Capitolo 3: Nightmare

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L'ambiente che mi circonda è strano e non mi è per niente familiare. Mi sono ritrovata di punto in bianco in una stanza molto particolare che ha tutta l'aria di appartenere a un bambino: sul pavimento blu sono sparsi dei vecchi giocattoli, sulle pareti bianche sono appesi quadri di famiglia e dinanzi a me c'è un grande armadio dalle ante bianche. Mi guardo intorno e osservo il mobilio blu scuro, la lampada gialla e il bizzarro ventilatore viola. Non ho mai visto un posto simile in vita mia, ma quello che mi colpisce più di ogni altra cosa sono le porte presenti sui lati della stanza. È insolito per una camera da letto avere due ingressi.

Mi volto di scatto non appena sento un inquietante scricchiolio alle mie spalle. C'è un grande letto che ha le lenzuola piegate e ordinate. Sopra alle coperte c'è una torcia con il fascio di luce puntato su di me e questo spiega come riuscivo a vedere in tutta questa oscurità. Al di fuori della torcia non ho altro che mi permetta di orientarmi nel buio, quindi la prendo e me la tengo stretta. La punto verso il letto e di sfuggita vedo un'alta e magra figura scattare verso destra prima di sparire nelle tenebre. Sussulto per lo spavento e cerco di seguire il suo movimento, però sembrerebbe essere scomparsa nel nulla. Non mi sta piacendo affatto questa situazione, dove sono e cosa sta succedendo? Sto forse sognando? Non lo so, sembra tutto così vero e questo mi terrorizza. Nell'oscurità intravedo una piccola sagoma seduta sul letto. Riporto il fascio di luce sul mobile e mi sento mancare un battito quando vedo un peluche, ma non uno qualsiasi. Si tratta di Freddy, dopotutto quel papillon, quel cappello a cilindro e quegli occhi blu li riconoscerei ovunque. Sento la paura artigliarmi la gola e non posso fare a meno di continuare a guardarmi intorno cercando di capirci qualcosa. Sul comodino vicino al letto c'è un'altra lampada e una sveglia che segna la mezzanotte. Provo ad accendere le lampade e a premere l'interruttore della luce, tuttavia non funzionano e devo continuare a fare affidamento sulla torcia.

L'ombra alta e snella che avevo visto poco fa mi passa di fianco con un altro scatto. Questa volta era molto vicina e sembrava quasi che il suo volto fosse dipinto di bianco, dunque in forte contrasto con il suo corpo nero. La figura ritorna dietro al letto e impallidisco alla vista di numerosi tentacoli bianchi e neri che si dimenano intorno al mobile. Provo ad accecare la sagoma con la luce, ma purtroppo è più veloce di me e scappa via. Trascorrono dieci minuti prima che si faccia rivedere e questa volta compare dentro all'armadio. Tento di nuovo di illuminarlo, tuttavia la lampadina della torcia inizia a indebolirsi trascinando lentamente la stanza nel buio. Prego che non si spenga e nel mentre continuo a guardare quel misterioso essere. La sua forma fa degli strani movimenti, come degli spasmi, poi i suoi lunghi arti si accorciano e si trasforma in tutt'altra cosa. All'interno dell'armadio appaiono due occhi rossi iniettati di sangue che mi fissano con rabbia. La creatura spalanca le ante e avanza verso di me permettendomi così di vederlo. È spaventosamente uguale a Freddy, soltanto che i suoi capelli sono neri, così come lo sono anche i suoi vestiti e le sue orecchie da orso. Gli occhi sono scarlatti e il papillon e il cilindro sono dorati. Dal suo corpo fuoriesce qualche cavo e le sue mani sono fatte interamente di affilatissimi artigli di ferro.

«Ti ricordo qualcuno?» chiede con una voce profonda e metallica prima di ruggirmi contro.

È la cosa più agghiacciante che abbia mai visto in vita mia. I suoi denti hanno l'aria di essere mortalmente taglienti e inoltre noto con orrore che ha pure una fila di fauci su tutto lo stomaco. Che razza di mostro è mai questo e perché mi sta parlando come se mi conoscesse? Tutto questo non ha senso. È molto simile a Freddy, ma prima aveva un altro aspetto che lo faceva assomigliare a un altro androide.

«Cosa sei?» a sento riesco a trovare la forza per parlare.

«Sono Nightmare, il peggiore dei tuoi incubi e sono qui per darti un messaggio...», il suo tono mi fa tremare le gambe «il vostro tempo è scaduto».

Non riesco a elaborare la frase e non posso chiedergli altre spiegazioni. Vorrei poterci capire qualcosa di più, però purtroppo questa strana creatura si scaglia contro di me lanciando un forte urlo rabbioso.

⁂⁂⁂

Mi sveglio di soprassalto e con il cuore che martella ferocemente la mia cassa toracica. Mi passo una mano sul viso e mi rendo conto che sto sudando. Mi guardo intorno più volte per accertarmi di essere nella mia camera. Mi ci vuole un po' per calmarmi, ma alla fine realizzo che era soltanto un brutto sogno. Faccio un sospiro di sollievo e mi alzo dal letto per cominciare a prepararmi. Nonostante ora sia al sicuro ho come la sensazione che qualcuno mi stia osservando, tuttavia ogni volta che mi giro per controllare non vedo nessuno. La mia testa mi sta giocando un brutto scherzo e spero vivamente che questo sia soltanto un caso isolato. Non ho mai sognato nulla di simile prima d'ora ed è stato terribile. Cerco di scrollarmi di dosso queste emozioni e di dimenticare l'orribile volto sfigurato di quel mostro. Tengo la mente occupata stando sui social e, per mia fortuna, un messaggio cattura il mio interesse facendomi distrarre da questa storia. Si tratta di Clara che mi ha appena chiesto di raggiungerla a casa sua. La mia amica vuole parlarmi di alcune cose e ci tiene a farlo di persona. Le rispondo che non ci sono problemi e che arriverò nel primo pomeriggio.

Verso mezzogiorno scendo per il pranzo e, mentre metto qualcosa sotto ai denti, realizzo che domani per me e la mia amica sarà una giornata molto importante. Ci sarà il primo anniversario dell'inizio del nostro periodo di prova, ovvero il momento più spaventoso e doloroso delle nostre vite. Non sarà facile non pensarci, soprattutto domani. Spero che Clara abbia qualcosa di allegro da raccontarmi, dopotutto entrambe abbiamo bisogno di tenere la mente occupata per i prossimi giorni. Non vedo l'ora che queste tre settimane giungano al termine per poter archiviare tutti quei brutti ricordi.

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Fine del capitolo!
Spero vi sia piaciuto :)
Mi scuso per l'assenza, ma in questo periodo sono presa da un altro progetto che non vedo l'ora di portare al termine. È da molto che ci sto lavorando e per fortuna sto per concluderlo, quindi è per questo motivo che gli aggiornamenti vanno a rilento.
In ogni caso stiamo per entrare nel vivo della storia. Clara ha un paio di cosette da dire a Jasmine, quali saranno?
Nightmare è in grado di cambiare forma oppure in realtà è qualcun altro ad avere questa abilità? Non ci resta altro che scoprirlo, però sono interessata a sentire la vostra opinione. Lasciate un commento con la vostra idea!
Detto questo vi saluto!
Al prossimo capitolo 👋
Ciaooo 🎶

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