#106.

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Dopo quella proposta Harry era sbiancato talmente tanto che Louis aveva addirittura pensato che il suo piccolo angelo sarebbe potuto dissolversi di fronte ai suoi occhi, proprio come un fantasma. Certo la colpa era stata sua, lo riconosceva: col senno di poi aveva capito che le sue parole erano state un po' ambigue, forse anche troppo.

"Mi sento così stupido, ho frainteso tutto. Scusa, Boo." disse Harry imbarazzato facendo sorridere ammagliato l'altro, quanto poteva essere dolce il suo ragazzo?

"Perché ti scusi, piccolo? Non devi." lo rassicurò scuotendo la testa, "Avrei dovuto fare più attenzione alle parole, tutto qui." "Assolutamente no." protestò Harry con un broncio adorabile dipinto sul volto, "Avrei dovuto avere più fiducia in te e, invece, ho vacillato per una cosa così piccola e stupida. Dovrei essere più forte per te, combattere per noi.." concluse triste sorprendendo Louis.

"Piccolo mio, non devi incolparti di nulla," iniziò a parlare una volta ripresosi dallo stupore, "sei perfetto così come sei, okay?" "Ma, Lou.." "Niente ma, tesoro." lo interruppe sentendo il proprio cuore battergli forte nel petto, "Io non potrei desiderare niente di meglio di te. Non voglio che tu sia nient'altro se non te stesso, sentiti libero di esprimerti con me, di essere quella persona adorabile che sei. Non importa se capiterà che sbaglierai o fraintenderai delle cose, succede anche me: siamo umani infondo. Abbiamo entrambi i nostri difetti ma va bene così, io adoro anche quelli in te.".

Rosso in viso, Harry abbassò lo sguardo commosso e toccato dalle parole di Louis. Era tremendamente dolce quel ragazzo dagli occhi color cielo, tanto da far sentire Harry come se tutta la felicità del mondo fosse racchiusa nel suo cuore. Amava Louis da impazzire, lo amava come si può amare un temporale improvviso in estate, un qualcosa che sconvolge la tua giornata o, come in questo caso, il tuo intero mondo, il tuo più profondo essere.

"Boo, s-sei così fantastico." disse cercando, in vano, di non lasciarsi travolgere dall'emozione, "S-sei perf-perfetto. Grazie per tu-tutto quello che fai p-per me." "Piccolo," gli rispose Louis ridendo, "smettila di balbettare in questo modo: mi sembri spaventato, non avrai mica paura di me? Sono così brutto da farti addirittura paura?".

A quella domanda, Harry lo guardò sconcertato, come se avesse detto la più grande pazzia della storia e "Cosa? No!" esclamò subito, "Di cosa stai parlando? Tu sei stupendo, bellissimo. Sei il ragazzo più bello che io abbia mai visto, Boo." gli dichiarò assicurandolo.

Louis rise cercando di mascherare l'imbarazzo e "Oh cielo, così mi uccidi, piccolo." commentò felice, poi aprì le braccia invitandolo ad accoccolarsi tra esse e, con quel abbraccio caldo e rassicurante, gli dimostrò tutto l'amore che provava nei suoi confronti. Harry mugugnò un "Voglio stare così per sempre." e Louis, stringendolo più forte a sé, non poté fare a meno di pensare che davvero non avrebbe mai voluto lasciarlo andare.

Rimasero abbracciati a coccolarsi e a parlare per ore senza nemmeno accorgersi del sole che, lentamente, scompariva lasciando spazio in cielo alla Luna accompagnata dalle stelle amiche. Solo nel momento in cui lo stomaco di Harry si fece sentire con un rumoroso lamento, rendendo noto il suo appetito, sciolsero la dolce stretta ridendo.

"Hai fame?" chiese il maggiore sistemando i lunghi capelli dell'altro dietro al suo orecchio.

Leggermente imbarazzato, Harry annuì e "Giusto un pochino.." ammise grattandosi in braccio.

"Ti va una pizza?" domandò allora Louis, "La cucina non è esattamente il mio habitat naturale quindi, sai.." "Tranquillo, Boo. La pizza è perfetta." rispose sorridente, "Lo è davvero tutto in questo momento." continuò guardando con amore il maggiore che in risposta gli donò un leggero bacio a fior di labbra.

"Vado a prendere il telefono, torno fra un attimo." disse alzandosi svogliatamente dal divano, "E, magari," aggiunse con un sorriso furbo dipinto sul viso, "dopo potremmo fare quella cosa molto divertente di cui parlavo prima, che ne dici?" concluse facendo un'occhiolino più che esplicito ad Harry che "Louis!" lo richiamò scherzosamente, "Sei un vero idiota, dio mio." rise.

"Cosa? Io?" chiese l'altro retorico, "Ricordami chi è quello che capisce sesso al posto di una partita a Fifa." lo incalzò sorridendo sfacciato. Harry scosse la testa e punto nell'orgoglio "Ti odio così tanto, Louis." affermò.

Il liscio scosse la testa ridendo e con fare saccente "No, non lo fai, Harry."  commentò prima d'iniziare a girovagare per la casa in cerca del proprio cellulare sotto lo sguardo divertito del riccio.

"Infatti ti amo, idiota." sussurrò tra sé il minore in modo talmente lieve che per l'altro fu impossibile sentirlo.




















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STO MALE. 😂
Non so perché adoro così tanto scrivere di situazioni stupide ma okay.
Mi padre mi ha preparato un frappé al kiwi (la mia vita è un enorme e gigantesco kiwi, seriamente sono ovunque!??) e mi sta dando alla testa (not even joking). 🍈
Baci a tutti, amori miei. Giulia xx.

𝒦iwi. 『 larry. 』Where stories live. Discover now