#195.

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Prima di scendere dalla propria automobile, Louis si sistemò i capelli osservando il proprio riflesso nello specchietto della macchina: a differenza di ciò che continuava a ripetere, era in ansia all'idea di conoscere gli amici di Harry e, soprattutto, Xander.
Odiava sentirsi così insicuro, ma ogni suo tentavo di rincuorarsi e darsi coraggio risultava vano e, in effetti, come avrebbe potuto sentirsi tranquillo quando, a meno di pochi minuti, avrebbe incontrato il ragazzo che stava cercando di distruggere la sua relazione?

Si sistemò la maglia oversize che indossava e, con un lungo sospiro, acchiappò la mano del più piccolo stringendola tra la propria: se c'era una cosa che avrebbe potuto rilassarlo, quella era solo la dolcezza di Harry che, per l'appunto, gli scaldò il cuore sorridendogli teneramente.

Il riccio guardò la sua mano intrecciata con quella del maggiore con gioia per poi sussurrare un imbarazzato "Sei bellissimo 'sta sera, Boo. Sono davvero felice che tu sia qui con me.".

Visibilmente più sereno, "Ovviamente, lo sono anche io." rispose l'altro appena prima di varcare la soglia del pub nel quale, seduti ad un tavolo, gli amici del riccio li attendevano impazientemente.

"Eccovi finalmente!" esclamò Liam alzandosi dalla sua posizione con un grande sorriso accogliente dipinto sul volto gentile. Dopo essersi posizionato di fronte alla coppia, "Ma guarda un po' chi abbiamo qui." disse ridacchiando scherzosamente.

Louis allungò il braccio in uno scatto innaturale prendendo con la mano libera quella del ragazzo dagli occhi nocciola e "È un piacere conoscerti, Liam." salutò con un sorriso sghembo e impacciato.

Dall'altra parte, l'interessato inarcò le sopracciglia divertito e "Così formale, seriamente?" domandò a Louis che, che sentendosi in grande difficoltà, osservò con la coda dell'occhio il proprio ragazzo in cerca di aiuto.

Harry sorrise e "Liam dà degli abbracci meravigliosi: sarebbe un vero spreco rifiutare un'occasione simile." suggerì lasciando la mano al maggiore dandogli così la possibilità di abbracciare l'altro.

Dopo che Louis si fu presentato, con molto meno imbarazzo, anche a Ed e Michael, la coppia si accomodò al loro tavolo, iniziando successivamente a chiacchierare del più e del meno, conoscendosi e ridendo a battute stupide.

Improvvisamente, Liam picchiettò con un dito la guancia destra di Harry rimproverandolo con un "Smettila con quel telefono: non sei affatto di compagnia.".

Il riccio, che fino a quel momento era stato con lo sguardo fisso sullo schermo del proprio cellulare, spostò gli occhi sull'amico e, senza smettere nemmeno per un attimo di digitare velocemente sulla tastiera dello smartphone, "Ma sono preoccupato! Non riesco a contattare Xan e lui dovrebbe già essere qui." si lamentò facendo alzare al più piccolo del gruppo gli occhi al cielo.

Sbuffando, infatti, Michael si lamentò con un "Che palle, spero gli sia successo qualcosa di brutto.".

Harry reagì a quella provocazione con un sospiro sconcertato e, appoggiando il cellulare sul tavolino di fronte a sé, "Mickey! Quello che hai detto, non è affatto carino." pronunciò scuotendo la testa e inarcando le braccia con fare contrariato.

Il tinto schioccò la lingua per poi "A chi importa?" chiedere con noncuranza.

Prima che Harry potesse controbatte in qualsiasi modo, un trillo lo distrasse e, recuperando con fretta il telefono, "Un messaggio!" annunciò sbloccando il dispositivo. Dopo aver letto il testo appena ricevuto, "Oh." sussurrò mordicchiandosi il labbro inferiore.

Affianco a lui, Louis gli baciò una spalla e, cingendo premurosamente i suoi fianchi con un braccio, "Che succede, piccolo? Cattive notizie?" curiosò facendogli scuotere lentamente la testa.

"No, dice solo che sarà un po' in ritardo perché sono sopraggiunti alcuni imprevisti." borbottò prima di alzare leggermente il braccio e di disegnarsi un espressione adorabile ed imbronciata sul volto.

Confuso, Liam aggrottò la fronte prima di chiedere un "Cosa staresti facendo esattamente?".

Harry e "Una foto, ovviamente." rispose ovvio annuendo allo schermo come a confermare la fotografia. "La invio a Xander per fargli vedere quanto sono deluso dal fatto che lui non sia qui." spiegò infine facendo scuotere la testa di uno sfinito Louis: aveva lui, non gli bastava? Perché, perché?

Ed sospirò e, guardando il maggiore con consapevolezza, "Mi dispiace, amico."sussurrò sinceramente affranto.

Pochi istanti dopo, "Aw." mugugnò Harry arrossendo leggermente mentre leggeva l'ennesimo messaggio inviatogli dal moro.

Scocciato, "Cosa?" domandò il maggiore attirando lo sguardo scintillante dell'altro che, felicemente, "Ha risposto." rispose passandogli il cellulare ed esortandolo a leggere il messaggio con un "Non è dolcissimo?".

"Ti prego, stellina, non fare quella faccia: mi uccide. Sai che, se dipendesse da me, sarei lì con te a coccolarti ed abbracciarti forte. Arrivo presto, okay? Te lo prometto." recitò Louis disgustato arricciando il naso.

Il riccio annuì sorridendo prima di rimpossessarsi del proprio smartphone sentendo l'obbligo di rispondere al ragazzo.

Liam si intromise stanco del comportamento assolutamente scorretto di Harry e, prendendo tra le mani il telefono del ragazzo, "No, basta così: niente cellulari 'sta sera." decise ignorando i rumorosi lamenti dell'amico.

Louis sorrise ringraziandolo silenziosamente per poi rivolgersi al suo piccolo amore imbronciato per domandargli un suadente "Ti va di ballare, piccino?" al quale il giovane rispose annuendo imbarazzato.

"S-sì, mi piacerebbe.".

Prendendo la mano di Harry, Louis si alzò e "Andiamo." lo invitò accompagnando in mezzo alla pista da ballo. Appoggiò, quindi, le mani sui fianchi del proprio fidanzato mentre questo gli circondò il collo con le braccia.

"Mi piace ballare con te in questo modo: sai, avere il tuo corpo così vicino a me e tutto il resto." confessò timidamente il minore assecondando i movimenti di Louis che, sorpreso da quell'affermazione, scosse la testa ridendo amaramente.

"Sei tanto bravo a confondermi." pronunciò in un bisbiglio prima di poggiare le labbra su quelle di Harry.

𝒦iwi. 『 larry. 』Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora