-I can't go on my own, I need you-

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Taehyung's POV

"Ho pensato a quello che è successo oggi, ci ho pensato davvero molto" lo fisso aspettando che continui il discorso. "Dopo quello che è successo oggi ho capito che io e te non possiamo andare avanti così. Sono sicuro che se gli altri lo scoprissero succederebbe un casino assurdo. Sopratutto con Jungkook. Non voglio rovinare quello che abbiamo costruito e se devo sacrificare quello che provo lo farò senza pensarci" Si inchina, per poi scusarsi.

Mi metto una maglia ed esco, non curante dell'ora. Mi sento vuoto. Per la prima volta, dopo anni avevo ritrovato la felicità e ora il mondo, di nuovo, mi è crollato letteralmente addosso.

Le mie emozioni sono in subbuglio. Non riesco nemmeno a capire cosa sia davvero successo.

Cammino e cammino, fino a che non mi ritrovo a correre, pieno di rabbia. Corro finché non finisco le energie. Non so più cosa fare, riesco solo a scappare.

Vorrei piangere, urlare e rompere qualsiasi cosa io abbia davanti. Mi sento un illuso, portato in giro. E per di più devo chiarire pure con Jungkook che è ancora arrabbiato per quella cazzata.

Stremato, mi accascio a terra. Chiudo gli occhi per qualche istante per poi collegare la mente e capire dove sono. Ne ho fatta di strada correndo. Il parco, l'albero dove tutto, qualche giorno fa, successe. Ricordo ogni minimo dettaglio, dal più piccolo a quello più grande. Le mie mani su di lui, le sue sul mio petto.

E' tutto così sbagliato, me ne rendo conto anche io, ma allo stesso tempo così perfetto. Non voglio che finisca così, su due piedi per una stronzata perché, diciamocelo, è una stronzata. Jungkook ha sempre dimostrato questa gelosia verso di me e non ho mai capito il perché, ma mi è sempre stato bene così, fino ad ora.

Non posso parlare con Jungkook della mia 'relazione' assieme a Yoongi, ma in qualche modo devo far capire a quel testardo che non può più comportarsi in questo modo, io non sono proprietà di nessuno. Io decido cosa devo fare e cosa no. Sono un adulto, non più un bambino.

Sono ancora seduto a terra, è buio, ma c'è abbastanza luce per vedere quello stretto necessario. Oltre a me, le uniche forme di vita in movimento qui sono due gatti, dall'altra parte della strada. Sembrerò ridicolo, ma io a questa situazione, relazione o quel che è, ci tengo davvero tanto.

Non voglio tornare al dormitorio, per di più in quella stanza. Come farò a rimanere per tutto questo tempo assieme a lui?

Mi viene da piangere. Combino sempre danni, è sempre e solo colpa mia. Dove sono io, ci sono guai che perseguitano tutti. La mia esistenza è così sbagliata? Mi sento così fuori luogo.

Metto le mani nei capelli, tirandoli leggermente, sono sfinito, esausto. Voglio urlare e tirare fuori tutta la rabbia, l'agitazione e la tristezza, ma so che non posso farlo.

Lo stress accumulato durante questi anni si sta facendo sentire, aiutato da questa situazione di merda. Mi sento schiacciato da un peso che il mio corpo non riesce a tenere. Per quanto tempo dovrò sorridere fingendo fino a che qualcuno non si accorga di come sto veramente?

Il mio migliore amico mi viene contro e non mi vuole più parlare, il ragazzo che mi piace rifiuta ciò che si stava creando, volete tirarmi addosso qualcos'altro? Una domanda dietro l'altra, una coltellata dietro l'altra. Potrò sembrare patetico, ma questo episodio è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Tutto lo stress che pensavo se ne fosse andato è tornato, ed è qui con me. Ansia, quella sensazione che ti sta col fiato sul collo, aspettando il momento giusto per colpire, per farti fuori quelle poche energie che ti sono rimaste.

I'm Afraid, But I Love You | Taegi 愛Where stories live. Discover now