LYDIA

926 21 0
                                    


<<È solo un pezzo di merda, non avresti nemmeno dovuto scusarti con lui>> Cheryl era furibonda, prese le freccette lanciandole una dietro l'altra contro il bersaglio posto sul muro.
Non riuscii a dormire quella notte, le parole di Derek continuavano a risuonarmi in testa senza sosta, mattina e sera.
<<Prova tu>>mi porse le freccette che mi apprestai a prendere.

Avrei solo dovuto immaginarmi la testa di Derek al posto del bersaglio, ma non ero così senza cuore da poterlo fare, al contrario di Ryl. Ne lanciai una che andò a finire giusto più in là, si conficcò nella parete in legno provocando un suono stridulo che mi fece rabbrividire.
<<Non capisco perché tu ci stia così male, in fondo nemmeno sai cosa fa nella vita a parte surfare>>ne lanciai un'altra, cadde a terra senza nemmeno colpire la parete.
>>E che io non sono così. Non riesco a provare odio, per quanto io mi impegni, quel sentimento non fa parte di me>>mi sedetti sullo sgabello del bar appoggiando esausta la testa sul bancone.
<<Non devi odiarlo, solo, stagli lontano. È un tipo riservato, non ha amici se escludiamo Aaron, è sempre da solo con il muso cucito in viso, l'avrò visto accennare ad un sorriso a malapena due volte>> sollevai la testa nella sua direzione.

Il fatto che fosse sempre sulle sue non significava che non avesse amici, magari stava solo attraversando un brutto periodo.

<<Non mi conosce nemmeno Ryl. Non capisco perché si ostini a comportarsi da arrogante catalogandomi come una rompiscatole che non ha nulla da fare nella vita se non elemosinare perdono>> ero stanca delle sue continue etichette. Mi mandavano in bestia.
<<Facciamo così. È evidente che tra voi ci sia astio, anche se non provi odio non puoi dire di sopportalo, o sbaglio?>>

No che non sbagliava, mi ribolliva il sangue solo a guardarlo.
Scossi la testa.

<<Allora tu ora vai al mare, ti fai una bella nuotata in modo da dimenticarti tutto almeno per mezz'ora e poi ti prepari. Stasera usciamo con Trevor>>concluse portando le mani sulle mie spalle.
Che centrava lui?
<<Perché con Trevor?$$corrugai la fronte.
<<Come ben sai tra Derek e Trevor non passa buon vento, anzi, direi ci sia una vera e propria tempesta, dubito gli farà piacere sapere che la ragazza che odia esce con il suo acerrimo nemico>>affermò aprendo la bocca in un sorriso d'intesa.
<<Non credo gliene possa importare qualcosa Ryl, non farò niente che possa portarlo ad odiarmi più di quanto già non faccia>>non avrei peggiorato le cose.
<<Non sarà nulla di che, una semplice uscita tra amici nello stesso locale che frequenta lui>>mi fece l'occhiolino <<Per il mare scherzavo, oggi l'acqua è gelida>>simulò un brivido di freddo che mi procurò una lieve risata. In effetti udivo già i tuoni in lontananza. Era in arrivo una tempesta.

Arrivata a casa mi buttai nella doccia, feci scorrere l'acqua bollente lungo tutto il mio corpo, mentre come consigliò Cheryl, spensi la mente per trenta minuti. Minuti in cui non pensai a nulla, mi beai solo della sensazione piacevole che stavo provando in quel momento. In fondo aveva ragione. Perché stare male per una persona che non era degna di ricevere le mie attenzioni? Sarebbe stato uno tra tanti, non avrei fatto nulla per fargli cambiare idea.

Cercai di cogliere i lati postivi di quell'uscita, come ad esempio l'opportunità di conoscere meglio Trevor, trascorrere una serata in compagnia e non pensare ai tuoni che mi incutevano timore.

Avrei staccato tutto per una sera, non avrei pensato a quell'arrogante narcisista e mi sarei divertita a giocare a freccette lamentandomi di essere troppo scarsa. Sarebbe andato tutto per il verso giusto, e se per qualche motivo avrei potuto incontrarlo, mi sarei comportata come se non fosse mai esistito.
Avevo premeditato ogni singola cosa.

Mi infilai una felpa di due taglie più grandi, il vento che tirava fuori sarebbe stato capace di trascinarmi via con sé, dopotutto andavo ad un bar, niente di troppo sofisticato.
Seguii l'indirizzo mandatomi da Ryl poco prima, ci saremmo dovuti incontrati direttamente lì, il tavolo era già stato riservato, avrei solo dovuto cercare Trevor in mezzo alla folla.

until the last breath-fino all'ultimo respiro Where stories live. Discover now