Capitolo 70: Morte.

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Rimasi fra le grosse braccia di Ron, con la faccia sul suo petto caldo. Non volevo più alzare il capo, non volevo più vedere cosa stava accadendo e cosa sarebbe accaduto: avevo perso tutto, avevo perso ogni cosa, ogni minima cosa che avevo desiderato: una famiglia.

Improvvisamente sentii dei sospiri e il freddo mi invase. Alzai la testa e percepii Voldemort, ancora, accanto a me.

Qualche secondo più tardi capii che era solamente la sua voce ed essa diceva:-Avete combattuto valorosamente. Lord Voldemort sa apprezzare il coraggio, ma avete subito pesanti perdite. Se continuerete a resistermi, morirete tutti, uno per uno. Io non desidero che ciò accada. Ogni goccia di sangue magico versata è una perdita e uno spreco. Lord Voldemort è misericordioso. Ordino alle mie forze di ritirarsi immediatamente. Avete un'ora. Disponete dei vostri morti con dignità. Curate i vostri feriti. Ora, Harry Potter, mi rivolgo direttamente a te. Tu hai consentito che i tuoi amici morissero per te piuttosto che affrontarmi di persona. Io ti aspetterò nella Foresta Proibita. Se entro un'ora non ti sarai consegnato a me, la battaglia riprenderà. E questa volta vi prenderò parte io stesso, Harry Potter, e ti troverò e ti punirò fino all'ultimo uomo, donna o bambino che abbia cercato di nasconderti a me. Un'ora-.

Ron incrociò il mio sguardo e capendo cosa voleva dire annuii. Hermione si occupò di Harry. Lui era sconvolto: non sapeva chi era morto per lui, non sapeva chi si era sacrificato per lui, e questo lo rendeva suscettibile.

Si alzò lentamente e uscì dalla casetta, poi in una decina di minuti, fummo di nuovo al castello.

Entrai lentamente e vidi macerie ovunque, pezzi di tetto caduti, le scale distrutte... e c'erano anche cadaveri di maghi e streghe del primo anno, come adulti e professori.

Stavo per vomitare, stavo per scoppiare a piangere di nuovo, ma dovevo resistere. Non sapevo chi fosse morto, avevo avuto la certezza solamente di Lavanda Brown, ma gli altri erano un'incognita per me.

Entrammo nella Sala Grande e subito vedemmo tanta gente seduta su sedie o per terra. C'erano persone sdraiate ovunque, lenzuoli bianchi con macchie rosse dappertutto, persone che piangevano, che urlavano e che si dimenavano.

Rimasi sola... intorno a me c'era casino, caos, disordine: tutti urlavano ed io stavo lentamente impazzendo, la mia mente vorticava pericolosamente verso una destinazione sconosciuta. Improvvisamente aprii gli occhi e mi trovai davanti il signor Weasley e sua moglie Molly.

-Tesoro...-, azzardò lei.

-Signora Weasley, posso passare?-, chiesi debolmente.

I due coniugi si guardarono per qualche istante, con gli occhi gonfi e le guance rosse. Molly abbassò la testa, mentre Arthur si avvicinò lentamente e disse:-Mi dispiace-.

Lo guardai in cagnesco, come se non capissi ciò che stava succedendo, come se non comprendessi la situazione. Mi guardai attorno: c'erano tutti: Kingsley, Bill, Fleur, Charlie, Percy, Oliver Baston, Alicia Spinnet, Angelina, Katie, Cho Chang, Susan Bones, Hannah Abbott, Dean, Seamus, Neville, Luna, Ginny... mancava qualcuno, me lo sentivo ma...

-Dove sono i miei genitori?-. Nessuno dei due osò rispondermi.

La signora Weasley fece cadere una lacrima dai suoi occhi e subito cominciai a tremare. -Dove sono i miei genitori?-.

Non riuscivo a controllare il respiro, il pianto e tremavo come non mai.

Li superai e dopo aver fatto qualche passo vidi i corpi dei miei genitori stesi a terra, che si tenevano la mano.

Cacciai un urlo potente, mentre piangevo come una fontana; cacciai via tutti quelli che mi venivano incontro, per calmarmi.

-MAMMA! MAMMA! MAMMA, RISPONDIMI, TI PREGO! AVEVI PROMESSO, L'AVEVI FATTO! DOVEVAMO RIVEDERCI! MAMMA! MAMMA!-.

Pestai il terreno, prendendo a pugni tutto ciò che c'era intorno a me, poi mi rivolsi a mio padre. Aveva la faccia piena di sangue.

-PAPA'! PAPA'! DOVEVO INDOSSARE L'ABITO ROSA, AL BATTESIMO DI TEDDY... ME L'AVEVI PROMESSO PURE TU, DOVEVI STARE ATTENTO!-.

Continuai a piangere, a gridare, mentre la maggior parte delle persone piagnucolava quanto me. Hermione mi si avvicinò e di istinto l'abbracciai, stringendola forte. Anche lei stava piangendo, forte, gridando...

Mi staccai da lei e vidi al mio fianco la signora Weasley, con le lacrime agli occhi.

Sospirò poi iniziò a parlare:-Tuo padre e tua madre stavano parlando, prima che la battaglia cominciasse. Parlavano di te e di tuo fratello. Remus ha detto che avrebbe voluto che Harry venisse al battesimo e che invitassi tutte le persone che avessi voluto. Tonks, invece, pensava a Teddy, all'unico figlio che ha avuto in tutta la sua vita. Ti dirò una cosa, tesoro: loro sono stati i miglior genitori di tutto il mondo, e per me sarai sempre una figlia, come lo è stato e come lo sarà Hermione. Per sempre, tesoro-.

Le sorrisi, poi l'abbracciai forte, ringraziandola più e più volte. Ci alzammo in piedi e subito Kingsley mi venne incontro. Mi abbracciò e disse lentamente:-So chi li ha uccisi...-.

Spalancai gli occhi e lo pregai di dirmelo. Lui sospirò, guardando i rimanenti partecipanti all'Ordine della Fenice e dopo qualche secondo disse:-Yaxley-.

Le mie pupille si dilatarono all'istante e subito mi tornò in mente ciò che gli avevo fatto io: l'avevo Cruciato e lui mi aveva giurato che si sarebbe vendicato.

Dopo aver ucciso mio nonno, quindi, aveva ucciso anche i miei genitori.

Be', facendo qualche calcolo, avrebbe sicuramente ucciso me, durante questa battaglia, e poi, se tutto fosse riuscito, sarebbe andato a trovare mia nonna e mio fratello.

Dovevo impedirlo, ma questa sarebbe stata una promessa, non come le altre, che alla fine s'erano infrante.

Sospirai, poi mi voltai e vidi Hermione in lacrime. Mi raggiunse lentamente e disse che i morti erano stati molti, ma i più cari per noi erano... Fred Weasley, Colin Canon e i miei genitori, in più studenti e rispettivi genitori che non conoscevo.

Presi respiro, poi mi avvicinai al corpo di Freddie e mi chinai su di lui.

Gli accarezzai la guancia, mentre una lacrima gli cadeva sul viso. Mi chinai, fino a poggiare il capo sul suo petto, poi vidi George, in lacrime.

Lo abbracciai, forte, e gli dissi:-Mi dispiace...-.

Lui scosse la testa e lentamente mi strinse a sé, cercando di non parlare. Proprio in quel momento Harry scomparve, uscendo dalla Sala, ma io non gli impedii nulla.

Mi sedetti; rimasi a fissare il corpo dei miei genitori, senza vita, di fronte a me. Non avevo più nulla, non avevo più nessuno al mio fianco, perché loro erano morti, loro se n'erano andati, i miei genitori non c'erano più.

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ciao a tutti. mi spiace se il capitolo è un po' corto, ma ho deciso di dividere la parte in due. non so esattamente quanti capitoli mancano, ad occhio e croce, secondo i miei calcoli, direi... tre o quattro, ma non vorrei dire cagate. ci saranno dei capitoli completamente inventati, che nel romanzo non sono trascritti, e inoltre succederanno delle cose che ho sempre sognato accadessero. vi mando un abbraccio,

-Tessa.

Io non so chi sono. || La ragazza senza un padre. [#Wattys2017]Where stories live. Discover now