-Trust me, you're a bless to me-

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Taehyung’s POV

Siamo tornati al dormitorio, noi due, assieme al manager.  E’ corso subito nel suo studio e io non ho mosso un dito. Vuole rimanere da solo, e io rispetterò ciò che vuole.

Sono in cucina da un’oretta ormai, aspettando che gli altri tornino per cenare. Jin-Hyung è tornato prima proprio per preparare la cena e ha chiesto il mio aiuto. Cosa abbastanza strana, dato che mi fanno a malapena avvicinare ai fornelli.

In circa mezz’ora gli altri arrivano fiondandosi subito a tavola. Prepariamo i piatti e li diamo ad ognuno. Mi siedo al fianco di Jimin e cominciamo a mangiare.

“Ma dov’è Yoongi-Hyung?” chiede Hoseok, guardandomi. Lancio un’occhiata fugace a Namjoon. “Non si è sentito bene, quindi non cena con noi stasera” il leader fa spallucce. Grazie, Namjoon.

Finiamo di mangiare e mi trascinano in sala. “Torneo. Chi perde esce e va a comprare una birra a testa!” scuoto la testa. “Non ho voglia di giocare ragazzi” il maknae mi guarda male, seguito da sguardi di stupore di tutti gli altri.

Mi alzo e li lascio lì, non voglio entrare nel discorso. Vado in cucina e mi siedo sullo sgabello.
Lancio un’occhiata al frigo. Lo hyung non ha mangiato nulla, non puo’ rimanere a digiuno.

Sospiro e mi alzo, dirigendomi verso le credenze. Prendo un pacchetto di ramen istantaneo e, con dell’acqua bollente poi, lo ‘cucino’. Prendo delle bacchette e lo faccio raffreddare un po’.

Finalmente vado verso lo studio, il suo studio.

Busso piano.

Non risponde.

"Hyung, sono TaeTae" continua a non rispondermi. "Ti ho portato da mangiare. Devi mangiare, non puoi rimanere a digiuno" insisto. “VATTENE” urla. Sospiro e mi siedo a terra, appoggiato sulla porta del suo studio. Non insisterò ancora.

[…]

Lo hyung è rimasto chiuso dentro lo studio per tutta la notte. Io sono rimasto, invece, seduto lì fuori.  I ragazzi sono venuti a dirmi di tornare in stanza, ma non ho voluto. Ho preferito rimanere lì, nonostante lui non volesse la mia presenza.

Alla fine però ho dovuto cedere. Non posso saltare ancora per molto le prove, devo andare per forza.

Mi alzo, a malincuore e vado a cambiarmi, vestendomi più leggero.

In poco tempo siamo in sede dove, subito, ci mettono sotto con il ballo. Proviamo fino allo sfinimento. Fino a che le gambe non tremano e cominciamo a sentirci deboli. Questo è il nostro allenamento.

“Ragazzi, pausa per dieci minuti!” ci urla uno dei coreografi dalla fine della stanza.

Mi butto a terra, imprecando. Devo ancora riprendermi per bene da tutto quel casino.

“TaeTae, cosa succede con Yoongi?” chiede Hoseok, sedendosi al mio fianco. Apro gli occhi, guardandolo. “Nulla di grave, hyung” rispondo, cercando di non far trapelare nulla. “Nulla di grave? E perché allora sei rimasto tutta la notte fuori dal suo studio, mentre lui era dentro?” chiede con tono duro, quasi come un rimprovero.

“Hyung, non sono io a doverne parlare, okay? Non sono affari miei, deve essere lui. Ha bisogno di tempo, posso dire solo questo” rispondo ,alzandomi e uscendo dalla stanza, volendo prendere una boccata d’aria.

Poco dopo mi richiamano per tornare dentro.

Le prove ricominciano e durano altre due ore. Sono straziato, come tutti gli altri. A stento ci teniamo in piedi, dire di essere esausti è un eufemismo.

I'm Afraid, But I Love You | Taegi 愛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora