#109.

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"Non posso crederci!" esclamò Harry abbandonando il controller sulle proprie ginocchia per poter portare le mani trai capelli ricci: era la terza partita che perdeva ed era esausto come se fosse lui stesso quello che correva avanti e indietro sull'immenso campo da calcio proiettato sul televisore.

Il suo ragazzo rise e "Piccolo, sei davvero sicuro di sapere come si gioca?" gli chiese con fare canzonatorio. Il minore, imbarazzato per le sue pessime, quasi raccapriccianti, prestazioni di cui aveva appena dato spettacolo, nascose la faccia tra le mani scuotendo la testa, "È la prima volta e non ho idea di cosa debba fare.".

"Cosa?" rise ancora più forte l'altro, "Ma tesoro, perché non l'hai detto prima?".

"È che tu sembravi così emozionato all'idea di giocare insieme e io non volevo rovinare tutto." confessò paonazzo.

"Oh, Harry," commentò Louis intenerito, "cosa devo fare con te? Te l'ho già detto, va bene?" domandò avvicinandosi a lui e prendendogli il viso rosso tra le mani, "Non essere così spaventato o imbarazzato o.. Non so? Preoccupato. Siamo qui, finalmente insieme, e voglio imparare tutto di te quindi sii te stesso.".

Harry annuì piano e "Okay," sussurrò piano, "lo farò per te."

Louis gli regalò un leggero bacio sulle labbra facendolo sorride e "Grazie." disse prima di staccare il suo joystick sotto lo sguardo curioso di Harry. "Ti insegno a giocare a FIFA, che ne dici?" domandò indicandogli di lasciargli un po' di spazio dietro di lui. Il minore si spostò subito e Louis si accomodò in modo da avere la schiena del suo piccolo contro il proprio petto. Harry si accoccolò a lui lasciando cadere la propria testa sulla spalla sinistra del maggiore.

Quest'ultimo recuperò il controller di Harry e, abilmente, costituì una nuova squadra per iniziare l'ennesima partita.

Il riccio guardò per tutto il tempo le veloci mani di Louis, senza prestare troppa attenzione al gioco, avvolto dall'odore del suo ragazzo che, di tanto in tanto,  gli dava indicazioni e gli spiegava come effettuare certe mosse.

Dopo quelli che per Harry furono quaranta magnifici minuti di contemplazione, Louis urlò un esultato "Abbiamo vinto, piccolo!".

Il riccio alzò di poco la testa per guardarlo: stava sorridendo emozionato come un piccolo bambino e aveva gli occhi di un'azzurro scintillante. "Perfetto, semplicemente perfetto" pensò innamorato prima di "Sei il mio campione, Boo." dire ridendo. Lo accarezzò poi dietro il collo abbassandolo un po' verso il suo viso, le loro labbra, a meno di un pochi millimetri le une dalle altre, fremevano per la voglia di toccarsi.

Si baciarono guardandosi negli occhi, lentamente e con passione.

"Wow."  commentò ammagliato il maggiore quando furono costretti a separarsi per fare rifornimento d'aria.

"Un'altra partita?" propose Harry con un sorriso furbo dipinto sul volto. Si morse, in seguito, il labbro inferiore alzando un sopracciglio sembrando terribilmente provocante, "Direi proprio di no." rispose, immediatamente, Louis lanciando il controller dall'altra parte del divano facendo ridere l'altro prima di baciarlo ancora ed ancora.

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Salve, salvino. 👋🏻
Benvenuti a un nuovo episodio di kiwi: in questa puntata potrete ammirare due esemplari di meravigliosi bimbini, conosciuti con il nome di Larry Stylinson, nella stagione della fluffità (?).
Non so cos'ho scritto ma vabbè. 🦁
Spero vi piaccia il capitolo, fatemi sapere la vostra opinione...
And let me kiss you, Giulia xx.

PS: I FETUS LARRY NELLA FOTO SONO LA MIA FELICITÀ. 👶🏼💕

𝒦iwi. 『 larry. 』Where stories live. Discover now