Capitolo 11: Un vero aiuto?

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La giornata è trascorsa davvero molto in fretta, fin troppo. Normalmente quando sono a scuola le lezioni sembrano non voler mai terminare; invece questa volta, come per ironia, è successo l'esatto contrario. Subito dopo l'ora di matematica siamo ritornate a casa di Clara, dove abbiamo trascorso il resto del pomeriggio a farci logorare dalla straziante attesa. Questa sarà la nostra quinta notte e l'esperienza ci ha insegnato quanto può essere pericolosa, anche se sarebbe più corretto definirla letale. Nonostante sappiamo che non è loro intenzione ucciderci questo non mi tranquillizza, anzi, sinceramente non mi fido affatto delle loro parole. Se stessero bluffando per farci abbassare la guardia? Tutto è possibile con loro.

Quando arrivano le undici e mezza ci dirigiamo verso la camera di Clara. È stato spontaneo farlo, come se fossimo state programmate, come se la nostra mente fosse già preparata a quello che accadrà a breve. Non sappiamo di preciso cosa aspettarci, tuttavia nel corso della mattinata ho azzardato varie ipotesi, una più agghiacciante dell'altra. Spero vivamente che siano tutte sbagliate. Non appena mi sdraio sul materasso inizio a contemplare il soffitto. Tengo lo sguardo verso l'alto per un po' e poi, dopo qualche minuto, faccio un bel respiro profondo prima di chiudere gli occhi.

Questa volta non ci sono sorprese: io e Clara ci troviamo l'una di fianco all'altra nel lungo e stretto corridoio di Plushtrap. Ci scambiamo uno sguardo, dopodiché accendo la torcia e punto il fascio di luce verso la piccola sedia bianca. Il ragazzino è seduto al suo solito posto, fa dondolare le gambe e ci sorride allegramente non appena ci vede. La mia amica gli lancia un'occhiataccia dato che non ha ancora digerito la sconfitta della sera precedente. Mi auguro che questa volta vada meglio.

«Siamo qui, possiamo cominciare» decido di prendere l'iniziativa.

«Questa volta dovete vincere, dico sul serio» risponde l'androide dalle sembianze di coniglio.

«Ci stai prendendo in giro? Sei tu che rendi questa sfida impossibile» ribatte Clara spazientita.

«Per la tua amica non è stata impossibile» commenta inclinando leggermente la testa di lato.

«Brutto piccolo mostric-» la blocco prima che possa avanzare verso di lui.

«Perché ci stai avvisando?» domando trovando il suo comportamento inusuale.

«Li ho visti, sembravano davvero arrabbiati...» la sua spiegazione non promette nulla di buono.

«Di cosa stai parlando?» insisto volendo più informazioni.

«Dei mostri che vi daranno la caccia, dovete assolutamente vincere la partita», rimane vago tuttavia la sua preoccupazione è evidente «avete trenta secondi».

«Stai scherzando?! Come pretendi che possiamo ottenere quel fottuto bonus se a malapena abbiamo trenta secondi per bloccarti su una stupida croce?!», sbotta Clara incredula «non è fattibile!».

«D'accordo» intervengo prima di spegnere la luce.

«Ma sei impazzita?» percepisco lo sguardo sconvolto della mia amica.

«Lamentarsi non servirà a nulla, ha detto che abbiamo solo trenta secondi, quindi sarà meglio non sprecarli», sono determinata a vincere «inoltre non ci darà altro tempo in ogni caso».

La bionda non ribatte e decide che, per avere il bonus, dovrà restare in silenzio per permettermi di sentire ogni singolo suono. Sarò io a giocare questa partita con Plushtrap, non abbiamo avuto bisogno di chiarirlo prima di cominciare, dopotutto Clara non è molto brava e io ho più allenamento rispetto a lei. Inoltre sapevo già che non avrebbe accettato di stare al posto mio, alla fine è ancora in collera con il robottino e non ha la pazienza per assecondarlo in questo bizzarro gioco. Avendo così poco tempo a disposizione opto di tenere la luce spenta: Plushtrap si muove soltanto quando è al buio e in genere è piuttosto lento; continuare ad accendere la torcia per controllarlo lo rallenterebbe soltanto. La soluzione migliore è aspettare e fare in modo che si avvicini il più possibile. Purtroppo è incredibilmente silenzioso, non riesco a sentire nemmeno un misero passo e questo non va bene. Non sono sicura della mia strategia, però non ho altre alternative: per vincere dovrò fare affidamento sulla fortuna, come spesso ho fatto in passato. Mi auguro che la mia buona stella non abbia deciso di abbandonarmi proprio in questo momento.

«Adesso...» la voce che miracolosamente sento è ancora più bassa di un sussurro.

Istintivamente accendo la luce e Plushtrap è proprio dinanzi a me, seduto sulla croce bianca e con un sorriso luminoso. È stato lui a parlare? Ha voluto perdere per aiutarci? Per quale motivo ha deciso di farlo solo ora? Ho così tante domande che mi frullano nella testa, ma purtroppo non riesco a trovare una risposta a nessuna. Vorrei poter avere qualche delucidazione dal coniglietto, tuttavia mi dà una forte spinta prima che possa anche solo aprire bocca. Cado all'indietro e in men che non si dica faccio irruzione nella strana stanza con due ingressi.

«Che male...» piagnucolo prima di trovare la forza per rimettermi in piedi.

Sussulto per lo spavento non appena la porta di destra si spalanca di colpo. Dall'oscurità del corridoio compare la snella figura della mia migliore amica che, a causa dello sbilanciamento, finisce di pancia sulla moquette della camera. Mi affretto ad andare da lei per aiutarla a rialzarsi.

«Giuro che la prossima volta che prova a spingermi gli strappo le orecchie!» esclama ribollendo di rabbia.

«A quanto pare questo è l'unico modo che ha per portarci qui...» provo a ipotizzare.

«Secondo me si diverte», sbuffa dandosi una sistemata ai capelli «a proposito, come hai fatto a vincere? Sei stata incredibile».

«Non è stato merito mio» la interrompo prima che possa continuare a lodarmi.

«Scherzi? Inizialmente volevo prenderti a testate perché non stavi facendo nulla, però non avrei dovuto dubitare della tua idea» aggiunge rigirandosi la torcia tra le mani.

«Ho sentito un bisbiglio, credo che Plushtrap abbia perso di proposito» spiego frenando il suo entusiasmo.

«Ora il mostriciattolo fa pure favoritismi? Bene, lo terrò presente» Clara non l'ha presa bene.

Non so di preciso perché lo abbia fatto, sinceramente non sono nemmeno sicura che il suggerimento fosse il suo, tuttavia quello che conta è il risultato. Scaccio le mie domande e la mia curiosità visto che non è questo il momento per trovare delle spiegazioni logiche. Sposto lo sguardo verso il comodino e faccio un sospiro di sollievo quando vedo che sono le due del mattino. Il bonus è stato attivato e ora arriva la parte difficile: resistere per quattro ore. Controllo subito il letto e, fatta eccezione per il peluche di Freddy, non c'è nessuno. A quanto pare quei mostri non stavano mentendo, questa volta loro non ci saranno.

Il sangue mi gela nelle vene non appena una forte e tetra risata risuona per tutto l'edificio. Io e Clara ci guardiamo allarmate e non sappiamo di preciso cosa fare. Sembrava provenire dal corridoio di sinistra, ma non ne sono affatto sicura. È di nuovo tutto nuovo per noi, quindi dobbiamo inventarci un'altra strategia per riuscire a sopravvivere. La mia amica si fa coraggio e si dirige verso l'ingresso e io, non volendo lasciarla da sola, decido di seguirla. La bionda apre la porta e fortunatamente non sentiamo nessun respiro pesante. Questo solitamente è il nostro via libera per illuminare la zona dinanzi a noi. Vorrei solo che questa volta Clara non l'avesse fatto.

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Fine del capitolo!
Spero vi sia piaciuto :)
La prossima parte sarà alquanto... movimentata. Siete pronti a dare inizio al divertimento?
Le nostre ragazze sono riuscite miracolosamente a ottenere il bonus che, da quanto spiegato da Plushtrap, è di vitale importanza per loro. Di chi era quel sussurro? È stato Plushtrap ad aiutarle oppure c'è qualcun altro che fa il tifo per loro e vuole proteggerle? Forse la risposta arriverà più avanti.
Detto questo vi saluto!
Al prossimo capitolo 👋
Ciaooo 🎶

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