Capitolo 53: La rabbia di Ron.

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La mattina successiva, stavamo mangiando alcune more e alcuni lamponi trovati per caso da me e da Ron nel boschetto.

Hermione era la più affamato di tutti; e come biasimarla, era quella che aveva lavorato più di noi, in questi ultimi giorni, e meritava risposo, ma lei ammetteva di essere a posto.

Harry era visibilmente tranquillo, e la colazione alternativa gli stava facendo bene: il suo colorito era di nuovo normale, i suoi atteggiamenti meno ansiosi e rabbiosi.

La ferita di Ron, invece, si stava lentamente riprendendo, anche psicologicamente.

Harry era deciso a partire ed io con lui, quindi proponemmo l'idea ad Hermione.

Alzò lo sguardo e rispose dicendo:-Per me va bene, in fondo non abbiamo nulla da perdere qua-.

Si alzò e uscì dalla tenda, afferrando la sua borsa di perline. Io andai nella stanza e presi il mio maglione, poi uscii seguita da Harry e da Ron. Pochi istanti dopo, la tenda scomparve e si cacciò dentro alla borsetta di Hermione.

Nella mezz'ora successiva, distruggemmo tutti gli incantesimi di protezione, poi ci Smaterializzammo in un altro luogo.

Era una radura, nella campagna londinese, ed era lontana da occhi indiscreti.

Rimanemmo tutta la giornata a montare la tenda e mettere protezioni, cose per cui impiegammo più tempo, visto che non eravamo per nulla freschi, riposati e sazi.

Harry e Ron continuarono, per tutto il pomeriggio, fino alle cinque, a elaborare piani e possibili oggetti che potessero avere le sembianze di Horcrux.

La fame, però, cominciava a farsi sentire, così verso le sei, presi Ron per un braccio e andammo nel paese più vicino a comprare qualcosa da mangiare.

Tornammo due ore dopo, con pane e uova fra le mani. Hermione provò a sbattere le uova, ma fu tutto inutile, così le passò ad Harry, che con qualche tocco di bacchetta riuscì a renderle commestibili.

Cenammo ad un orario molto tirato rispetto a quello normale, ma fu comunque un sollievo per noi mettere sotto i denti qualcosa che potesse placare la nostra fame per qualche ora e darci più energia, visto che non sapevamo esattamente cosa sarebbe successo.

La notte, mentre Harry faceva la guardia, cominciammo a parlare di dove potevano trovarsi gli Horcrux.

Hermione suggeriva sempre che erano in posti rilevati importanti o significativi per Voldemort, quindi come una litania o una poesia da studiare a scuola, Harry ripeteva "Magie Sinister, l'Albania, Villa Malfoy, Hogwarts...".

Hermione era convinta del fatto che ad Hogwarts non avrebbe potuto metter nessun Horcrux, in quanto Silente lo avrebbe saputo immediatamente.

Harry rispondeva che il vecchio preside non sapeva tutti i segreti della scuola, perciò poteva anche darsi.

Quotidianamente, era quella la conversazione, che finiva poi per creare tensione fra i due, soprattutto se uno dei due portava al collo il Medaglione.

-E se ne avesse nascosto uno nell'orfanotrofio?-, suggerì Ron.

-Perché farlo? Riddle odiava quel posto, voleva scappare da là-, risposi io.

Harry annuì. -Avete ragione entrambi, ma purtroppo non possiamo muoverci per ora. Aspetteremo domattina, magari il tempo cambierà e sarà più agevole camminare per le strade-.

Harry aveva ragione: da qualche giorno, forse una settimana dopo che ci eravamo stanziati là, aveva cominciato a piovere, facendo capire che la stagione autunnale stava cominciando. 

Io non so chi sono. || La ragazza senza un padre. [#Wattys2017]Where stories live. Discover now