Capitolo 2: La Tana

4.3K 243 6
                                    

-Mary! Sei pronta?-, mi chiese Hermione entrando in camera mia.

-Certo, eccomi-, risposi camminando verso di lei.

Mi sorrise, poi mi afferrò per il polso e mi tirò giù dalle scale. Arrivammo in salotto, dove i genitori di Hermione stavano prendendo un caffè.

-Buongiorno-, dissi io.

-Ciao, Mary-, esclamò il signor Granger.

-A che ora dovrebbe arrivare il signor Weasley, Hermione?-, chiese sua madre.

-Alle dodici... Ehm, fra esattamente...-.

Nemmeno il tempo di finir di parlare che si udì un rumore proveniente dal camino. Mi coprii il viso con le mani ma non servì a nulla: la cenere del camino mi venne addosso sporcandomi la maglietta bianca.

Appena alzai lo sguardo vidi un uomo sulla cinquantina, con folti capelli rossi e occhi marroni.

-Buongiorno Sarah. Buongiorno Albert! Che piacere rivedervi!-, esclamò lui.

I genitori di Hermione lo abbracciarono e lo baciarono, poi voltò lo sguardo verso di me.

-E lei chi è?-, mi chiese.

-Sono Mary Montgomery, la figlia di Elaine McConney-, mormorai io allungando la mano.

L'uomo mi strinse la mano ed esclamò:-Io sono Arthur Weasley, il padre di Ron. Immagino che abbia la tua età!-.

-Sì, giusto-, rispose Hermione e il signor Weasley si voltò per salutarla.

———

Aprii gli occhi e mi ritrovai davanti ad una casa di mattoni e capii immediatamente che gli Weasley non fossero molto ricchi.

Entrai in casa dopo Hermione, con le gote rosse e lo sguardo basso.

-Ciao Arthur, caro!-, gridò una signora sulla cinquantina con un caschetto riccio rosso.

La donna abbracciò Arthur e anche Hermione, poi voltò la testa verso di me.

-Sono Mary Montgomery, molto piacere-, dissi io.

-Piacere! Io sono Molly Weasley, la madre della ciurma!-, esclamò indicando circa sette o otto ragazzotti.

-Venite qua, ragazzi!-, gridò. I ragazzi vennero verso di noi.

-Lui è Ron, i gemelli Fred e George e Percy... Ed infine la graziosa Ginny, la più piccola della famiglia-.

-Ciao! Sono così felice di conoscerti!-, esclamò lei abbracciandomi.

-Gin è sempre molto espansiva con le sue emozioni-, intervenne Hermione.

-È molto carina-, dissi io.

Distolsi lo sguardo dalla ragazza e subito i miei occhi individuarono degli oggetti piuttosto conosciuti: una bacchetta, degli occhialini rotondi e una cicatrice.

-Harry James Potter-, mormorai io.

-Mary Spencer Montgomery-, sussurrò lui.

-Vi conoscete?-, chiese Ginny.

-Lei era una compagna d'asilo di Dudley e ci vedevamo spesso-, rispose Harry.

Sorridendo lo guardai. -Ho vissuto per cinque anni a Privet Drive e lì ho conosciuto Harry, ma non ho mai immaginato che lui fosse iscritto a Hogwarts!-.

-Eh si, invece! Da tre anni! Questo sarà un anno fantastico, me lo sento!-, esclamò Ron.

Gli sorrisi, poi la signora Weasley mi fece vedere la mia stanza.

In quanto "femmina" avrei dovuto dormire nella stanza di Ginny e Hermione, in un luogo piuttosto angusto, con tanta umidità.

A parte quello, la casa era fantastica. Conobbi Fred e George, la loro stupidità e la loro simpatia, ma la cosa più bella fu la cena: loro erano una bella famiglia, una famiglia che io non avevo da anni, da quando ero nata.

Mio padre era così... così lontano da me eppure così vicino; lo sentivo.

Quella notte non fu poi così diversa dalle altre: sognai papà e il momento del nostro incontro.

———

NELLA FOTO: RUPERT GRINT, NEL RUOLO DI RON WEASLEY.

Io non so chi sono. || La ragazza senza un padre. [#Wattys2017]Where stories live. Discover now