Capitolo 28: Patronus and Mr. Weasley.

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HARRY POTTER.
Era notte. Harry sognava. Sognava qualcosa di incapibile, di indecifrabile: era in una stanza e con lui c'era il signor Weasley. Sembrava ci fossero anche Nagini e Voldemort; la prima era l'antagonista del sogno, stava uccidendo a morsi il signor Weasley, mentre Voldemort sussurrava qualcosa, ma Harry non lo poteva vedere.

Si svegliò di soprassalto e cercò di calmarsi, riprendendo fiato; nel mentre, Ron si alzò e si avvicinò.

-Tutto bene, Harry?-, chiese il rosso.

-Si si, è tutto okay. Ho...ho solo fatto un brutto sogno, niente di speciale.

Torna pure a dormire, Ron-, gli disse Harry.

Ron seguì il suo consiglio e tornò a dormire. Lui si addormentò subito, ma Harry no, rimase a pensare al suo sogno, a quello strano sogno.

———

MARY MONTGOMERY.
Ero a lezione con Harry, insieme a l'E.S., l'associazione di rivolta contro la Umbridge, dove mettevamo in pratica ciò che lei ci faceva studiare.

Quel giorno, Harry voleva insegnarci l'Incanto Patronus. Ero curiosissima di sapere quale fosse il mio Patronus e allo stesso tempo di imparare a farlo nel momento del bisogno.

Ero al fianco di Hermione, con la bacchetta in mano. Alla mia sinistra c'era Ron, con tanta ansia stampata in volto.

-Dunque, ragazzi, ascoltatemi bene! Adesso voglio che puntiate la bacchetta in aria, che pensiate a qualcosa di bello che vi è capitato o che vorreste che vi capitasse, e poi dire Expecto Patronum... dovrebbe apparirvi come un animale argentato... Lo farò prima io, per farvi capire-.

Harry si posizionò davanti a noi, tese la bacchetta in avanti, chiuse gli occhi poi pronunciò la formula.

Due istanti dopo, un cervo cominciò a galoppare per tutta la stanza, fra le risate e gli sguardi curiosi di tutti i ragazzi. Hermione si fece avanti, pronta per provare, così ripeté i movimenti e immediatamente una lontra, la quale si spostò velocemente in ogni angolo della stanza.

A turno provarono tutti ed io rimasi l'ultima. Harry mi chiamò al suo fianco e subito io feci come aveva detto. Pensai a quando Remus e Ninfadora mi adottarono, pensai al primo momento in cui misi piede ad Hogwarts, pensai a Draco...

Quando riaprii gli occhi pronunciai le parole magiche e qualche istante dopo davanti a me apparve un serpente...

Tutti ebbero un momento di paura; mi guardarono, sgranando gli occhi, mentre l'animale sibilava.

Rimasi pure io a guardarlo, senza fiato, poi respirai a fondo e mi inginocchiai verso di lui. Lentamente, l'animale salì sul mio braccio e, come se fosse un gatto, mi fece le fusa. Gli studenti guardarono allibiti...

Perché il mio Patronus è un serpente?

———

HARRY POTTER.

La notte successiva, Harry stava ancora sognando lo stesso incubo della notte precedente. Si dimenava nel letto, come se non riuscisse a stare fermo. Aveva strettamente paura di tutto quello che stava accadendo, voleva svegliarsi, ma allo stesso tempo scoprire dove fosse.

Improvvisamente si svegliò gridando. I suoi compagni di stanza, Ronald Weasley, Dean Thomas, Seamus Finnigan e Neville Paciock, erano attorno a lui, ancora assonnati, che lo fissavano senza capire. D'un tratto fecero capolino nella stanza le tre ragazze, Mary Montgomery, Hermione Granger e Ginny Weasley.

-Ti abbiamo sentito urlare, Harry. Stai bene?-, domandò Hermione.

-Ho fatto un incubo, di nuovo. E c'entrava tuo padre, Ron... non vorrei che gli fosse accaduto qualcosa. Davvero, ho paura che sia nei guai-.

-Che tipo di guai?-, domandò Ginny.

-Nagini lo uccideva, gli mordeva il collo fino a farlo sanguinare-, rispose debolmente Harry.

Di scatto, Ron e Ginny si alzarono e uscirono dal dormitorio, dirigendosi verso quello della professoressa McGranitt. Cinque minuti dopo, i ragazzi stavano attraversando l'atrio principale della scuola, insieme alla professoressa, a Mary e a Hermione.

Arrivarono nell'ufficio di Silente e subito la McGranitt cominciò a raccontare, insieme ad Harry, il fatto.

Il preside di Hogwarts, si alzò in piedi e indicò un vasetto. La professoressa capì che si trattava di una passaporta, così prese i ragazzi e attraversò il portale. 

Qualche minuto dopo, si trovarono a Grimmuald Place, dove Sirius Black gli aprì e chiese immediatamente il motivo per cui erano là. Harry raccontò al padrino il sogno sul signor Weasley e nel mentre arrivarono i gemelli, insieme a Percy e alla signora Weasley.

-Arthur è stato aggredito! Dobbiamo assolutamente andare a vedere come sta! Si trova al San Mungo, forza andiamo!-.

DUE ORE DOPO.

Harry entrò nella stanza del signor Weasley e vide un medico. Gli chiese subito cosa fosse accaduto, ma lui non rispose.

-Signor Potter, è stato lei a vedere la scena in cui il signor Weasley veniva aggredito?-, domandò.

-Sì, tramite un sogno. Mi dica, è grave?-, chiese il ragazzo.

-No, fortunatamente il suo intervento l'ha salvato. Sa, è stato Remus Lupin a salvarlo-, rispose brevemente il medico, poi se ne andò.

———

MARY MONTGOMERY.

Ero fra mia madre e mio padre, seduta, che aspettavo di sapere quale fosse l'esito finale del signor Weasley.

Ci avevano detto che stava bene, quindi non avremmo dovuto preoccuparci, ma i Weasley lo erano.

Come non esserlo; se fosse accaduto lo stesso a mio padre, sarei nella stessa situazione.

Fortunatamente, il signor Weasley venne dimesso poche ore dopo, così tornammo immediatamente a scuola.

Ringraziammo Silente per tutto quello che aveva fatto per noi, poi lentamente tornammo nelle nostre stanze, cercando di rilassarci.

Saltammo un giorno di scuola ed io pure le lezioni con Harry: dopo che avevo scoperto qual era il mio Patronus, mi vergognavo a farmi vedere in giro, per qualche misteriosa ragione.

Io non so chi sono. || La ragazza senza un padre. [#Wattys2017]Where stories live. Discover now