Capitolo 54: Godric's Hollow.

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La mattina successiva, mi svegliai alle cinque o giù di lì. Intorno a noi aleggiava il silenzio più totale, la calma più assoluta.

Hermione, nel letto di fronte al mio, dormiva profondamente, mentre quello di Harry era vuoto. Immaginai che fosse nel cucinotto, per via dei rumori, così lo lasciai stare.

Aveva bisogno di pensare, di rendersi conto di ciò che era successo la sera prima... be', anche io avevo bisogno di pensare e di rendermi conto di ciò che era successo la sera prima.

Ron era scappato, fuggito... e tutto questo rendeva le cose complicate fra noi.

Dov'era?

Cosa stava facendo?

L'avevano catturato?

Ucciso? 

Sospirai, poi mi alzai e raggiunsi il mio amico in cucina. Stava facendo colazione. Non mi degnò nemmeno di uno sguardo, così feci anche io colazione senza parlare.

Un quarto d'ora dopo, arrivò Hermione, con gli occhi rossi, gonfi e un'aria molto abbattuta. Fece colazione senza parlare, senza provare a dire nulla, nemmeno a me, anche se non eravamo arrabbiate fra noi.

Un'ora dopo, sistemammo tutte le nostre cose per partire. Hermione ci mise più del dovuto; continuò a guardare verso l'entrata della tenda per vedere se Ron arrivasse, con un sorriso, o con la sua solita aria spavalda.

Ero seduta contro un albero, al fianco di Harry, quando Hermione uscì e chiuse la tenda, infilandola nella borsetta di perline. Ci prendemmo per mano, poi ci Smaterializzammo.

Quando riuscii ad aprire gli occhi, lasciai la mano dei miei amici.

Intorno a noi stava nevicando; un prato bianco si estendeva attorno a noi e sopra alle case diroccate che fiancheggiavano la strada. Si sentivano delle campane e un coro in lontananza, il che rese tutto leggermente più piacevole.

———

Una sera, tre settimane dopo che c'eravamo trasferiti vicino a Oxford, stavo facendo da mangiare, mentre Hermione era seduta su una poltrona, con il libro di Silente aperto, e il Sillabario dei Sortilegi posizionato sulle gambe. Ci chiese di venire vicino a noi, così camminai verso di lei, lasciando lo straccio sul tavolo.

-Guardate questo simbolo-, disse indicando in cima ad una pagina. Alzai lo sguardo: sopra alcune righe trascritte in antiche rune, c'era un simbolo che sembrava un occhio triangolare, la pupilla attraversata da una riga verticale.

-Non ho mai studiato Antiche Rune, Hermione-.

-Lo so, ma questa non è una runa, nel sillabario non c'è. Finora pensavo che fosse un occhio, ma non credo! E' stato fatto dopo, guardate, qualcuno l'ha disegnato, non fa parte del libro. Pensateci: non l'avete mai visto prima?-.

Dondolai la testa, grattandomi la nuca, poi Harry spalancò gli occhi.

-Il padre di Luna aveva una collana con quel ciondolo, al matrimonio di Bill e Fleur-.

-Hai ragione... mi sembra di averlo intravisto-, sussurrai io.

-Allora è il marchio dei Grindelwald-, annunciò Hermione.

-Come fai a saperlo?-, chiese Harry. -A me l'ha detto... Krum-.

Hermione annuì. -Ma è strano... che cosa ci fa disegnato su un libro per bambini quando appartiene alla Magia Oscura?-.

-Lo trovo curioso-, commentai io. -E Scrimgeour avrebbe dovuto riconoscerlo. Era il Ministro, doveva essere esperto in cose Oscure-.

-Lo so... forse ha pensato che fosse solo un occhio, come me. Tutte le altre storie hanno un disegnino sopra il titolo-, spiegò Hermione.

Rimanemmo in silenzio, cercando di darci una risposta mentalmente, mentre studiavamo il simbolo.

-Harry...-, mormorò ad un tratto Hermione quando lo vide alzarsi.

Lui si girò e fissò prima me, poi lei. -Uhm...-, iniziò Hermione. -Ho riflettuto... dobbiamo andare a Godric's Hollow-.

Harry la fissò esterrefatto ed io con lui, poi annuì.

-Grazie per... per avermelo detto. Be', quando partiamo?-.

Hermione si alzò in piedi e si guardò attorno. -Ora, Harry. Siamo qua da troppo tempo-.

Nell'ora successiva sistemammo tutte le nostre cose, prendemmo i vestiti, i nostri zaini e poi uscimmo dalla tenda.

Hermione la chiuse e la rimise nella borsetta, poi ci prendemmo per mano e ci Smaterializzammo.

Quando aprii gli occhi mi trovai in un vicolo simile a quello dov'ero atterrata tre settimane prima. Intorno a noi era tutto silenzioso, ma il coro e le campane erano ancora in funzione.

Sembrava fossi tornata indietro di tre settimane, eppure non era così: le case erano più vecchie, abbandonate alcune, e in fondo alla strada c'era un cimitero.

Io ed Hermione ci scambiammo un'occhiata, poi osservammo Harry: lui fissava il cimitero.

-I tuoi genitori dovrebbero essere là-, mormorai io. 

Harry non rispose e qualche secondo più tardi, udimmo delle campane suonare più forte e tante persone ripetere "buon Natale".

Sì, era la notte di Natale e probabilmente i miei genitori stavano guardando l'albero addobbato senza di me, al loro fianco.

Alla Tana c'erano tante persone, ma noi quattro non eravamo presenti... tutti stavano scartando i regali, ma noi no, per noi quell'anno non ce ne sarebbero stati.

Harry cominciò a camminare verso l'entrata del cimitero e noi lo seguimmo. Il cancelletto di ferro battuto era gelido, ghiacciato e rovinato; lo spinsi all'interno, poi feci un passo e camminai lentamente verso la tomba dei genitori di mia madre.

Thiana e Louis McConney, morti prima che mia madre scomparve. Mi ero trovata bene con loro, ma purtroppo erano morti entrambi prematuramente.

Hermione si affiancò a me e mi strinse la mano.

-Erano i tuoi nonni, immagino. Tua nonna era davvero una donna affascinante. Era... Grifondoro, vero?-, chiese.

-Sì. Suo fratello, invece, era Corvonero. Mio nonno era Babbano di nascita ma... mia nonna ha voluto che fosse sepolto qua. In fondo, è stata una cosa carina... la apprezzo-.

Voltammo la testa verso Harry. Stava fissando con le lacrime agli occhi due tombe, ovviamente quelle dei suoi genitori.

Ci avvicinammo lentamente e infatti vedemmo i due nomi: Lily Evans e James Potter.

Presi la mano di Harry e qualche istante dopo Hermione mormorò un "buon Natale" rivolto a tutti e due.

___

ciao a tutti! ecco l'atteso capitolo. dunque, che cosa ne pensate?

per il prossimo dovete sicuramente aspettare domani...ciao!

-Tessa.

Io non so chi sono. || La ragazza senza un padre. [#Wattys2017]Where stories live. Discover now