𝒦iwi. 『 larry. 』

#68.

Dopo qualche altra parola di presentazione, Harry e la dottoressa entrarono nello studio di quest'ultima salutando Gemma che si riaccomodò su una delle poltroncine beige della sala d'attesa.

Appena dentro la stanza, il riccio iniziò ad ispezionarla con lo sguardo trovandola stranamente accogliente: era piccola e molto luminosa, le pareti bianche erano ricoperte da diversi quadri di cui Harry non conosceva l'autore, vi erano diversi vasi contenenti piante o fiori dai colori sgargianti e una libreria legnosa ripiena di svariati libri. A completare l'arredamento ci pensava un amplio tavolo dello stesso materiale dello scaffale e tre sedie dai cuscinetti verdi, due di esse posizionate da un lato del tavolo mentre l'ultima dall'altro.

"Accomodati pure." lo invitò ancora sorridente la donna sedendosi su una delle sedie, quella solitaria. Harry si sedette velocemente di fronte alla donna che "Dimmi, Harry," cominciò a parlare "ti piace il the?" chiese cogliendo alla sprovvista il ragazzo che si ritrovò a sbattere le ciglia un paio di volte sorpreso. Solo in quel momento notò il servizio da the poggiato su un mobile dietro la donna, "Sì.. Mi piace." rispose titubante riuscendo a far ampliare ancora di più il sorriso della sua interlocutrice.

Quest'ultima si alzò andando a occuparsi della preparazione dell'infuso. "Quanto zucchero?" domandò senza voltarsi, troppo indaffarata con le tazzine di ceramica dalle decorazioni viola e verdi.

"Due cucchiaini." "Latte?" "Sì, grazie, dottoressa Anderson." rispose in soffio, ancora completamente in preda all'angoscia. "Anche a me piace col latte." rise di rimando la donna porgendogli la tazzina "E per te sono solo Jade." aggiunse regalandogli un occhiolino mentre si riappropriava della sua precedente posizione.

Jade sorseggiò il suo the leggendo alcune carte che, ordinatamente, erano posizionate sulla scrivania, "Oh!" esclamò improvvisamente emozionata "Tra cinque giorni incontrerai il tuo ragazzo per la prima volta?" domandò sorprendendo nuovamente il giovane.

"Scusa, scusa." si ricompose la donna mantenendo però la stessa luce di eccitazione negli occhi, "È che mi piacciono questo genere di storie. È bello, no? Avere un amore così forte da riuscire a sconfiggere la distanza?" chiese retoricamente accarezzando la fede che portava al dito.

Lo sguardo di Harry si addolcì e un sorriso si fece spazio sul suo viso, quella donna gli piaceva e gli ispirava davvero molta fiducia.

"Sì," disse allora sicuro "credo sia bellissimo e non vedo l'ora di vedere il mio Louis.".

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Non so cosa scrivere nello spazio autrice, lalala.
Grazie a tutti coloro che mi stanno seguendo di capitolo in capitolo, siete adorabili. 🌸
Vi voglio davvero tanto tantissimo bene, Giulia xx.