Capitolo 73: Un nuovo nome.

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Arrivata a casa di Draco, decisi di farmi una doccia. Fu davvero un momento particolare per me, considerando che erano passati mesi dal mio ultimo incontro con l'acqua.

Un'ora dopo, uscii dal bagno, con i capelli puliti e la pelle profumata. Draco mi accolse a braccia aperte e mi baciò.

-Ti sei ripresa?-, domandò, mentre mi faceva sdraiare di fianco a sé, sul letto matrimoniale della stanza.

-Un po' sì, grazie. Tu come stai?-.

Draco sospirò e mi baciò la nuca.
-Bene, amore-.

Sorrisi, rammentando che adoravo la voce di Draco, in particolar modo quando sussurrava.

-A cosa pensi?-, mi domandò.

Scossi il capo. -Nulla di particolare, solo a te-.

Draco scoppiò a ridere e mi fece voltare, per guardarmi il viso. Poggiai la testa sul cuscino e sorrisi, mentre gli accarezzavo il volto scarno e pallido.

-Sei bellissima-, bisbigliò.

Soffocai una risata. -Sì, anche tu-.

Poi accadde qualcosa che non riuscii a fermare. Amavo così tanto Draco che compiere quel passo, per me significava rendermi sua.

Per la prima volta in vita mia, nella mia camera, nella casa mia e di Draco, facemmo l'amore.

———

Sospirando, guardai l'orologio della camera: segnava le due del mattino.

Non riuscivo a dormire. C'era qualcosa che me lo impediva, e non era Draco o il dolore che provavo nella zona intima del mio corpo, era qualcosa di emotivo.

Mi sentivo in colpa per ciò che avevo fatto.

Come avevo potuto credere che la relazione con Draco sarebbe continuata senza problemi?

Come avevo potuto immaginare che non mi sarei pentita della mia scelta?

Non ne potevo più di quella situazione.

Mi alzai dal letto e senza fare rumore, mi vestii. Successivamente, scesi al piano terra e presi la mia borsa.

Entrai in cucina e trovai della carta e una piuma. Piangendo, scrissi delle parole a Draco.

Ti ho mentito.

Cosa? Non era affatto vero!

Non ti amo e mai ti amerò. Era solo un gioco per me. Non significhi assolutamente nulla.

Colpire la parte più bella di una persona, era stato un gioco così sporco da parte mia.

Mi vergognavo più di quello, che di altre cose.

Una lacrima cadde sul tavolo della cucina. Con una mano l'asciugai, poi camminai verso la porta.

Guardai un'ultima volta quella casa così ariosa, così luminosa e così stilosa, poi aprii la porta e abbandonai il mio sogno.

———

Trascorsero due giorni da quando lasciai Draco e me ne pentii da altrettanto tempo.

Come potei abbandonare l'amore della mia vita, lasciare la casa che lui comprò per me e per lui, per la nostra futura famiglia?

I giorni passarono lentamente, ed io li trascorsi nella mia stanza, seduta sul mio letto, raggomitolata su me stessa, con la schiena contro il muro, e i capelli legati, infilata in una tuta e in una felpa.

Io non so chi sono. || La ragazza senza un padre. [#Wattys2017]حيث تعيش القصص. اكتشف الآن