#114.

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Appena entrato nel proprio appartamento, Louis aveva strabuzzato i piccoli occhi azzurri in preda al puro stupore: su ogni piccolo o grande ripiano, sui tavoli, le mensole o qualsiasi tipo di scaffale, erano posizionate tante candele accese che, come stelle, illuminavano le stanze della propria abitazione. Sorpreso, guardò a terra e notò come, sotto ai suoi piedi, un tappeto di petali si estendeva formando una specie di sentiero. Si abbassò prendendo tra le dita un petalo per portarselo sotto al naso e "Rose?" constatò incredulo riconoscendo il dolce profumo di quel romantico fiore.

"Harry?" provò a chiamare togliendosi il cappotto per poi lanciarlo distrattamente sul divano prima d'iniziare a seguire il percorso indicatogli dalle rose che lo portò fino al proprio bagno. Aprì la porta con mani tremanti per l'emozione e, una volta all'interno nel vano, si sentì mancare il fiato. La luce soffusa creata dai piccoli lumi ravvivano l'intera stanza ma, soprattutto, la vasca da bagno che, ricolma d'acqua, bolle di sapone e ulteriori petali di rosa, era invitante più che mai.

"Boo." sentì chiamarsi dolcemente Louis prima di sentire delle braccia che, intorno a suoi fianchi, lo abbracciavano avvolgendolo con amore, "Ti piace?" sussurrò piano Harry con le lebbra fin troppo vicine all'orecchio del maggiore.

Il liscio si sentì avvampare e, non riuscendo a proferire alcuna parola, si limitò ad annuire.

"Ne sono contento." disse Harry sorridendo per poi lasciare un tenero bacio sul collo dell'altro provocandogli dei brividi.

Dopo un lungo respiro, Louis si voltò e, trovandosi finalmente faccia a faccia con il suo ragazzo, scoprì che quest'ultimo era abbigliato unicamente con un corto e bianco accappatoio. Mentalmente, si rimproverò per i pensieri poco casti che la sua mente perversa stava elaborando e, cercando di non permettere all'eccitazione di offuscargli i pensieri, "P-piccolo, non capisco.. Perché tutto questo?" chiese incapace di tenere ferme le sue mani frenetiche che giocavano continuamente tra loro.

Nervoso, Harry rise un poco, "Volevo farti una sorpresa, Boo." spiegò poi sorridendogli, "Ricordi quando mi hai raccontato della tua cotta nei mie confronti?" chiese retorico prima di "Se non sbaglio, avevi scritto che ti sarebbe piaciuto fare un bagno insieme, no?" continuare il proprio discorso.

"Dio, sì." sussurrò Louis sulle labbra carnose del minore prima di baciarle con passione e bisogno.

Harry, un po' titubante, giocherellò con il lembo della maglietta nera del ragazzo più grande alzandola e torturandola.

Captando le intenzioni del proprio ragazzo, Louis interruppe il bacio solo per poterlo osservare profondamente negli occhi verdi. Mantenendo sempre il contatto visivo, si tolse velocemente la maglietta con un colpo secco azzerando la salivazione di Harry che, sempre più inebriato da delle irrefrenabili emozioni che non poteva più controllare, "Baciami." disse in una supplica bisognosa ed irrefutabile.

Incapace di fare altro, Louis portò le sue mani alle guance di Harry riportando le proprie labbra su quelle soffici e piene di cui non si sarebbe mai stancato. Avvicinò il ragazzo al proprio corpo, sentendo la necessità di averlo più vicino, e, in questo modo, permise ad Harry di abbracciarlo ed accarezzarlo dietro la schiena.

Ormai completamente perso in quel bacio che sembrava non voler finire mai, nemmeno per permettergli di riprendere fiato, il liscio sentì la propria lucidità abbandonarlo: la ragione lasciava, in questo modo, spazio all'istinto e al desiderio che, di attimo in attimo, sembrava sempre più incombente.

Le mani di Harry arrivarono agli skinny jeans neri dopo aver attraversato il corpo del maggiore lasciando, di tanto in tanto, dolci affettuosità; le dita sinuose e birichine (/na/ sto ridendo un sacco) aprirono abilmente il primo bottone dei pantaloni di Louis e, per quanto quest'ultimo non vedesse l'ora di toglierseli, dovette costringersi a fermare il minore.

𝒦iwi. 『 larry. 』Where stories live. Discover now