Improvvisamente si sentirono dei rumori provenienti da fuori. Ero seduta su una panca, insieme ad Hermione, e avevo continuato a fissare i cadaveri dei miei amici per almeno un'ora.
Non riuscivo a capacitarmi di quanto fosse accaduto: non solo avevo creduto che Voldemort morisse distruggendo semplicemente qualche Horcrux, ma avevo anche esposto la mia famiglia, per colpa della mia rabbia e della mia testardaggine.
Sospirando, mi alzai in piedi e insieme ad Hermione uscii dalla Sala Grande.
Attraversammo il corridoio, senza parlare, mentre al nostro fianco, Ginny, Neville, Luna e Ron piangevano, lentamente.
Che cosa c'era là fuori?
Chi c'era?
Che cosa ci aspettava?
Forse Voldemort in persona?
Scesi le scale in pietra ormai distrutte e arrivai fino a metà ingresso... il signor Weasley teneva per mano sua figlia Ginny, mentre Ron era di fronte a me e ad Hermione, come per proteggerci.
D'un tratto, alzai la testa e vidi di fronte a noi una schiera di Mangiamorte, Voldemort e Hagrid... con una persona fra le braccia.
-Neville...-, mormorò debolmente Ginny. -Chi è la persona che Hagrid tiene in braccio? Neville... chi è?-.
Sapevamo tutti la risposta, anche lei, nel profondo del suo cuore, ma non poteva essere vero, non poteva essere vero! Harry Potter non era morto, lui era vivo... lo era, e non aveva perso un'altra volta, non definitivamente.
Voldemort camminò lentamente verso di noi e con un sorriso trionfante annunciò:-HARRY POTTER E' MORTO-.
Ginny gridò e cominciò a correre verso Voldemort, ma il padre la bloccò. Mi tappai la bocca per soffocare l'urlo, ma uscì comunque qualcosa. Io ed Hermione ci guardammo e ci abbracciammo, piangendo come fontane. Tutti intorno a noi avevano gli occhi inondati di lacrime.
-Silenzio, stupida ragazza-, gridò Lord Voldemort. -Harry Potter è morto. Da oggi in poi voi porrete la vostra fiducia in me-.
Rise, divertito, mentre guardava le nostre espressioni, divorate dalla rabbia. Si voltò verso i suoi seguaci e camminando trionfante gridò più e più volte:-HARRY POTTER E' MORTO!-. I Mangiamorte risero ed esultarono.
Si girò di nuovo verso di noi e disse:-E adesso è il momento di dichiararvi. Venite avanti e unitevi a noi, o morirete-.
Nessuno si mosse; tutti rimasero immobili a fissare ora Voldemort ora Harry... io avevo lo sguardo basso; la mia mente viaggiava in universi paralleli, che cercavano di convincermi del fatto che Harry non fosse realmente morto, ma semplicemente svenuto o dormiente.
Lucius Malfoy voltò lo sguardo verso il figlio. Lo chiamò e mi girai anche io: lui era lì, con espressione malinconica, triste... anche lui era arrabbiato per quanto successo.
Sentii una mano sfiorare la mia spalla... Hermione mi guardò fisso negli occhi e sussurrò:-Non ho mai apprezzato il sentimento che provavi per lui, ma se anche io fossi nella tua stessa situazione, Mary, proverei a riprendermelo-.
-Di che cosa stai parlando?-.
-Lo sai benissimo, Mary! Tu ami Draco e lui ama te! Non perderlo per una scemenza simile... andate contro i vostri impegni familiari! Tu sei forte, coraggiosa, e lui pure: lottate per questo amore-.
-Hermione io non...-.
-Se non lo fai ora, potresti pentirtene a vita-.
Continuai a guardarla negli occhi per qualche istante, poi voltai la testa, decidendo di lasciar stare Draco per sempre.
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Io non so chi sono. || La ragazza senza un padre. [#Wattys2017]
FanfictionMary Spencer Montgomery ha tredici anni, sua madre è appena stata rapita da Voldemort ed è completamente sola. Fortunatamente riuscirà ad entrare ad Hogwarts, la famosa scuola di Magia e Stregoneria, dove conoscerà i suoi migliori amici, Harry Potte...