice "Fazbear's Fright: The Horror Attraction" e mette veramente i brividi. Naturalmente il posto è deserto, così come lo saranno anche le pizzerie dato che è molto presto. Uso la chiave che ieri ha permesso a Katrin e Roxy di entrare nel locale. Il posto è tetro esattamente come me lo ricordavo, però quello che attira realmente la mia attenzione è l'enorme ufficio collocato alla nostra destra.

«È stato più semplice del previsto, inoltre è molto vicino all'uscita» commento prima di entrare nella stanza con Clara.

L'ufficio è perfettamente in tema con il resto dell'attrazione horror, infatti le pareti sembrano tutte vecchie, rovinate e ammuffite. Il verdastro è il colore che regna sovrano in questo posto, una tonalità che non mi è mai piaciuta e che onestamente mi fa ribrezzo. La nostra nuova postazione è completamente diversa dalle altre, tuttavia alcuni tratti sono ricorrenti: c'è una grande scrivania malridotta, un ventilatore e un sacco di disegni e poster. Questa volta ci sono due sedie e due pannelli di controllo, però soltanto uno dei due è simile a un tablet. Oltre a questo c'è una spessa ed enorme vetrata che ci fa vedere la zona dell'attrazione horror che si trova di fronte al nostro ufficio; in più c'è uno scatolone pieno di vecchi componenti robotici, ma da quello che avevo notato in precedenza questi pezzi sono stati usati in tutto il locale per renderlo molto più inquietante. L'elemento che attira maggiormente la mia attenzione è un'apertura nel muro che collega il nostro ufficio a un condotto di ventilazione: non mi piace, non mi piace per niente. Non promette nulla di buono e sono convinta che questo fastidioso dettaglio si ritorcerà contro di noi.

«Certo che una porta avrebbero potuto metterla» commento mentre esco dall'ufficio.

«Figurati, ormai si fa questo e altro per facilitare gli spostamenti a quei bastardi» sibila la bionda seguendomi subito dopo.