-girlfriend-

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Taehyung's POV

Torniamo a casa e, lasciando lo hyung all'ingresso, corro verso il bagno nella nostra stanza. Queste lenti mi stanno facendo dannare da un paio di giorni. Le levo e mi sciacquo gli occhi, per poi prendere i miei nuovi occhiali. Mi piacciono, diversamente dagli ultimi.

Sento il telefono squillare, poi la porta aprirsi. "Ti suona il telefono, Flash" mi prende in giro per la velocità di come sono corso in bagno, credo. "Oh grazie hyung!" Afferro il telefono e vedo sullo schermo che dall'altra parte della chiamata c'è mio padre.

"Pronto? Papà?" Chiedo tenendo il telefono saldo con la mano, mentre sistemo le lenti a contatto. "Ehi Taehyung! Sono un paio di giorni che non ci sentiamo, come va? Tutto bene?" Mi domanda, premuroso.

Ho sempre pensato di avere una delle migliori famiglie che un ragazzo della mia età possa desiderare. Sapete cosa? C'è sempre un .ma'. E questa grande e problematico 'ma' nella mia famiglia è l'omofobia. Seguono le regole, sono all'antica e, di conseguenza, tutto ciò viene visto come una cosa contro natura.

"Tutto alla grande, voi invece?" Riporgo la domanda, appoggiandomi con la schiena al muro. "Diciamo che si va avanti. Ci sono qualche novità figliolo? Ancora nulla...?" Chiede e io, da grande intuitivo che sono, capisco che sta parando sul discorso 'ma la fidanzatina a quando?'

Sospiro, disperato. "Sai dovevo chiamarvi per discutere proprio di una cosa, tornerò a Daegu per dirvelo, è molto importante" chiudo gli occhi, temendo le peggio reazioni da parte loro.

"Sono buone notizie? Oh Taehyung!" Mi dice in riposta, felice.

"Senti, ti devo lasciare che ho un impegno adesso, ci sentiamo nei prossimi giorni!" Lo liquido velocemente.

Mai mi è piaciuto mentire alle persone che mi hanno cresciuto e che mi hanno aiutato a realizzare il mio sogno, ma oggi è andata così. Non voglio portare avanti il discorso, non per telefono.

Scoraggiato, esco dal bagno e torno in stanza.

Lo hyung non ha esitato a buttarsi sul letto, e chi lo biasima. È così rilassato oggi, dopo tutto quel casino successo.

Sento la musica proveniente dalle sue cuffiette fino a qui. Che caso perso che siamo, tutti e due. È ad occhi chiusi e con la mano tiene il ritmo dando dei piccoli colpetti sul suo stomaco. Mi butto sul suo letto, ormai incurante della sua reazione. Ci avrà fatto l'abitudine.

"Qualche giorno finirò per ucciderti" sbuffa levandosi una cuffietta, continuando a tenere gli occhi chiusi. "Lo farà prima mio padre, fidati."

Apre gli occhi e si gira verso di me "Che cosa succede piccolo?" Chiede accarezzandomi i capelli, facendomi rilassare. "Mio padre crede che andrò a Daegu per presentargli la mia nuova ragazza" chiudo gli occhi, immaginando la sua pessima reazione.

"EH?!" Urla, mettendosi seduto di scatto. "Hai capito benissimo" annuisco, continuando a tenere gli occhi chiusi. "Ma a te piaccio solo io vero? Non c'è nessuna sorpresa?" Chiede facendo labbruccio. "Mi farò uccidere da mio padre, dicendogli di noi due, potrebbe esserci qualcos'altro o qualcun'altro?" Si sdraia di nuovo, sospirando. "Non succederà okay? Verrò con te".

"Ah ho capito, vieni a vedere la mia morte in diretta, giusta come cosa" ridacchio, sconsolato. "Spiegami dove la trovo la forza di sparare ste boiate in certe situazioni."

Ridacchia toirandomi verso di sè. "Hanno accettato il tuo sogno, accetteranno anche questo se ti amano veramente" sussurra "e se non lo faranno pensa che anche io sono la tua famiglia."

"Posso dirti una cosa che per me è abbastanza strana?" Chiedo, pensando. "Spara" dice ritornando a farmi le coccole. "Non so come ci sono arrivato ad avere certi pensieri, ma ora sei più importante della mia famiglia" comincio, chiudendo gli occhi "Sei la mia famiglia" sussurro lentamente.

I'm Afraid, But I Love You | Taegi 愛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora