Capitolo 47: Grimmuald Place.

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MARY MONTGOMERY.

-Dove siamo?-, chiese la voce di Ron.

Aprii gli occhi di scatto e mi trovai di fronte ad uno stradone di Londra, probabilmente. Scossi la testa, poi sentii Harry trascinarmi nel marciapiede. Hermione era in testa e camminava nervosamente, con la sua borsa di perline fra le mani.

-Tottenham Court Road-, rispose poi, affannata. -Cammina e basta, dobbiamo trovare un posto dove ci possiamo cambiare-.

Annuii, poi ci affiancammo tutti e quattro. Ron si avvicinò a me e mi prese per mano, possessivamente. Per un attimo pensai che Hermione lo stesse maledicendo mentalmente, ma poi capii che l'aveva fatto solamente perché Harry stava dietro alla mia amica. Sospirai, poi Ron si sporse in avanti e disse:-Hermione...non abbiamo vestiti!-.

-Perché non ho portato il mantello dell'Invisibilità?-, si rimproverò Harry. -Lo tengo sempre con me tutto l'anno e poi...-.

-Tranquillo l'ho preso io. Ho portato anche dei vestiti di ricambio, per tutti e tre-, ribatté Hermione. -Cercate solo di non fare nell'occhio finché... oh, qui va bene-.

Hermione entrò in un vicolo cieco e subito si appartò frugando nella sua borsa. Tirò fuori tre paia di jeans per i ragazzi e per me, poi afferrò delle magliette e delle felpe. Mi cambiai cercando di non farmi notare da Harry e da Ron, poi diedi il cambio ad Hermione.

-Come hai fatto?-, chiese Ron.

-Incantesimo Estensivo Irriconoscibile. Mi ha aiutato Mary. Abbiamo messo dentro le cose più importanti da giorni... sì, anche le vostre-.

Ron sorrise, mentre Harry si limitò a fissarla. Ricominciammo a camminare lentamente, raggiungendo un bar.

Dall'altra parte della strada un ragazzo della nostra stessa età chiamò me ed Hermione, ma ovviamente lo lasciammo perdere.

Entrammo nel locale e prendemmo posto. C'eravamo solo noi e due uomini di quarant'anni, seduti dalla parte opposta.

Non ci guardavano, ma bisbigliavano fra loro, facendomi pensare solo che fossero maghi.

La cameriera si avvicinò lentamente e chiese cosa volevamo ordinare. -Quattro cappuccini-, rispose secca Hermione per mandarla via, poi si spinse verso i ragazzi e sussurrò:-Dove andiamo stanotte?-.

-Non possiamo andare al Paiolo Magico-, ragionai io. -Né a Grimmuald Place...-.

-Lo so, Mary, ma al Paiolo Magico non avremmo praticamente nulla da fare!-, mi rimbeccò Ron. Tutti e tre voltammo la testa verso di lui con aria perplessa. -Dicevo che... non dobbiamo metterci a cucinare o robe simili, fanno tutto loro...-.

-Ronald Weasley, chiudi quella boccaccia invece di dire cazz... cavolate!-, s'infuriò Hermione diventando paonazza e sbattendo la sua borsetta di perline. Un rumore sordo si fece sentire e Hermione abbassò lo sguardo. -Oh, no, i libri... be', fa niente-.

La ragazza tornò coi cappuccini e se ne andò poco dopo, lasciandoci soli.

-Troviamo un posto tranquillo per Smaterializzarci e andiamo in campagna. Una volta là, potremo mandare un messaggio all'ordine-, suggerì Hermione.

-Perché, sai far parlare i Patroni?-, chiese Ron.

-Ci ho provato, credo di sì. In più, Mary ne è capace, perché a BeauxBatons gliel'avevano insegnato o almeno parzialmente...-, rispose vaga Hermione, cercando il mio sguardo. Le sorrisi, accarezzandole la mano, poi alzai lo sguardo e fissai Ron.

Improvvisamente Hermione cacciò un urlo. Uno degli uomini era in piedi sul tavolo con una bacchetta fra le mani e l'altro si stava lentamente alzando.

Harry afferrò la sua e gridò:-Stupeficium!-. Uno dei due venne colpito e cadde a terra, privo di sensi. L'altro imprecò, poi balzò giù dal tavolo e lanciò una striscia verde verso di me. Mi abbassai appena in tempo e la mancai.

-Expulso!-, gridò poi.

-Petrificus Totalus!-, aggiunse Hermione, proprio nel momento in cui il primo Mangiamorte si stava riprendendo.

-Volate Ascenderai!-, gridai e riuscii a beccare il secondo, facendolo cadere a terra.

Il primo si avvicinò e mi prese per la maglia, pronto per scagliarmi da qualche parte, ma Harry riuscì a sventare l'attacco, facendolo cadere a terra. Ron mi aiutò ad alzarmi, mentre Harry ed Hermione si avvicinarono ai due, guardandoli in faccia.

-Avrei dovuto riconoscerlo... è Dolohov-, disse Ron. -Il secondo invece è Thorfin Rowle, credo-.

-Chi se ne importa dei loro nomi, dobbiamo assolutamente impedirgli di ritrovarci quando si sveglieranno!-, esclamò isterica Hermione.

Sospirai. -Uso l'incantesimo di memoria?-, chiesi.

Harry annuì, così tesi la bacchetta verso i due uomini e dissi:-Oblivion-.

Nella mezz'ora successiva, sistemammo il locale, mentre la cameriera rimase nel cucinotto ad ascoltare musica.

Quando uscimmo dal bar sentii il gelo dell'autunno venirmi addosso. Ron mi passò la sua felpa così la infilai e lui posò un braccio sulla mia spalla, per scalarmi.

Ci nascondemmo nel vicolo di prima, poi ci smaterializzammo, apparendo a Grimmuald Place.

Alla fine Hermione aveva convenuto che era meglio andar lì, visto che solamente Piton poteva entrare ed era solo.

-Credo che qualcuno sia stato qui-, mormorò Hermione.

-Può essere che qualcuno dell'Ordine sia tornato dopo il Matrimonio... e che se ne sia andato per paura di essere scoperto-, mormorò Ron.

Camminammo lungo il corridoio della casa, poi Harry si bloccò.

-Che c'è?-, chiese Ron.

-Homenum revelio-, mormorò Harry, ma intorno a noi non accadde nulla, così continuò a camminare, verso la cucina.

Ron si sedette sul divanetto, abbracciando Hermione, la quale stava letteralmente morendo di freddo. Vedendo i miei amici piuttosto affamati, aprii la dispensa e con mia grande sorpresa trovai del pane e della marmellata.

La mia pancia borbottò così afferrai i due cibi e li posai sul tavolo. Cercai un coltello da qualche parte, ma non lo trovai, così utilizzai la magia per tagliare il pane e stendere la marmellata.

Ron ed Hermione lo presero per primi e lo mangiarono in un battibaleno. Io ed Harry ci sedemmo a guardar fuori, mentre gli altri due sprofondarono in un sonno profondo. 

-Harry... so che vuoi andare a cercare gli Horcrux, ma è un po' difficile con Voldemort e i Mangiamorte che ti cercano-, sussurrai io.

-Lo so. Sto cercando di convincermi del fatto che purtroppo non sarà una cosa semplice. Se tutto andrà bene potrei impiegarci un anno scolastico, forse... a quel punto sarebbe così... perfetto-. Harry disse l'ultima parola guardandomi e sorridendomi. Ricambiai il gesto, poi lo strinsi forte a me.

-Vinceremo noi, Harry-, gli assicurai, poi decisi di andare a dormire pure io.

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ciao ragazzi. dovrete farmi una statua: tre capitoli in un giorno! okay, torno coi piedi per terra. purtroppo non potrò aggiornare prima di domani, poiché passerò la serata all'expo con amici. intanto che ne pensate del capitolo? un po' corto, forse?

alla prossima,

-Tessa,

Io non so chi sono. || La ragazza senza un padre. [#Wattys2017]Where stories live. Discover now