Capitolo 48: Il racconto di Kreacher.

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MARY MONTGOMERY.

La mattina successiva, non volava una mosca. La luce del sole cominciò a filtrare dalle finestre alle cinque del mattino e quella fu la causa per cui mi svegliai.

Ero nella stanza che usavano i miei genitori quando si fermavano a dormire da Sirius, da sola, in un letto grosso il triplo di me.

Le lenzuola dorate e pesanti mi impedivano di sentire la temperatura, così con agilità le tolsi e mi scoprii.

Indossavo dei pantaloncini e una maglietta, trovati nell'armadio di mia madre, e i capelli erano sciolti, arruffati e pieni di nodi.

Decisi di farmi una doccia, visto che i miei amici stavano ancora dormendo.

Fortunatamente fu un risveglio per me. Riuscii a distinguere i primi rumori, i primi ricordi di quella casa e anche il russare di Ron, sebbene fosse nel salotto del piano terra.

Mi asciugai quasi con velocità, per via del freddo: sfortunatamente non potevamo accendere il riscaldamento, ma potevamo ben resistere.

Nella casa, c'erano vecchi maglioni, vestiti abbandonati e viveri per almeno una settimana, ciò significava che dopo ce ne saremmo dovuti andare, alla ricerca di un nuovo posto per dormire.

Improvvisamente sentii Hermione e Ron gridare. Mi girai un asciugamano intorno al corpo e aprii lentamente la porta della stanza. Di fronte a me, Harry uscì dalla stanza di Sirius, mentre Hermione e Ron salirono le scale, giungendo nel pianerottolo.

-Cos'è successo?-, chiese Harry.

-Ci siamo svegliati e non ti abbiamo trovato!-, ansimò. 

-Che stavi facendo?-, domandai io avanzando lentamente. -Quella è la stanza di Sirius...-.

Harry sospirò. -Guardate cos'ho trovato-.

Lui tese una lettera. Io ed Hermione ci guardammo per un istante, poi la prendemmo fra le mani e leggemmo lentamente ogni parola. La mia amica alzò lo sguardo con gli occhi pieni di lacrime e abbracciò Harry.

-C'è anche questa-.

Harry ci passò una foto strappata e sorridemmo alla vista del piccolo che sfrecciava avanti e indietro sulla scopa giocattolo.

-Ho cercato il resto della lettera-, aggiunse Harry. -ma qui non c'è-.

Hermione si guardò intorno.

-Hai fatto tu quel disastro, o era già così quando sei entrato?-.

-Qualcuno ha frugato la stanza prima di me-, rispose Harry.

-Lo immaginavo... tutte le stanze in cui sono entrata ieri sera sono sottosopra. Cosa pensate che cercassero?-.

-Informazioni sull'Ordine-, rispose pronto Ron.

-Forse Piton-, convenni io. -Ma doveva già avere tutto quello che gli occorreva, voglio dire, ne faceva parte, no?-.

-Be', allora-, ribatté Harry, desideroso di discutere la sua teoria. -informazioni su Silente. La seconda pagina della lettera, per esempio. Conosci questa Bathilda che nomina mia mamma, lo sai chi è?-.

-Chi è?-, chiese Ron.

-Bathilda Bath! L'autrice di Storia della Magia-, annunciammo in coro, io ed Hermione.

Ci guardammo un istante, poi lei proseguì:-Quindi i tuoi genitori la conoscevano? Lei è stata una storica della magia incredibile-.

-Ed è ancora viva-, disse Harry. -Abita a Godric's Hollow. La zia Muriel ne parlava ieri al matrimonio. Conosceva anche la famiglia di Silente. Dovrebbe essere interessante parlare con lei, no?-.

Io non so chi sono. || La ragazza senza un padre. [#Wattys2017]Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ