Capitolo 58: Xenophilius Loovegood.

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La mattina successiva, fu Harry a svegliarmi. Feci colazione, mangiando more e pane, poi bevvi del the preparato da Hermione.
Lei stava sistemando la tenda insieme a Ron, quindi non la disturbai.

Due ore più tardi, smontò la tenda e distrusse gli incantesimi di protezione, poi ci Smaterializzammo, immediatamente.

Arrivammo esattamente di fronte alla casa sgangherata di Luna e di suo padre Xenophilius.
Ci avvicinammo lentamente e bussai. Suo padre aprì qualche istante più tardi: aveva un'aria stanca, i capelli sporchi, unti, lo sguardo perso e la pelle pallida.

-Buongiorno signor Lovego...-.

-Cosa siete venuti a fare qua, voi quattro? Vi stanno cercando dappertutto!-, esclamò.

-Sì, noi lo sapp...-.

-No, signor Weasley, taccia! E andatevene, prima che ci uccidano!-.

Hermione avanzò. -Quando dice ci uccidano intende anche sua figlia Luna?-.

Il padre sembrò svenire alla nomina di sua figlia. Si asciugò una lacrima, poi ci fece entrare. Accese l'acqua per il the, poi si accomodò su una poltroncina dai colori piuttosto strani e ci osservò.

-Signor Lovegood, si ricorda al matrimonio di Bill e Fleur Weasley, quando indossava quella collana?-.

-Ricordo perfettamente...-, rispose l'uomo, guardando fuori dalla finestrella incrostata.

-Ecco...noi...-, iniziò Hermione. -Vorremmo saperne il significato-.

Il padre di Luna spostò lo sguardo verso Hermione e disse:-Mi stupisce che una del suo calibro, signorina Granger, non sappia il significato. E anche lei, signorina Montgomery, mi deludete-.

Io e la mia amica ci guardammo per qualche istante, poi Harry intervenne:-Sono Grifondoro, non Corvonero-.

Ma Xenophilius sembrava non averlo nemmeno sentito.

-Be'... Dunque, quella è la rappresentazione grafica dei Doni della Morte-.

-I Doni Della Morte?-, chiedemmo in coro, io ed Harry.

-Esatto. Sono legati alla storia dei tre fratelli...-.

Hermione e Ron annuirono, mentre io e Harry ci guardammo, chiedendoci cosa fossero.

-Oh, io ho la storia, potrei raccontarla...-, disse Hermione, tirando fuori il libro di Silente.

-Prego, signorina Granger, la ascoltiamo-.

Hermione cominciò a leggere. La storia parlava di, appunto, tre fratelli che viaggiavano per la maggior parte del tempo, quando un giorno si fermarono sulle rive di un fiume, poiché era impossibile attraversarlo.

Alla fine del racconto, avevo capito la maggior parte delle cose.
I Doni della Morte erano tre antichi oggetti: la Bacchetta di Sambuco, quella più potente al mondo, il Mantello dell'Invisibilità e la Pietra della Resurrezione.

-Uhm...quindi, questi oggetti... esistono?-, chiese Harry.

-Sicuramente la Bacchetta e il Mantello, ma la Pietra...be', nessuno lo sa-.

Harry annuì.

-Credo sia ora di andare. Arrivederci signor Lovegood, e grazie-, esclamò Hermione alzandosi.

La seguimmo a ruota, camminando lentamente verso la porta d'entrata. Xenophilius l'aprì, ma la richiuse subito dopo.

-Qualcosa non va?-, chiese Harry.

-Non mi avete chiesto dov'è Luna...non vi va di vederla?-.

-È ad Hogwarts!-, risposi io, poi mi venne in mente che erano le vacanze di Natale. -Aspetti... Dov'è Luna?-.

Il signor Lovegood abbassò lo sguardo, poi rispose flebile:-L'hanno rapita-.

Ci guardammo tutti per qualche istante, poi Hermione disse:-La recupereremo, ne stia certo-.
Successivamente, l'uomo aprì la porta e ci fece uscire.

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Ciao a tutti e a tutte!
Mi scuso per quanto successo nello scorso capitolo, forse wattpad ha avuto qualche problema, boh non saprei.
Spero che questo vi sia piaciuto.
Ne posterò sicuramente un altro.
Bacio,
-Tessa.

Io non so chi sono. || La ragazza senza un padre. [#Wattys2017]Where stories live. Discover now