#110.

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Svegliarsi senza alcuna compagnia era stato un reale trauma per Harry.

Più di qualsiasi altra cosa, quella mattina, il ragazzo avrebbe voluto aprire gli occhi per incontrare, con il suo primissimo sguardo, Louis e il suo adorabile viso. Al posto del proprio ragazzo, però, il riccio aveva trovato un semplice post-it giallo appoggiato sul cuscino affianco al suo e, impregnato nelle coperte, un profumo dolce ed inconfondibile come testimone della nottata passata insieme.

Sul pezzo di carta, la scrittura confusa e disordinata di Louis recitava: "Buongiorno, piccolo mio.
Scusa se me ne sono andato senza salutarti ma dovevo correre al lavoro e non volevo disturbarti, eri troppo carino mentre dormivi... Sei il mio nuovo salva schermo del cellulare, sappilo. ;)
Scrivimi appena ti svegli.
Baci, Lou.

PS: Oh, e fai come se fossi a casa tua."

Harry rise leggendolo e, portando il tenero bigliettino vicino alle labbra, arrossì pensando alla dolcezza sconfinata di Louis.

Pieno d'energie, si alzò dal letto per andare in bagno a lavarsi i denti e la faccia sconvolta da sonno. Poi, tornò in camera e, iniziando a sentire un po' di freddo, decise d'indossare un maglione e dei vecchi pantaloni della tuta. Recuperò il cellulare dal comodino notando la tarda ora, "Ho davvero dormito fino a quest'ora?" si sorprese leggendo i numeri "14.36" sullo schermo del proprio smartphone. "Certo," pensò sorridendo felice, "Io e Lou abbiamo fatto tardi ieri.".

Si morse il labbro inferiore, incapace di smettere di sorridere, ricordando ogni dettaglio della nottata passata con il ragazzo più grande: si erano baciati e coccolati con amore per tutto il tempo e Louis, oh, il suo Louis era stato meraviglioso! Lo aveva accarezzato con così tanta dolcezza da fargli scaldare i cuore come mai gli era capitato prima di quella notte.

Avevano parlato e parlato, sdraiati sul letto con le fronti unite, guardandosi profondamente negli occhi, fondendo il verde e il blu.

Harry era rimasto affascinato dalla voce e dai racconti del liscio ed avrebbe voluto ascoltarlo per secoli interi, senza mai stancarsi. Era rimasto ammaliato sia dalle storie che riguardavano la quotidianità del suo ragazzo, sia da quelle in cui il maggiore era coinvolto in assurde, stravaganti e, spesso, anche imbarazzanti situazioni. Di qualsiasi cosa Louis parlasse, di fatti, egli riusciva con successo a far pendere dalle proprie labbra il riccio.

Harry, quasi dipendente dalle sue preziose parole, aveva sperimentato una amplia gamma di emozioni ascoltandole: aveva sorriso divertito, si era imbarazzato con le guance paonazze, si era commosso e aveva riso. Aveva riso talmente tanto da sentisi mancare il fiato, ma ciò che non sapeva era che ogni singola volta in cui una cristallina risata gli sfuggiva dalle labbra, Louis s'innamorava sempre più profondamente di lui.

Il ragazzo si diresse verso la cucina con l'intento di preparai qualcosa da mangiare e mentre decideva cosa avrebbe cucinato per pranzo scrisse al suo Boo:

Piccolo mio: Buongiorno. :)







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It's hi or hey? 🤘🏻
Mi sa che scrivo un altro capitolo... Magari lo pubblico più tardi (se lo faccio davvero pretendo una medaglia e no, non sto scherzando ahahah). 😁
Vi sbaciucchio tutti, Giulia xx.

𝒦iwi. 『 larry. 』Where stories live. Discover now