Capitolo 34: Katie Bell.

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MARY MONTGOMERY.

Il primo weekend di novembre, la professoressa McGranitt ci diede il permesso di andare a Hogsmeade per una giornata intera. I

nsieme a Hermione e a Luna decidemmo di andare a fare un po' di "shopping", anche se alla mia amica dai capelli castani non andava a genio l'idea. 

Ci incontrammo in Sala Grande coi ragazzi (Harry, Ron e Neville) e quindi decidemmo subito di dirglielo.

Harry rispose che per lui andava bene, ma che poi ci saremmo incontrati ai Tre Manici di Scopa per bere qualcosa insieme.

Accettammo, in fondo fuori nevicava e qualcosa di caldo ci avrebbe sicuramente riscaldato.

Terminai la colazione prima di tutti, così uscii e tornai in stanza.

Mi infilai dei jeans, una maglia comoda, una felpa e la mia immancabile giacca in panno.

Scesi le scalette ed uscii dal ritratto, controllando di avere abbastanza soldi. Quando alzai lo sguardo vidi Draco, sorridente, con un pacchetto in mano.

-Ehi, ciao-, dissi baciandogli una guancia.

-Buongiorno... ti ho portato questo, ne avrai bisogno-, mormorò lui dolcemente.

Presi il pacchetto, storcendo un sopracciglio e lo aprii. All'interno c'erano un paio di guanti molto pesanti e una sciarpa.

Che senso aveva il suo regalo? Era forse preoccupato perché prendessi freddo?

-Uhm, ti ringrazio, è davvero... carino, da parte tua-, mormorai indossandoli.

Draco mi sorrise, poi mi baciò la guancia poi se ne andò trotterellando.

Lo fissai per qualche istante, finché non svoltò nel corridoio, poi ritornai sui miei passi.

———

DRACO MALFOY.

-Che cosa le hai detto?-.

Quella era la voce di Severus Piton, il direttore della casa di Serpeverde, della sua casa.

E Draco sapeva che non gli si poteva nascondere niente, soprattutto se c'erano di mezzo: Harry Potter, Hermione Granger, Ronald Weasley e Mary Montgomery.

-Che cosa avrei dovuto dirle, mi scusi? Io e Mary non abbiamo niente di cui discutere-, replicò Malfoy, cercando di restare tranquillo.

-Signor Malfoy, le comunico che so perfettamente che tipo di rapporto c'è fra lei e m... e Mary-, scandì il professore.

Malfoy lo guardò con curiosità, poiché aveva notato che si era impasticciato parlando.

Forse, pensò, è solo un po' stanco

-L'avverto, signor Malfoy. Qualsiasi cosa lei abbia in mente con quella studentessa, probabilmente non si avvererà-.

Malfoy guardò andar via il suo professore con timidezza, poi ripensò alle parole. L'avevano ferito; lui avrebbe ottenuto quello che voleva, lui avrebbe ottenuto Mary, qualsiasi cosa fosse accaduta.

-Professore! Professore!-, gridò, rincorrendolo. Piton si voltò e lo guardò con un sopracciglio alzato, come se volesse far capire che era superiore rispetto a lui.

Malfoy sospirò, poi disse:-Qualsiasi cosa lei abbia in mente, probabilmente non si avvererà-.

Draco l'aveva detto, ripensando che anche per lui quella frase andava bene. Qualsiasi cosa aveva in mente Piton, non si sarebbe avverata, perché Draco glielo avrebbe impedito.

Io non so chi sono. || La ragazza senza un padre. [#Wattys2017]Where stories live. Discover now