𝒦iwi. 『 larry. 』

#102.

Louis bloccò il cellulare e ridendo lo infilò nella tasca posteriore dei sui jeans mentre Harry, accanto a lui, l'osservava con la coda dell'occhio trovandolo perfetto.

A parere del riccio, il ragazzo dagli occhi blu era bellissimo in ogni sua parte, in ogni dettaglio: dal modo in cui rideva a quello con cui si sistemava distrattamente i capelli castani.

"Sono così felice." confessò soprappensiero con un lungo sospiro.

Quelle parole, spontanee e sincere, erano come un dolce e inaspettato dono per il maggiore che si ritrovò ancora una volta a sorridere con il batticuore: Harry lo rendeva felice con poco, lo faceva sentire a suo agio.

Gli strinse una mano tra la sua guardandolo con amore, "Anche io lo sono, piccolo. Non puoi nemmeno immaginare quanto. Ho aspettato questo momento per una vita, ma n'è valsa la pena: ora tu sei qui, con me e.. Non credo esista nulla di più bello e magico. Sei tutto quello che voglio e di cui ho bisogno, Harry.".

Harry arrossì violentemente a quel piccolo e amorevole discorso.

Era una dichiarazione quella? Certo non era la prima, Louis gli aveva aperto così tante volte il suo cuore in chat ma, ora, sentire la sua voce dire quelle tenerezze.. Non ne era assolutamente abituato però, certo, adattarsi non sarebbe stato un fastidio per lui.

"È l-lo stesso p-per me, Boo." si ritrovò a balbettare sentendosi anche un po' stupido. D'altro canto, il liscio trovò l'insicurezza del ragazzo la cosa più adorabile sulla faccia della terra. Si lasciò quindi sfuggire una risatina dolce e "Sei così tenero, piccolo." commentò.

Un attimo dopo l'ascensore si fermò al terzo piano e i due, dopo essersi scambiati degli affettuosi sorrisi, scesero entrando nell'amplio corridoio del palazzo.

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*Muore perché i Larry sono troppo adorabili e belli*.
Adios, Giulia xx. 🖖🏻