Capitolo 8: La quarta notte - Prima parte

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Me ne sto distesa sul letto in silenzio e con le lacrime agli occhi a fissare il soffitto; non riesco a fare altro e onestamente non voglio nemmeno fare altro. Da quando sono tornata a casa mi sento spenta, vuota e amareggiata. Non appena ho varcato la soglia d'ingresso mi sono fiondata direttamente nella mia stanza per evitare che mia madre mi vedesse in questo stato e si preoccupasse: lei è l'ultima persona al mondo che deve sapere come sto perché non voglio spiegarle quello che è successo. Non ci sono parole per descrivere adeguatamente quello che sto provando, fa tanto male, ma allo stesso tempo mi sento completamente persa, come se mi fosse sfuggito di mano il controllo della situazione. Non riesco a capacitarmi di aver perso due persone così importanti, non mi sembra vero, non potrebbe essere un sogno? Sarebbe più corretto definirlo un incubo, ma in ogni caso non è nulla di tutto ciò. È tutto reale, tragicamente reale e non possiamo fare nulla per cambiare le cose. Il tempo trascorre ironicamente in fretta rispetto alle serate precedenti, quasi come se non volesse lasciarmi riprendere da questo shock. Chi voglio prendere in giro? Mi ci vorranno anni per superare una cosa del genere e, esattamente come ha detto Bonnie, se dovessi parlarne con qualcuno molto probabilmente mi farebbe ricoverare.

Quando io e Clara ci incontriamo alla fermata del bus notiamo che entrambe abbiamo gli occhi rossi, gonfi e soprattutto molto stanchi. Nessuna delle due deve essere riuscita a chiudere occhio a causa della scoperta, una scoperta che non potremo mai condividere con nessuno. Non apriamo bocca per tutto il tragitto fino al nostro ufficio, non riusciamo a farlo e fortunatamente né io né lei vogliamo parlare di quello che è successo. Rispettiamo il silenzio dell'altra mentre ci sistemiamo alle nostre postazioni. Fisso con uno sguardo perso lo schermo di fronte a me, il turno non è ancora iniziato eppure non mi sembra nemmeno di essere qui: non riesco a concentrarmi e mi sento prosciugata da tutte le energie. Ho la necessità di piangere di nuovo, ma non ho la forza di farlo e non ho più lacrime in corpo per poterlo fare. Sono a pezzi, in uno stato a dir poco pietoso sia psicologicamente sia fisicamente e questo non va bene. Foxy aveva detto che per Springtrap e Golden Freddy sarà semplice eliminarci e purtroppo capisco perché ne era così convinto: in questo stato sarà difficile concludere qualcosa e il fatto che ne sia consapevole dovrebbe farmi preoccupare, però al momento non sono in grado di provare nessuna emozione. Vorrei urlare a squarcia gola e singhiozzare per la disperazione, tuttavia mi sembra di aver azzerato ogni mio singolo stato d'animo. Un sospiro è l'unica cosa che riesco a far uscire prima dell'arrivo della mezzanotte.

«Uh, pronto? Hey, hey! Stai andando alla grande, siamo quasi alla fine della settimana, non sei contento? Non so se hai sentito le ultime voci di corridoio, ma a quanto pare c'è stato un piccolo incidente nella struttura di fianco, qualcosa concernente quell'inquietante volpe bianca... non è nulla di grave, però questo ha portato a un aumento delle misure di sicurezza, dopotutto qui al Freddy's è pur sempre la nostra assoluta priorità. Abbiamo notato che gli androidi hanno assunto un comportamento insolito, più umano se così possiamo dire... non che sia un problema, in fondo il lavoro dei tecnici è quello di renderli i più simili possibile a delle persone. Tuttavia sembra che siano diventati più intelligenti: ti consiglio vivamente, in caso dovessi sentire dei suoni strani, di controllare i punti più bui delle telecamere perché potrebbero nascondersi lì. Sembra che le nostre stelle siano diventate timide, ironico vero? Dopotutto intrattengono centinaia di persone ogni giorno, mi chiedo da dove venga tutto questo imbarazzo di fronte alle telecamere. Esattamente come le altre volte non hai nulla di cui preoccuparti, sono solo voci e sicuramente i nostri tecnici troveranno un modo per sistemare questo eventuale problema. Come sempre, ricordati di sorridere. Sei il volto della Freddy Fazbear's Pizza! Buonanotte».

«Al diavolo...» si limita a dire Clara con un sussurro mentre fissa il suo schermo.

Annuisco lentamente alle sue parole e comincio a controllare la situazione dalle telecamere. Mi sono già dimenticata tutto quello che il tizio del telefono ci ha raccontato, non ero minimamente interessata e mi sembra di non esserlo su niente. Dovrei preoccuparmi della mia integrità e di trovare Springtrap e Golden Freddy; tuttavia, esattamente come prima, continuo a sentirmi senz'anima. Attivo l'audio nella CAM 08 e chiudo il condotto di ventilazione che conduce direttamente al nostro ufficio. Mi muovo come un automa, vorrei poter dire di farlo come quei mostri di metallo, ma loro sono spaventosamente vivi e consapevoli di quello che fanno. Nonostante non sia minimamente concentrata su quello che sto facendo arriviamo alla una e mezza senza problemi: i due robot hanno provato a raggiungere la nostra postazione soltanto che la strada era già bloccata, inoltre Clara ha dovuto riavviare solo un paio di volte i sistemi di audio e video. La mia prima allucinazione arriva poco dopo: si tratta di Freddy e, visto il mio stato d'animo, ignorarlo non mi è affatto difficile.

Five Nights at Freddy's - La SagaWhere stories live. Discover now