LYDIA

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Canzone capitolo-Another Love, Tom Odell

Amore. Una parola che racchiudeva infinite cose.
Per alcuni potrebbe trattarsi del sentimento più bello mai provato prima, per altri potrebbe essere il suo completo opposto. Io ero lì, in bilico, oscillavo tra il il bello e il brutto, tra l'inferno e il paradiso. Ero in purgatorio.

Avevo attraversato tutti i gironi dell'inferno e secondo la storia sarei dovuta giungere in Paradiso di lì a poco, ma sembrava che nella mia di storia, il lieto fine non esistesse.
Non volevo arrivare nel Regno dei Cieli, non mi importava, mi bastava Dante. Avrei vissuto nell'inferno pur di stare con lui.

Sognavo un amore che fosse in grado di regalarmi le piccole cose; gli sguardi frettolosi, le parole sussurrate al chiarore di luna, i silenzi pieni di parole, le carezze morbide e i baci rubati.
L'amore è un qualcosa che va oltre l'esperienza umana, è pura follia, quella disarmante.
L'amore è mancarsi ogni singolo giorno, instante e secondo della propria vita.

Secondo Schopenhauer l'amore è uno degli stimoli più potenti dell'umanità. Esso appare come un istinto feroce. Quando una persona è innamorata è pronta a sacrificare ogni cosa, anche se stessa, chi è innamorato è disposto a tutto. Sempre.
Non segue la logica, è troppo banale per un sentimento come l'amore, va come capita, si insinua poco alla volta nei cuori della gente.
Ora fermati e pensa cosa significa per te amare.
Dimmi ciò che provi, ciò che senti, perché io non so cosa significhi quella parola.
Come so veramente che è amore?

Quando ami talmente tanto una persona che non prova le stesse cose, è un altro tipo di dolore che auguro di non provare mai.
È come se la tua essenza venisse risucchiata pian piano, e una volta finito rimani vuota. Non vali più nulla.

Ero stanca di piangere, non avevo più lacrime a disposizione, tra attacchi di panico e sbalzi d'umore non rimaneva più nulla se non accettare la fine.
Me ne stavo sul tetto di casa mia a guardare sotto ai miei occhi, non pensavo a nulla, la mia mente non avrebbe retto.
Aaron si sedette affianco a me.

"Sai cos'è? Che il mondo dice solo cazzate. I libri di citazioni lo fanno, i film romantici, i romanzi. Sono tutte delle enormi cazzate.
Quello che viene descritto non è amore. Non è quel sentimento che distrugge ogni particella del tuo essere. Non è quel vortice che ti scombussola mente e cuore. Quella linea sottile che separa la tua anima dalla sua.
È un amore illusorio, creato per intrattenere, un amore che sai che finirà bene, un amore che nonostante tutto va avanti, nonostante gli ostacoli o le persone. Un amore uguale agli altri. Uno che non ti fa venire i brividi" il venticello prese a scompigliarmi i capelli.

"L'amore non si può descrivere. Ha un'interpretazione tutta sua. Perché è talmente bello che non puoi raffigurarlo.
Quelli ti danno solo un'idea approssimativa di quel sentimento. Neanche paragonabile a quello che è nella sua forma reale.
Solo tu sai cos'è perché quando lo provi lo senti e non vi è l'esigenza di descriverlo. Lo vivi" ruotò la testa verso di me.

"Quando ti chiedono cos'è l'amore, hai una sola parola da dire. E quella, è il suo nome".

Tu sai cosa è giusto fare, Lydia.
Guardati dentro, leggiti e segui il tuo istinto.

Lotta per chi ami, anche a costo di morire.

Non feci in tempo a ringraziarlo che iniziai a correre verso la spiaggia sapendo di trovarlo lì.
Volevo solo una cosa e non mi sarei arresa fino a quando non l'avrei ottenuta.
Lo vidi in lontananza mentre lanciava i sassi in mare. Con i capelli scompigliati e la maglia svolazzante. Era lui l'uomo della mia vita, niente avrebbe potuto cambiarlo.
E pensando al nostro primo incontro mi venne da ridere, mai avrei pensato di arrivare fino a lì, neanche nei miei sogni più lontani.

"Derek!" urlai il suo nome portandolo a voltarsi verso di me.

"Vattene Lydia, non abbiamo più niente da dirci " prese un altro sasso e con forza lo lanciò lontano.
Lotta.

"No che non me ne vado" avanzai di qualche passo.

"Non capisco perché tu debba essere sempre così testarda" assunse un'espressione infastidita, era nervoso, lo notai dal modo in cui rigirava gli anelli tra le dita.

"Ed io non capisco perché tu continui a scappare da me" non avrei rinunciato a lui.

"Perché non posso renderti felice, Lydia, capiscilo dannazione!" i muscoli si contrassero.

"Io ti amo" le parole mi uscirono spontanee dalla bocca senza che io riuscissi a fermarle.
Lui rilassò le spalle direzionando i suoi occhi su di me.

"Come non ho mai amato nessuno in vita mia" mi avvicinai ulteriormente alla sua figura.

"Non mi sono innamorata di te perché avevo bisogno di amare qualcuno, o perché volessi sentirmi legata ad una persona, mi sono innamorata perché ogni volta sconvolgi i miei piani, mi sono innamorata perché quando il mondo va a rotoli tu sei l'unico lato positivo, mi sono innamorata perché riesci a farmi ragionare e a non farmi vedere il lato brutto delle cose, riesci a instaurare nella mia mente un senso di pace che nemmeno i libri riescono a darmi e tu sai la mia ossessione, riesci a far sembrare le cose semplici anche quando in realtà non lo sono per niente, sei capace di portarmi in cima al mondo semplicemente guardandomi" stavo dando libero sfogo ai miei sentimenti dopo averli tenuti per toppo tempo rinchiusi dentro. Finalmente trovai il coraggio.

"Quando mi sei vicino il resto del mondo non esiste, esistiamo solo noi" continuava a guardarmi con quello sguardo che non seppi decifrare.

"Ti amo perché mi hai fatto vivere il vero amore, nonostante sia anni luce lontano da quello dei film, ti amo perché sei l'unico in grado di capirmi fino in fondo, e sono pronta a lottare per te pur di averti al mio fianco fino all'ultimo respiro" buttai fuori tutta l'aria in un sol colpo.

"Alla fine della storia la principessa sceglie il suo principe...ma non nella mia"

"Ti amo perché darei letteralmente la vita per te, Derek Torres"

Liberai il mio cuore ed improvvisamente lo sentii alleggerirsi.
Per la prima volta era leggero.
Per la prima volta non ebbi paura di dire ciò che provavo.
Per la prima volta, gli dissi ti amo.
Intravidi il suo viso, il viso che avrei voluto vedere ogni mattina al mio risveglio ed ogni sera tornando a casa.

Il viso che mi sarei portata impresso nella mente per tutta la vita.

Iniziò a muovere piccoli passo verso di me.
Non sapevo come si sentisse, se fosse incazzato, triste o se volesse spaccare tutto.
La luna illuminava le nostre figure, e la sua si fece sempre più vicina fino a fermarsi ad un paio di metri dinanzi alla mia.
I suoi occhi erano velati da uno strato di malinconia, esprimevano più di quanto non sembrasse.

"Sai, ho cercato tante volte di autoconvincermi che tu non fossi la ragazza giusta per me, dal primo istante in cui ti vidi, mi imposi che mai e poi mai mi sarei avvicinato a te, ma tu eri così innocente e con la testa tra nuvole che mi attiravi come una calamita ed io non potei fare altro che lasciarmi trascinare, speravo che ti innamorassi di James in modo tale da averti lontana, da non poter più vedere i tuoi occhioni, il tuo viso, ma dentro di me non lo desideravo veramente, l'unica cosa che volevo era spaccargli la faccia ogni qualvolta si avvicinasse a te, volevo che ti trasferissi in una paese lontano per far sì che non potessi toccare i tuoi capelli, il tuo corpo..." continuò ad avanzare cauto.

"Volevo che tu fossi un'altra persona e non chi mi dicevi di essere, così avrei avuto un ottimo motivo per allontanarti da me, mi autoconvincevo che la tua vicinanza fosse solo per compassione, nient'altro, che il sentimento che provavo per te non fosse realmente amore, ma pura possessione" a dividerci vi erano ormai solo poco centimetri.

"Quando stavo solo prendendo in giro me stesso" accennò ad un sorriso nervoso.

"Il mio cuore era già tuo, è sempre stato tuo, come una bussola mi ha sempre portato da te"

La barriera in prossimità del cuore si ruppe in mille pezzi mentre una lacrima docile mi rigò il viso. Una lacrima che prontamente si prestò ad asciugare.

Mi baciò.
Un bacio delicato che portò con sé mille emozioni. Un bacio che racchiudeva tutto il nostro amore, quell'amore per cui avremmo dato la vita.

until the last breath-fino all'ultimo respiro Место, где живут истории. Откройте их для себя