Capitolo 5: Nightmare Bonnie

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Luogo: non precisato
Data: 28 novembre 2016
Orario: l'intera giornata

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Con l'arrivo del lunedì mattina una marea di ricordi invade la mia mente. A scuola sono molto più silenziosa del solito e lo stesso vale per Clara, il che è inusuale visto che durante le lezioni è sempre una chiacchierona. Oggi non siamo in vena di parlare, vogliamo soltanto che l'ora finisca per poter andare a casa sua e trascorrere un po' di tempo insieme. Questa settimana la mia migliore amica mi ospiterà dato che sua madre è fuori città, inoltre dopo aver scoperto di aver sognato entrambe Nightmare non siamo tranquille. Fortunatamente ieri notte non è successo nulla, ma chi ci garantisce che anche questa volta sarà lo stesso? Non abbiamo più certezze, abbiamo smesso di averle esattamente un anno fa: la visione di quei robot che agiscono come dei serial killer è un'immagine indelebile. Ci avevano detto che erano degli androidi dall'intelligenza artificiale molto sofisticata, però la verità va ben oltre questo. Sono dei mostri a sangue freddo, dei mostri che ci hanno rovinato la vita e questo lunedì è l'anniversario dell'inizio del nostro periodo di prova. Lo scorso anno, in questo preciso giorno, un incubo è cominciato e ci sono volute tre lunghe settimane per sconfiggerlo, tuttavia sembrerebbe essere tornato. Non siamo riuscite a sbarazzarcene poiché Nightmare non è stato un caso, se entrambe lo abbiamo visto vuol dire che questo è solo l'inizio di qualcosa di orribile.

La giornata scolastica è stata triste e monotona, per nostra fortuna Dafne era al nostro fianco e ha fatto il possibile per distrarci. Lei non conosce il motivo del nostro comportamento freddo e apatico, però ha voluto comunque aiutarci senza farsi troppe domande. Probabilmente avrà pensato che il nostro modo di fare era collegato alla scomparsa di Katrin e Roxy, giorno che tra l'altro si sta avvicinando. L'ultima volta che abbiamo parlato con qualcuno della verità le conseguenze sono state disastrose, quindi abbiamo tenuto Dafne all'oscuro di tutto esattamente come abbiamo sempre fatto con tutti gli altri.

Trascorro il pomeriggio da Clara come avevamo programmato. Ho con me tutto l'occorrente per trascorrere l'intera settimana da lei e dunque non ho motivo di ritornare a casa mia. Non parliamo molto, siamo vicine l'una all'altra e non abbiamo bisogno di dirci nulla. Non vogliamo rievocare il passato, non vogliamo parlarne e soprattutto non vogliamo che ci perseguiti; purtroppo però i ricordi vengono comunque a galla. Per tutto il giorno ho avuto raccapriccianti flashback di ciò che ci era successo, è stato più forte di me e non sono riuscita a scacciare quelle immagini. Nemmeno con l'arrivo della sera riesco a trovare un po' di pace. Siamo sedute sul divano e fisso la televisione con uno sguardo vuoto mentre Clara passa da un canale all'altro.

«Vuoi vedere se c'è qualcosa su Netflix?» propone non riuscendo a trovare nulla che catturi il suo interesse.

«D'accordo, tanto non ho sonno», rispondo scrollando le spalle «non mi importa se domani abbiamo scuola».

«Bene» dice prima di mettere il primo film che capita.

Continuiamo a essere più silenziose del solito, normalmente ci piace commentare le scene più stupide con qualche battuta, ma oggi non siamo proprio dell'umore. La cosa non pesa a nessuna delle due, infatti entrambe rispettiamo il silenzio dell'altra perché conosciamo l'origine di questo comportamento. Ci limitiamo a guardare lo schermo e ad aspettare che ci venga sonno, però non succede. Il tempo continua a passare e il mio corpo non sente affatto la stanchezza; sono ore che siamo inchiodate su questo divano e non ho nemmeno gli occhi affaticati per essere rimasta incollata alla televisione per tutto il pomeriggio. Il soggiorno è avvolto dall'oscurità e l'unica fonte di luce proviene dallo schermo della TV. Improvvisamente il forte rumore di una porta che sbatte ci fa sussultare. Alziamo di scatto lo sguardo dato che il suono proveniva dal piano superiore.

Five Nights at Freddy's - La SagaWhere stories live. Discover now