#164.

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Seduto sul proprio letto con la schiena appoggiata a qualche soffice cuscino, "Tutto bene, piccolo?" domandò Louis accarezzando i capelli del proprio ragazzo che, esausto a causa del rapporto che avevano appena avuto, era comodamente sdraiato con la testa sulle gambe del maggiore.

Harry mugugnò in approvazione sentendo la piccola mano infilarsi trai suoi indomabili ricci e, osservando il ragazzo dalla propria confortevole posizione, "Grazie per la serata, Boo: quello che hai fatto per me è.. È stato bellissimo." disse grato di avere al suo fianco un ragazzo tanto dolce e premuroso.

Louis sorrise di rimando ripensando al loro appuntamento al parco: avevano ammirato le stelle stretti in un caldo e confortevole abbraccio e, cullati dalle soavi note delle canzoni riprodotte dall'IPod del maggiore, si erano baciati e amati illuminati dalla brillantezza delle costellazioni che, alte in cielo, li osservavano felicemente.

"Vorrei non dovermene andare mai." sussurrò Harry, forse, con l'intento di non farsi sentire dall'altro che, a quelle parole, si ridestò dai propri pensieri ricordandosi quanto poco tempo avevano a disposizione: mancavano meno di ventiquattr'ore alla loro separazione e, per quanto i due cercassero di non pensarci, era impossibile non affrontare la realtà, presto quel sogno ad occhi aperti sarebbe finito.

Louis si leccò le labbra con fare incerto: da parecchi giorni gli era balenata in testa una strana idea, probabilmente si trattava solo una follia ma, in quel momento, decise di provare ad esprimere il suo desiderio e, quindi, "A-allora non farlo." disse con titubanza.

Aggrottando le sopracciglia, "Cosa?" domandò Harry facendo sospirare rumorosamente Louis che, smettendo di accarezzarlo, lo invitò tacitamente al alzarsi dalla sua posizione in modo da sistemarsi di fronte a lui.

Con maggiore decisione, "Resta con me." precisò sorprende il più picciolo che, in cerca di chiarimenti, "In che senso, Boo? Cosa mi stai proponendo esattamente?" chiese ancora una volta.

Louis deglutì rumorosamente in preda all'irrequietezza e, finalmente, "Trasferisciti qui." sollecitò prima di intrappolare trai denti bianchi il proprio labbro inferiore.

A quella proposta, il minore sgranò gli occhi incredulo e, con il battito cardiaco decisamente accelerato, "Dici sul serio?" s'informò dubbioso.

"Non ti sembro serio?" chiese allora Louis ricevendo in risposta una alzata di spalle.
Passò distrattamente una mano trai propri capelli e "Okay, Harry: sarò formale e chiaro così capirai che no, non sto affatto scherzando." pronunciò con fermezza prima di prendere le mani del più giovane tra le proprie stringendole leggermente cercando, tramite quel gesto, di allentare la tensione. Si specchiò negli occhi verdi di cui era innamorato e, dopo un breve sospiro, "Harry Edward Styles, vuoi venire a vivere come me?" invitò dolcemente.

Il riccio avvampò tremando leggermente: era felice; davvero tanto felice ma, nello stesso tempo, era conscio del fatto che non potesse accettare con tanta leggerezza quella richiesta cosi inaspettata.
"Io-io non.." si ritrovò quindi a balbettare non riuscendo a mettere insieme i propri pensieri e a contenere la propria sorpresa.

Notando la difficoltà del minore, "È okay se non vuoi." rassicurò Louis facendo scuotere la testa riccioluta in segno di negazione.

"Non è che non voglio, è solo.. Complicato." tentò di spiegare Harry.

Il maggiore si lasciò cadere le braccia lungo il  corpo e, abbattuto, abbassò pesantemente la testa ad osservare come le proprie dita, ora libere da quelle dell'altro, giocassero nervosamente con le lenzuola disfatte.
Storcendo le labbra fini, "Okay." soffiò con un terribile retrogusto amaro in bocca e un principio di mal di testa a tormentarlo.

"No, non è okay, Boo: io ti amo e vorrei passare tutte le mie giornate con te al mio fianco ma-".

Stanco, Louis lo interruppe con un secco gesto della mano e, alzandosi dal letto, "Harry, davvero: lo capisco, non è un problema." mentì facendo scuotere la testa di un Harry estremamente preoccupato che "Do-dove stai andando?" balbettò osservando l'altro infilarsi dei pantaloni della tuta e una vecchia felpa grigia.

Louis fermò i propri movimenti portando l'attenzione sul suo piccolo: sapeva di essere stato un pazzo a chiedergli una cosa del genere ma questo non cambiava il fatto che si sentisse ferito. Non voleva, assolutamente, che le proprie emozioni prendessero controllo su di sé e, sopratutto, non voleva fare qualche assurda stronzata: doveva rinfrescarsi le idee e riposare la testa che ormai aveva iniziato ad essere traboccante di pensieri.
"Ho bisogno di un minuto per pensare, da solo." dichiarò sottolineando l'ultima parte del discorso mandando completamente nel pallone il minore che "Boo, ti prego: lasciami spiegare le miei ragioni." implorò prendendo il ragazzo per un braccio costringendolo a risedersi sul letto.

"Ricordi quando ti raccontai del college e del fatto che, nonostante Gemma mi avesse ripetuto circa un miliardo di volte di andarci, io non ho voluto prestare ascolto a nessuno e ho rinunciato a tutto limitandomi a seguire un corso di fotografia online?" chiese riprendo a parlare solo quando Louis, sempre più interessato alle sue parole, annuì.
"Bene. Ti avevo detto che il motivo per cui lo avevo fatto era, principalmente, stato causato dalla mia insicurezza e dal fatto che avessi una terribile paura di non essere in grado di affrontare il college ma, in realtà, la mia vera paura era un'altra: non ho mai creduto che ci fosse altro posto al mondo per me oltre a quello che ho sempre avuto. Ora, però, so che non è così: ora ci sei tu, Lou, e tu sei la mia casa." confessò sorridendo ampiamente con gli occhi pieni di commozione.

Louis gli accarezzò una guancia sorridendo a sua volta: in quel momento, lo stava amando talmente tanto da sentirsi come se fosse in grado di vivere solo di quell'amore; in questo modo, il maggiore divenne capace di sopravvivere senza  il bisogno di acqua o di cibo, ma solo grazie alla bellezza delle labbra e degli occhi della persona che amava, di quello spettacolo meraviglioso che si presentava di fonte a lui.

Baciando dolcemente la mano destra del suo ragazzo, "Solo ho bisogno di tempo, okay?" riprese a parlare subito dopo, "Devo finire quel corso e prendere un maledetto diploma: non c'è giorno in cui io non mi penta di aver intrapreso la strada del college e, credo, continuerò a sentirmi in questa maniera finché non sarò riuscito a raggiungere qualcosa nella mia vita.. Quindi, ti chiedo di aspettarmi, Boo. So che questa è la seconda volta che te lo chiedo ma puoi farlo per me?" domandò osservando speranzoso Louis che, sorridendo sempre più felice, fece scontrare le proprie labbra con quelle del più giovane.

Abbracciò il suo dolce bimbo tra le braccia accarezzandolo con amore e "Ti aspetterei per una vita intera, Harry." sussurrò al suo orecchio cullandolo armoniosamente.

Si stesero sul materasso coprendosi con le calde coperte e, continuando a lasciarsi coccolare dalle tenerezze di Louis, "Se mi vorrai ancora, mi trasferirò da te appena diplomato." affermò il riccio chiudendo le palpebre esauste.

"Ti vorrò sempre, piccolo." confessò Louis prima di baciargli la punta del naso facendolo ridacchiare.

Il minore si voltò facendo aderire la propria schiena con il petto di Louis: amava dormire in quella posizione, riscaldato dal calore delle braccia del suo amato e dal suo respiro calmo e regolare che gli spirava sul collo e le spalle.
"Me lo prometti?" chiese voltando la testa tanto quanto bastava per incontrare lo sguardo del maggiore che, facendo incrociare il proprio mignolo con quello di Harry, "Promesso." confermò annuendo leggermente per evidenziare la sua sentenza: non avrebbe mai nemmeno potuto immaginare un mondo in cui non amasse quel ragazzo.








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-1 al ritorno di Harry al Holmes Chapel e, giuro su tutti i kiwi del mondo, mi viene troppo da piangere per questa cosa: non voglio separare questi due amorini!! 😭
Però di buono c'è che manca davvero poco anche alla rivelazione dell'identità dell'anonimo... So che lo amate molto tutti e che non vedete l'ora di scoprire chi è. 😂😁
Ci sente al prossimo aggiornamento, Giulia xx.

𝒦iwi. 『 larry. 』Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon