LYDIA

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Era sabato e i corsi quella mattina per mia grande fortuna non ci sarebbero stati.

Avevo promesso a Chloe e Cheryl che saremmo andate a comprare il vestito per la festa della confraternita che si sarebbe tenuta proprio quella sera.

Non avrei mai voluto accettare ma alla fine lo feci per loro, mi avrebbero costretta in ogni modo.

La sera prima mi minacciarono dicendomi che avrebbero nascosto i miei libri fino a quando non avrei confermato la mia presenza.

Non potevo far sì che ciò accadesse quindi cedetti all'istante. Odiavo le feste, sopratutto quelle nei locali, a Toronto non frequentavo mai quei posti, anche perché l'unica amica che avevo era Sharon.

<<Pronta per una giornata di shopping
sfrenato?>>balzai dal letto non appena Chloe varcò la porta della camera.

Come cavolo era entrata?

<<Chiavi di riserva, ne tengo sempre un paio in caso Cheryl si addormenti>>rispose subito dopo, come se mi avesse letto nel pensiero.

<<Ragazze non so, non me la sento di andare a quella festa...>>mi stropicciai pigramente gli occhi per la troppa luce.

Perché non guardare un film tutte insieme?

<<Lydia, non rompere, verrai a quella festa punto e basta, ci divertiremo e poi ci siamo Cheryl ed io, di cosa dovresti preoccuparti?

Quando vorrai andartene basterà dirlo e in men che non si dica saremo già qui>> puntualizzò lei scartando una caramella all' uva per poi buttare la carta nel cestino.
Il mio destino era ormai segnato.

Dopo essermi preparata svogliatamente, raggiungemmo l'auto di Cheryl e in dieci minuti fummo già al centro commerciale.

<<Entriamo qui! Ci sono dei vestiti mozzafiato>> Chloe indicò un negozio alla nostra destra.

Dopo mezz'ora di ricerche, un vestito catturò la mia attenzione.

Era di un azzurro tenue, brillantinato, aveva uno spacco laterale, ma niente di esagerato, era leggermente scollato e questo faceva si che si intravedesse un po' di seno, cosa che a me mancava.

<<Lydia devi assolutamente provarlo e non accetto un no come risposta>>asserì Cheryl notando il mio interesse.

<<Non fa per me>>prima che lei potesse dire altro le elencai giusto una serie di piccole motivazioni per le quali quel vestito non era adatto per una come me.

<<Prima cosa è troppo corto e mi coprirebbe a malapena il didietro, seconda cosa quello spacco starebbe bene solo a chi possiede delle gambe bioniche come te e terza ed ultima cosa, quella scollatura mette in evidenza il seno che...>>dissi indicandomelo <<Ahimè non esiste>>conclusi furtiva.

Avrei indossato un semplice jeans, niente di troppo elegante.

<<Prima di tutto, il tuo culo è assurdo quindi fossi in te lo evidenzierei il più possibile, dopodiché quello spacco sta a pennello sulle tue gambe e non è assolutamente vero che il tuo seno è inesistente, è perfettamente proporzionato al tuo corpo, quindi smettila di sminuirti e cercare scuse>> ribadì a tono porgendomelo tra le mani.

Ero troppo insicura e ne ero a conoscenza, ma non ero abituata a certi tipi di vestiti e non mi sarei sentita a mio agio ad andare a quella festa vestita in quel modo.

<<Almeno provalo, fallo per noi>>mi tentò con la sua faccina da cucciolotta indifesa ed io non potei fare altro che arrendermi.

Un'altra volta.

until the last breath-fino all'ultimo respiro Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum