Capitolo 74: from 1993 to 1998.

1.5K 73 6
                                    

[NELLA FOTO: ELIZABETH MCGOVERN, NEL RUOLO DI EILEEN PRINCE]

———

UNA SETTIMANA DOPO.

Il viaggio per l'Albania era ormai pronto. Io e mio padre saremmo partiti l'indomani mattina, senza nessun altro. Avremmo preso l'aereo, come i babbani, e saremmo arrivati nella capitale. Successivamente ci saremmo smaterializzati fino al bar di mia madre, e grazie alle ricerche di Neville, avremmo passato la notte, solo se necessario, in un albergo abbastanza vicino.

La sera stava piovendo. Avete presente quella pioggerellina di fine maggio?

Ecco, esattamente quella. Se sei fuori non sai se aprire l'ombrello (e arrivare a destinazione con l'ombrello comunque bagnato) oppure tenerlo chiuso (e arrivare a destinazione fradicia).

Mio padre era uscito per incontrarsi con Arthur Weasley. Avevo paura per lui, e anche mia madre.

Con tutto quello che era successo in questi diciassette anni, cosa poteva ancora capitare che io non avevo visto? 

Sebbene Voldemort fosse stato sconfitto, tutti avevamo paura che potesse ritornare, lui o i suoi seguaci. 

Improvvisamente la porta si spalancò ed entrò mio padre, scrollandosi il capello pieno d'acqua. Salutò tutti e baciò mamma, poi si sedette a tavola, su richiesta di mia nonna Andromeda.
Lei era rimasta davvero sorpresa di aver trovato il marito davanti alla porta. Erano rimasti a guardarsi per ore e ore, poi s'erano abbracciati e avevano passato la notte a casa nostra.

Be', in realtà sono settimane che vivono qua, ma a quanto pare a mamma e papà non dà per nulla fastidio, in fondo sono tranquilli, e avere una cuoca decisamente meglio di mamma fa pure piacere.

Ci sedemmo a tavola e cominciammo a mangiare. Quella sera mia nonna aveva preparato le lasagne, il suo piatto migliore.

-Allora, parti domani, tesoro?-, mi chiese servendomi.

-Sì, esatto. Severus mi passa a prendere per le nove con la sua auto-. Tutti mi guardarono con ansia...

sì, ancora non avevo "imparato" a chiamarlo papà, ma lui sapeva che ci sarebbe voluto del tempo, soprattutto per acquisire la notizia. 

-Spero che troviate tua madre, Mary... ti giuro che se è morta, uccido i Malfoy a mani nude!-, esclamò mio nonno, facendo esultare Teddy.

Mio fratello non aveva ancora detto una parola di senso compiuto da quando era nato, ma nessuno di noi era minimamente preoccupato per questo. Teddy aveva solamente sei mesi, era ancora piccolino per dire qualcosa.

Guardai mio nonno sorridendo, poi dissi:-Non ce ne sarà bisogno. Draco mi ha detto che è ancora viva e nonostante tutto io gli credo-.

-Allora vi siete sentiti ancora?-, chiese mia madre, imboccando Teddy.

La guardai a lungo, poi abbassai la testa e mormorai un "no" sommesso.

Lei si bloccò con la forchetta a mezz'aria e sospirò. Mio padre strinse i pugni, fino a far diventare le nocche bianche.

Lo calmai, posandogli una mano sulla sua e lui lentamente riprese a respirare.

-Non c'è bisogno di reagire così, papà, e lo sai bene-.

-Quel ragazzo ti ha fatto del male. Ha giurato di amarti davanti a noi, ma finora non mi pare che abbia fatto grandi cose-.

-Le ha fatte, ma semplicemente io non le posso apprezzare quanto una della sua specie farebbe!-.

Io non so chi sono. || La ragazza senza un padre. [#Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora