#69.

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I due continuarono tranquillamente a conversare riguardo alla relazione tra il riccio e il suo ragazzo mentre sorseggiavano il caldo e dolce the ma, una volta terminato l'infuso e aver ringraziato la dottoressa Jade, Harry capì che era giunto il momento di affrontare l'argomento più difficile ed imbarazzante per lui: quello del sesso.

"Harry, so quanto sia difficoltoso per te entrare nei dettagli ma ho bisogno di sapere quello che è successo quella tua prima volta.. Lo ricordi, vero?", la donna aspettò un cenno del capo del giovane prima di proseguire il suo discorso "Innanzitutto vorrei sapere quando e con chi è successo e che tipo di relazione avevi con questa persona, sei in grado di raccontarmelo?".

Dopo un lungo e profondo sospiro, Harry annuì nuovamente e cominciò a parlare: "Avevo diciassette anni. È successo verso fine Maggio. Lo ricordo con certezza perché la scuola era quasi finita e la cosa mi elettrizzava da morire. Era difficile per me andare a scuola a quei tempi perché.. Ecco, avevo una certa difficoltà a relazionarmi con alcune persone. C'era un gruppo di ragazzi, infatti, che spesso m'importunava con scherzi e battute fastidiose, nulla di grave in effetti.. Insomma, io avevo i miei amici e quei ragazzi erano solo un gruppetto di teppistelli senza futuro che per un minuto di notorietà sarebbero stati capaci di compiere qualsiasi pazzia. Comunque, il vero problema era un'altro: da bravo idiota, mi ritrovavo ad avere una gigantesca cotta per il capo della suddetta comitiva. Provavo da una vita qualcosa nei confronti di quel ragazzo ma avevo sempre cercato di mantenere una uhm, come dire? Certa distanza di sicurezza da lui. Quell'anno però condividevamo praticamente ogni singolo corso ed era diventato inevitabile incontrarlo praticamente ovunque: a lezione, per i corridori, in biblioteca e, col tempo, anche a casa mia. Avevo iniziato a dargli ripetizioni e, sorprendentemente, la cosa funzionò bene: riusciva ad essere molto carino quando non doveva atteggiarsi per compiacere i suoi amichetti. Un giorno decise addirittura di invitarmi ad una festa che aveva organizzato per ringraziarmi, mi pare fosse Gennaio, e in camera sua, lontano da sguardi indiscreti e incoraggiato dell'alcol, mi baciò per la prima volta. In quel momento  iniziò quella che noi definivamo 'la nostra relazione clandestina'. Nulla di che, in realtà. Credevo di amarlo ma la verità è che penso di aver sempre amato solo l'idea che avevo di lui." "E lui cosa provava nei tuoi confronti?" chiese Jade quando capì che il riccio aveva concluso il suo discorso.

"Mh, non molto credo. Forse gli piacevo, fisicamente parlando, ma nulla di più. Non ci siamo mai conosciuti davvero, fino in fondo, non ne avevamo il tempo: lui non voleva si sapesse della nostra relazione e preferiva passare il suo tempo con gli amici per evitare che si creassero 'inutili sospetti'. I pochi momenti che mi ritagliava li passavamo a... Beh, eravamo adolescenti in fondo." pronunciò arrossendo e iniziando a tormentarsi le mani, "Lui era al quanto fisico.. Un po' come Lou forse, ma decisamente più insistente e stressante. Ricordo che spesso avevamo avuto delle discussioni per questo. Anche a quei tempi ero preoccupato dal sesso, ero vergine e, anche se volevo sperimentare, non mi sentivo ancora realmente pronto a fare il grande passo. Inoltre eravamo entrambi inesperti e, per quanto mi riguarda, pensavo ci conoscessimo troppo poco ma lui era ovviamente di tutt'altra opinione.".

"Dov'è successo?" curiosò la donna annotando qualcosa su una piccola agenda dai fogli a righe. "Eravamo a casa sua.. Sì, ricordo: i suoi genitori erano a teatro a guardare una qualche opera e il suo fratellino mi pare fosse da sua nonna." "E com'è successo? Come siete finiti a farlo?". Harry avvampò nuovamente di fronte alla schiettezza della dottoressa che per tranquillizzarlo gli sorrise tranquilla, non era lì per giudicarlo ma per aiutarlo, dunque il ragazzo si costrinse a continuare il suo sfogo.
"Ci stavamo baciando sul divano del salotto. Avevamo deciso di guardare un film ma, come da copione, nemmeno avevo fatto in tempo a capire quale fosse la trama che già aveva iniziato a baciarmi. Era intenso, molto." "Quanto intenso?" indagò ancora una volta.

Harry non rispose. Si limitò ad abbassare lo sguardo sulle sue mani che, frenetiche, erano in continuo movimento. "Hey," lo richiamò la donna "non c'è nulla di cui vergognarsi, okay? Sei un bravo ragazzo, Harry, e voglio aiutarti. Però non posso farlo se tu non ci metti del tuo, capisci? Mi devi parlare, devi farmi capire cos'è che ti turba tanto, è solo così che ti potrai liberare di questo dolore. Pensa a quanto ti sentirai leggero una volta uscito da questo studio e a quanto potrai essere felice con Louis una volta che tutto questo sarà finito. Potrete realizzare tutti i vostri sogni. Non ne vale forse la pena?"

Harry annuì convinto, per Louis avrebbe fatto qualsiasi cosa, quindi ricominciò a parlare e questa volta non si sarebbe fermato.

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Scusssatemi: lo so, ieri non ho aggiornato e questo capitolo è alquanto ew (ma almeno è lungo,no?).
Mi perdonate, vero? *fa la faccia di un cucciolo di panda*. 🐼
Vi adoro, venero e amo, Giulia xx.

PS: Capitolo 69, mhhh. 😏😏
AHAHAHAHAHAHAH no, okay, giuro che la smetto.

𝒦iwi. 『 larry. 』Where stories live. Discover now